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Commentario abbreviato:Numeri 11:31Versetti 31-35 Dio ha mantenuto la sua promessa al popolo, dando loro della carne. Quanto sono più diligenti gli uomini nel raccogliere la carne che perisce, che nel lavorare per la carne che dura per la vita eterna! Siamo lungimiranti negli affari del tempo, ma la stupidità ci rende ciechi di fronte alle preoccupazioni dell'eternità. Per perseguire i vantaggi mondani, non abbiamo bisogno di argomenti; ma quando dobbiamo assicurarci le vere ricchezze, allora siamo tutti smemorati. Coloro che sono sotto il potere di una mente carnale, vogliono che i loro desideri siano soddisfatti, anche se a danno e a rovina delle loro preziose anime. Hanno pagato a caro prezzo le loro feste. Dio spesso esaudisce i desideri dei peccatori in preda all'ira, mentre nega i desideri del suo popolo in amore. Ciò che desideriamo indebitamente, se lo otteniamo, abbiamo ragione di temere che sarà in un modo o nell'altro un dolore e una croce per noi. E quante moltitudini ci sono in tutti i luoghi, che accorciano la loro vita a causa di eccessi di un tipo o dell'altro! Cerchiamo quei piaceri che appagano, ma che non si esauriscono mai, e che dureranno in eterno. Diodati:Numeri 11:31E un vento si levò, mosso dal Signore, e trasportò delle quaglie di verso il mare, e le gittò in sul campo, d'intorno a una giornata di cammino di qua, e una giornata di cammino di là, intorno al campo; e n'era l'altezza presso che di due cubiti in su la faccia della terra. Martini:Numeri 11:31E un vento mandato dal Signore trasportò seco di là dal mare delle quaglie, e le fe' cadere verso gli alloggiamenti da ogni parte intorno al campo, per lo spazio d'una giornata di cammino, e svolazzavan per l'aria all'altezza di due cubiti sopra la terra. Nuova Diodati:Numeri 11:31Allora si levò un vento per ordine dell'Eterno e portò delle quaglie dalla parte del mare, e le lasciò cadere presso l'accampamento per una giornata di cammino da una parte e una giornata di cammino dall'altra tutt'intorno all'accampamento, ad un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. Nuova Riveduta:Numeri 11:31Le quaglie e il flagello Ricciotti:Numeri 11:31Le quaglie Riferimenti incrociati:Numeri 11:31Eso 10:13,19; 15:10; Sal 135:7 Riveduta:Numeri 11:31E un vento si levò, per ordine dell'Eterno, e portò delle quaglie dalla parte del mare, e le fe' cadere presso il campo, sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro intorno al campo, e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. Riveduta 2020:Numeri 11:31E un vento si alzò, per ordine dell'Eterno, e portò delle quaglie dalla parte del mare, e le fece cadere presso l'accampamento, sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro intorno al campo, e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. Tintori:Numeri 11:31E un vento mandato dal Signore, prese delle quaglie al di là del mare, le portò e le fece cadere sugli accampamenti e intorno al campo da ogni parte, per lo spazio d'una giornata di cammino; esse svolazzavano per l'aria all'altezza di due cubiti sopra la terra. Dimensione testo: |