Commentario abbreviato:Giobbe 31:4033 Versetti 33-40 Giobbe si scagiona dall'accusa di ipocrisia. Siamo restii a confessare le nostre colpe, siamo disposti a scusarle e a scaricare la colpa sugli altri. Ma chi copre così i suoi peccati, non prospererà, Pr 28:13. Parla del suo coraggio in ciò che è buono, come prova della sua sincerità in esso. Quando gli uomini ottengono dei beni ingiustamente, sono giustamente privati del loro conforto; è stato seminato del grano, ma ne usciranno dei cardi. Ciò che gli uomini non ottengono onestamente, non sarà mai un bene per loro. Le parole di Giobbe sono terminate. Esse si concludono con l'audace affermazione che, rispetto alle accuse contro il suo carattere morale e religioso come causa delle sue sofferenze, egli poteva appellarsi a Dio. Ma, per quanto Giobbe fosse fiducioso, vedremo che si sbagliava, Giobbe 40:4-5; 1Giovanni 1:8. Giudichiamo tutti noi stessi; se siamo colpevoli, cerchiamo il perdono in quel sangue che purifica da ogni peccato; e che il Signore abbia pietà di noi e scriva le sue leggi nei nostri cuori! Diodati:Giobbe 31:40In luogo del grano nascami il tribolo, E il loglio in luogo dell'orzo. Qui finiscono i ragionamenti di Giobbe. Nuova Diodati:Giobbe 31:40invece di grano crescano spine, ed erbacce al posto dell'orzo». Qui terminano le parole di Giobbe. Nuova Riveduta:Giobbe 31:40che invece di grano mi nascano spine, Riferimenti incrociati:Giobbe 31:40Ge 3:17,18; Is 7:23; Sof 2:9; Mal 1:3 Riveduta:Giobbe 31:40che invece di grano mi nascano spine, invece d'orzo mi crescano zizzanie!» Riveduta 2020:Giobbe 31:40che invece di grano mi nascano spine, invece di orzo mi crescano zizzanie!”. Tintori:Giobbe 31:40invece di grano mi nascano triboli, invece dell'orzo spine». (Sono finite le parole di Giobbe). Dimensione testo: |