Commentario abbreviato:Isaia 20:6Capitolo 20 L'invasione e la conquista dell'Egitto e dell'Etiopia Isaia era un segno per il popolo con il suo abbigliamento insolito, quando camminava all'estero. Come profeta indossava abitualmente il sacco, per mostrarsi mortificato agli occhi del mondo. Egli doveva toglierselo dai lombi, non indossare indumenti superiori e andare a piedi nudi. Questo segno stava a significare che gli Egiziani e gli Etiopi sarebbero stati condotti prigionieri dal re di Assiria, così spogliati. Il mondo spesso riterrà stolti i credenti, quando sono singolari nell'obbedienza a Dio. Ma il Signore sosterrà i suoi servi anche nei momenti più difficili della loro obbedienza; e ciò che sono chiamati a soffrire per amor suo, di solito è leggero, se paragonato a ciò che un numero imprecisato di persone geme di anno in anno a causa del peccato. Chi fa di una qualsiasi creatura la sua aspettativa e la sua gloria, mettendola al posto di Dio, prima o poi se ne vergognerà. Ma la delusione nelle confidenze delle creature, invece di portarci alla disperazione, dovrebbe spingerci a Dio, e la nostra attesa non sarà vana. La stessa lezione è valida oggi; e dove possiamo cercare aiuto nell'ora della necessità, se non nel Signore nostro Giusto? Diodati:Isaia 20:6Ed in quel giorno gli abitatori di questo paese deserto diranno: Ecco, così è avvenuto a colui, a cui noi riguardavamo, dove noi eravamo fuggiti per soccorso, per esser liberati dal re degli Assiri; e come scamperemmo noi? Martini:Isaia 20:6Egli abitanti di quell'isola diranno in quel giorno: Ecco adunque que', che eran nostra speranza, a' quali ricorremmo per aiuto, affinchè ci liberassero dal re degli Assiri: e come potremo scamparne noi? Nuova Diodati:Isaia 20:6In quel giorno gli abitanti di questa regione costiera diranno: «Ecco, che cosa è avvenuto a quelli nei quali riponevamo la nostra speranza e presso i quali ci eravamo rifugiati in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria. Come scamperemo noi?». Nuova Riveduta:Isaia 20:6Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: «Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per essere liberati dal re d'Assiria! Ora noi come faremo a scampare?» Ricciotti:Isaia 20:6E gli abitanti di questi lidi diranno in quel giorno: - Questa che era la nostra speranza, alla quale avevamo ricorso per aiuto, affinchè ci liberasse dalla presenza del re degli Assiri, eccola, e come potremmo scampare noi? -». Riferimenti incrociati:Isaia 20:6Giob 22:30; Ger 47:4 Riveduta:Isaia 20:6E gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: 'Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per esser liberati dal re d'Assiria! Come scamperemo noi?' Riveduta 2020:Isaia 20:6Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: 'Ecco a cosa è ridotto il paese in cui speravamo, a cui ci eravamo rivolti in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria! Come faremo a scampare?'”. Tintori:Isaia 20:6E gli abitanti di quest'isola diranno in quel giorno: «Ecco eran questi la nostra speranza, quelli ai quali ricorremmo per aiuto, perchè ci liberassero dal re dell'Assiria! E come potremo scampare noi?» Dimensione testo: |