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Commentario abbreviato:Geremia 23:8Capitolo 23 La restituzione degli ebrei alla loro terra Ger 23:1-8 La malvagità dei sacerdoti e dei profeti di Giuda, Il popolo esortato a non ascoltare le false promesse Ger 23:9-22 I pretendenti all'ispirazione minacciati Ger 23:23-32 Anche gli schernitori della vera profezia Ger 23:33-40 Versetti 1-8 Guai a coloro che si propongono di nutrire il popolo di Dio, ma non si preoccupano di fargli del bene! Ecco una parola di conforto per le pecore trascurate. Anche se è rimasto solo un resto del gregge di Dio, egli lo ritroverà e sarà ricondotto alle sue antiche dimore. Si parla di Cristo come di un ramo della famiglia di Davide. Egli stesso è giusto, e attraverso di lui tutto il suo popolo è reso giusto. Cristo spezzerà il potere usurpato di Satana. Tutta la discendenza spirituale di Abramo credente e di Giacobbe orante sarà protetta e sarà salvata dalla colpa e dal dominio del peccato. Nei giorni in cui Cristo governa l'anima, l'anima risiede a suo agio. Si parla qui di "Signore, nostra giustizia". Egli è così la nostra giustizia come nessuna creatura potrebbe esserlo. La sua obbedienza fino alla morte è la giustizia giustificativa dei credenti e il loro titolo alla felicità celeste. E la loro santificazione, come fonte di tutta la loro obbedienza personale, è l'effetto della loro unione con lui e dell'apporto di questo Spirito. Con questo nome ogni vero credente lo chiamerà e lo invocherà. Non abbiamo altro da invocare se non questo: Cristo è morto, anzi è risorto, e noi lo abbiamo preso come nostro Signore. Questa giustizia, che egli ha realizzato a soddisfazione della legge e della giustizia, diventa nostra; è un dono gratuito che ci è stato dato per mezzo dello Spirito di Dio, che ce la mette addosso, ce ne riveste, ci permette di impadronircene e di rivendicare un interesse in essa. "Il Signore, nostra giustizia" è un nome dolce per un peccatore convinto, per uno che ha sentito la colpa del peccato nella sua coscienza, ha visto il suo bisogno di quella giustizia e il valore di essa. Questa grande salvezza è molto più gloriosa di tutte le precedenti liberazioni della sua Chiesa. Possano le nostre anime essere riunite a Lui ed essere trovate in Lui. Diodati:Geremia 23:8ma: Il Signore vive, che ha tratta e condotta la progenie della casa d'Israele fuor del paese di Settentrione, e di tutti i paesi dove io li avea scacciati; ed essi abiteranno nella lor terra. Martini:Geremia 23:8Ma (diranno): Vive il Signore, il quale ha tratto, ed ha condotto il seme ella casa d'Israele dalla terra di settentrione, e da tutte le terre, pelle quali io lo avea disperso, e abiteranno la loro terra. Nuova Diodati:Geremia 23:8ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove io li avevo dispersi"; ed essi dimoreranno nel loro paese». Nuova Riveduta:Geremia 23:8ma: "Per la vita del SIGNORE Ricciotti:Geremia 23:8ma: Vive il Signore che trasse e ricondusse la progenie della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le contrade là dove li aveva cacciati e abiteranno la loro terra!" - Riferimenti incrociati:Geremia 23:8Ger 23:3; Is 14:1; 27:12,13; 43:5,6; 65:8-10; Ez 34:13; 36:24; 37:25; 39:28; Sof 3:20; Am 9:14,15 Riveduta:Geremia 23:8ma: 'l'Eterno è vivente, egli che ha tratto fuori e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi dove io li avevo cacciati'; ed essi dimoreranno nel loro paese. Riveduta 2020:Geremia 23:8ma: 'Per la vita dell'Eterno che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi dove io li avevo scacciati'; ed essi abiteranno nel loro paese”. Tintori:Geremia 23:8ma «Vive il Signore che ha tratto e condotto la stirpe della casa d'Israele dalla terra del settentrione, da tutte le terre in cui l'avevo cacciata, ed essi abiteranno la loro terra». Dimensione testo: |