Commentario abbreviato:Genesi 48:228 Versetti 8-22 I due buoni uomini possiedono Dio come loro conforto. Giuseppe afferma: "Essi sono i figli che Dio mi ha dato". Giacobbe sentenzia: "Dio mi ha mostrato la tua discendenza". Il conforto è doppiamente grande quando lo vediamo venire proprio dalla mano di Dio. Egli non solo ci toglie le nostre paure, ma supera anche le nostre speranze. Giacobbe racconta di come la provvidenza Divina si sia preso cura di lui in tutta la sua vita. Molti stenti egli patì ma Dio lo custodì dal male e dalle difficoltà. Ora che stava morendo guardava a se stesso come redento da tutti i peccati e da tutte le sofferenze per sempre. Cristo, l'Angelo del patto, ci redime da ogni male. La liberazione dalle miserie e dai pericoli per la potenza Divina, che ci vengono attraverso il riscatto del sangue di Cristo, nelle Scritture è spesso chiamata redenzione. Nel benedire i figli di Giuseppe, Giacobbe incrociò le mani. Giuseppe, nel voler sostenere il suo Primogenito, avrebbe scambiato le mani di suo padre, ma suo padre non agì né per errore né per un affetto di parte nei confronti dell'uno rispetto all'altro, ma mosso da uno spirito di profezia e per il consiglio Divino. Dio, nel dare benedizione al suo popolo, dà più regali, più grazie, più conforti e più cose buone terrene ad alcuni piuttosto che ad altri,. Egli dà spesso la maggior parte a coloro che riteniamo minimamente degni. Egli sceglie le cose deboli del mondo, alza il povero dalla polvere. La grazia non osserva l'ordine della natura, né Dio preferisce quelli che noi riteniamo più adatti, ma Egli opera secondo il suo soddisfacimento. Quanto sono poveri coloro che non hanno alcuna ricchezza se non quella di questo mondo! Quanto è miserabile il letto di morte di quelli che non hanno una speranza ben fondata, ma la terrificante comprensione del male e solo del male per l'eternità! Diodati:Genesi 48:22Ed io ti dono una parte sopra i tuoi fratelli, la quale io ho conquistata dalle mani degli Amorrei con la mia spada e col mio arco. Martini:Genesi 48:22Io do a te esclusivamente a' tuoi fratelli quella porzione, che io conquistai sopra gli Amorrei colla spada, e coll'arco mio. Nuova Diodati:Genesi 48:22Inoltre io do a te una porzione in più che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e col mio arco». Nuova Riveduta:Genesi 48:22Io ti do una parte di più che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e con il mio arco». Ricciotti:Genesi 48:22Lascio a te, in più che ai tuoi fratelli, quella parte ch'io tolsi agli Amorrei con la mia spada ed il mio arco». Riferimenti incrociati:Genesi 48:22Ge 33:19; De 21:17; Gios 24:32; 1Cron 5:2; Ez 47:13; Giov 4:5 Riveduta:Genesi 48:22E io ti do una parte di più che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e col mio arco'. Riveduta 2020:Genesi 48:22E io ti do una parte di più rispetto ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e con il mio arco”. Tintori:Genesi 48:22Io ti dono, di più che ai tuoi fratelli, quella parte che io conquistai sopra gli Amorrei, colla spada e col mio arco». Dimensione testo: |