Commentario abbreviato:Neemia 13:1615 Versetti 15-22 L'osservanza del giorno del Signore costituisce un oggetto importante per l'attenzione di coloro che vogliono promuovere la vera pietà. La religione non prospera mai se i sabati sono calpestati. Non c'è da stupirsi che ci sia stato un generale decadimento della religione e una corruzione dei costumi tra i Giudei, quando hanno abbandonato il santuario e profanato il sabato. Chi profana il sabato non considera il male che fa. Dobbiamo rispondere dei peccati che gli altri sono portati a commettere dal nostro esempio. Neemia li accusa di essere una cosa malvagia, perché lo è, derivante dal disprezzo di Dio e delle nostre stesse anime. Egli mostra che l'infrazione del sabato era uno dei peccati per i quali Dio aveva portato dei giudizi su di loro; e se non avessero preso un avvertimento, ma fossero tornati a commettere gli stessi peccati, avrebbero dovuto aspettarsi altri giudizi. Il coraggio, lo zelo e la prudenza di Neemia in questa faccenda ci insegnano a fare altrettanto; e abbiamo ragione di pensare che la cura da lui operata sia stata duratura. Egli si sentiva e si confessava un peccatore, che non poteva pretendere nulla da Dio in quanto giustizia, quando gli gridò misericordia. Diodati:Neemia 13:16I Tiri ancora, che dimoravano in Gerusalemme, adducevano pesce, ed ogni altra derrata, e vendevano quelle cose a' figliuoli di Giuda in giorno di sabato, e ciò dentro a Gerusalemme. Martini:Neemia 13:16E gente di Tiro abitava nella città portandovi il pesce, e ogni sonarli cose da vendere: e le vendevano in giorno di sabato a' figliuoli di Giuda in Gerusalemme. Nuova Diodati:Neemia 13:16Inoltre alcuni uomini di Tiro, che risiedevano a Gerusalemme, importavano pesce e ogni genere di mercanzie e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme. Nuova Riveduta:Neemia 13:16C'erano anche persone di Tiro, stabilite a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato, e a Gerusalemme. Ricciotti:Neemia 13:16E v'erano in città alcuni di Tiro, che portavano in Gerusalemme il pesce ed altre mercanzie, e lo vendevano ai Giudei anche al sabato. Riferimenti incrociati:Neemia 13:16Riveduta:Neemia 13:16C'erano anche dei Sirî, stabiliti a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figliuoli di Giuda in giorno di sabato, e in Gerusalemme. Riveduta 2020:Neemia 13:16Vi erano anche dei Siri, stabiliti a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose e le vendevano ai figli di Giuda e in Gerusalemme, in giorno di sabato. Tintori:Neemia 13:16Siccome i Tiri che abitavano nella città portavano pesce o ogni sorta di cose da vendere, e le vendevano nei giorni di sabato ai figli di Giuda in Gerusalemme, Dimensione testo: |