Commentario abbreviato:Isaia 50:2Capitolo 50 Il rifiuto dei Giudei Is 50:1-3 Le sofferenze e l'esaltazione del Messia Is 50:4-9 Consolazione per il credente e avvertimento per il non credente Is 50:10-11 Versetti 1-3 Coloro che si professano popolo di Dio e sembrano essere trattati con severità, sono soliti lamentarsi, come se Dio fosse stato duro con loro. Ecco una risposta a queste mormorazioni: Dio non ha mai privato nessuno dei suoi vantaggi, se non per i suoi peccati. I Giudei furono mandati a Babilonia per la loro idolatria, un peccato che rompeva l'alleanza, e infine furono respinti per aver crocifisso il Signore della gloria. Dio li ha esortati ad abbandonare i loro peccati e ad evitare la loro stessa rovina. Infine, il Figlio venne ai suoi, ma i suoi non lo accolsero. Quando Dio chiama gli uomini alla felicità e questi non rispondono, è giusto che siano lasciati in miseria. Per mettere a tacere i dubbi sulla sua potenza, ne vengono date le prove. I prodigi che hanno accompagnato le sue sofferenze e la sua morte hanno proclamato che egli era il Figlio di Dio, Mt 27:54. Diodati:Isaia 50:2Perchè, essendo io venuto, non si è trovato alcuno? Ed avendo io chiamato, niuno ha risposto? È forse la mia mano per alcuna maniera accorciata, da non poter riscuotere? O non vi è egli in me forza alcuna, da poter liberare? Ecco, col mio sgridare io secco il mare, io riduco i fiumi in deserto, sì che il pesce loro diventa puzzolente, per mancamento di acqua, essendo morto di sete. Martini:Isaia 50:2Perocché io venni, e anima non vi era: chiamai, e non fu chi mi ascoltasse. E ella forse accorciata, ed è divenuta piccola la mano mia, talmente che io non possa redimere? o non è in me possanza per liberare? Ecco, che alla mia minaccia renderò deserto il mare, asciugherò i fiumi: marciranno senz'acqua i pesci, e periranno di sete. Nuova Diodati:Isaia 50:2Perché, quando sono venuto, non c'era nessuno? Perché, quando ho chiamato, nessuno ha risposto? È la mia mano davvero troppo corta per redimere o non ho io forza per liberare? Ecco, con la mia minaccia prosciugo il mare e rendo i fiumi un deserto; il loro pesce manda fetore per mancanza di acqua e muore di sete. Nuova Riveduta:Isaia 50:2Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno? Ricciotti:Isaia 50:2Perchè sono venuto, e non c'era nessuno; ho chiamato, e non vi fu alcuno che desse ascolto; forse che la mia mano si è accorciata e impiccolita da non poter più redimere? o non c'è più in me forza per liberare? Ecco, con una minaccia isterilisco il mare, dissecco i fiumi: marciscono senza acqua i pesci e muoiono di sete! Riferimenti incrociati:Isaia 50:2Is 59:16; 65:12; 66:4; Prov 1:24; Ger 5:1; 7:13; 8:6; 35:15; Os 11:2,7; Giov 1:11; 3:19 Riveduta:Isaia 50:2Perché, quand'io son venuto, non s'è trovato alcuno? Perché, quand'ho chiamato, nessuno ha risposto? La mia mano è ella davvero troppo corta per redimere? o non ho io forza da liberare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diventa fetido per mancanza d'acqua, e muore di sete. Riveduta 2020:Isaia 50:2Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno? Perché, quando ho chiamato, nessuno ha risposto? La mia mano è forse troppo corta per redimere? oppure non ho io la forza per liberare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diventa fetido per mancanza di acqua e muore di sete. Tintori:Isaia 50:2Io venni, e non v'era nessuno, io chiamai, e nessuno rispose. È forse, accorciata e divenuta piccola la mia mano, chè non possa riscattarvi, e può essere che non abbia forza per liberarvi? ecco, colle mie sgridate ridurrò a deserto il mare, metterò a secco fiumi; senz'acqua i pesci marciranno e periranno di sete. Dimensione testo: |