Commentario abbreviato:Lamentazioni 1:9È evidente che Geremia è l'autore delle Lamentazioni che portano il suo nome. Il libro fu scritto solo dopo la distruzione di Gerusalemme da parte dei Caldei. Che possiamo essere portati a considerare il peccato come la causa di tutte le nostre calamità, e nelle prove esercitare la sottomissione, il pentimento, la fede e la preghiera, con la speranza della liberazione promessa dalla misericordia di Dio. Capitolo 1 Lo stato miserabile di Gerusalemme, le giuste conseguenze dei suoi peccati Lam 1:1-11 Gerusalemme è rappresentata come una donna prigioniera, che si lamenta e cerca la misericordia di Dio Lam 1:12-22 Versetti 1-11 Il profeta a volte parla in prima persona; altre volte è Gerusalemme, come una donna angosciata, a parlare, o alcuni dei Giudei. La descrizione mostra le miserie della nazione ebraica. Gerusalemme divenne prigioniera e schiava, a causa della grandezza dei suoi peccati, e non ebbe pace dalla sofferenza. Se permettiamo al peccato, il nostro più grande avversario, di avere il dominio su di noi, è giusto che anche altri nemici abbiano il dominio. Il popolo sopportò gli estremi della carestia e dell'angoscia. In questa triste condizione Gerusalemme riconobbe il suo peccato e pregò il Signore di guardare al suo caso. Questo è l'unico modo per alleggerirci dai nostri fardelli, perché è la giusta collera del Signore per le trasgressioni dell'uomo che ha riempito la terra di affanni, lamenti, malattie e morte. Diodati:Lamentazioni 1:9La sua lordura è stata ne' suoi lembi; non si è ricordata della sua fine; È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli; Signore, riguarda alla mia afflizione; Perciocchè il nemico si è innalzato. Martini:Lamentazioni 1:9TETH. La sua immondezza è fin ne' suoi piedi, ne ella si ricordò del suo fine. Or ella è altamente depressa, senza avere chi la consoli. Mira, o Signore, la tribolazione mia; perocché il nemico è divenuto insolente. Nuova Diodati:Lamentazioni 1:9La sua lordura era nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. «Guarda, o Eterno, la mia afflizione, perché il nemico si innalza». Nuova Riveduta:Lamentazioni 1:9La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine; Ricciotti:Lamentazioni 1:9Teth. Di sue sozzure porta insudiciati i piedi, immemore del suo fine, portentosamente degradata senza alcuno che la consoli: Guarda, o Signore, la mia afflizione, perchè il nemico è imbaldanzito! Riferimenti incrociati:Lamentazioni 1:9Lam 1:17; Ger 2:34; 13:27; Ez 24:12,13 Riveduta:Lamentazioni 1:9La sua lordura era nelle pieghe della sua veste; ella non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, non ha chi la consoli. 'O Eterno, vedi la mia afflizione, poiché il nemico trionfa!' Riveduta 2020:Lamentazioni 1:9La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine, perciò è caduta in modo sorprendente: non ha chi la consoli. “O Eterno, vedi la mia afflizione, poiché il nemico trionfa!”. Tintori:Lamentazioni 1:9TET. La sua immondezza giunge ai suoi piedi; essa non si ricordò del suo fine, ed è caduta precipitosamente, senza aver chi la consoli. Guarda, o Signore, la mia afflizione, chè il nemico trionfa. Dimensione testo: |