Commentario abbreviato:Marco 15:3433 Versetti 33-41 C'era una fitta oscurità sul paese, da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. I Giudei stavano facendo del loro meglio per spegnere il Sole di giustizia. Le tenebre indicavano la nube sotto cui si trovava l'anima umana di Cristo, quando la stava offrendo per il peccato. Egli non si lamentò che i suoi discepoli lo avessero abbandonato, ma che suo Padre lo avesse abbandonato. In questo modo, in particolare, si è fatto peccato per noi. Quando Paolo doveva essere offerto in sacrificio per il servizio dei santi, poteva rallegrarsi ed esultare, Fili 2:17; ma è un'altra cosa essere offerto in sacrificio per il peccato dei peccatori. Nello stesso istante in cui Gesù morì, il velo del tempio fu squarciato da cima a fondo. Questo fatto incuteva terrore ai Giudei increduli ed era un segno della distruzione della loro chiesa e della loro nazione. Per tutti i cristiani credenti è motivo di conforto, perché significa che il sangue di Gesù ha aperto una via nuova e vivente verso il santissimo. La fiducia con cui Cristo si era rivolto apertamente a Dio come suo Padre, affidando la sua anima nelle sue mani, sembra aver colpito molto il centurione. La giusta visione di Cristo crocifisso riconcilia il credente con il pensiero della morte; egli desidera vedere, amare e lodare, come deve, quel Salvatore che è stato ferito e trafitto per salvarlo dall'ira a venire. Riferimenti incrociati:Marco 15:34Dan 9:21; Lu 23:46; At 10:3 Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: |