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Commentario abbreviato:Numeri 23:4Capitolo 23 Al sacrificio di Balac, Balaam pronuncia una benedizione anziché una maledizione Num 23:1-10 La delusione di Balac e il secondo sacrificio, Balaam benedice di nuovo Israele Num 23:11-30 Versetti 1-10 Con gli accampamenti di Israele ben in vista, Balaam ordinò di costruire sette altari e di offrire su ciascuno un giovenco e un montone. Oh, quanto è subdola la superstizione di pensare che Dio sia agli ordini dell'uomo! La maledizione viene trasformata in benedizione, grazie al potere preponderante di Dio, nell'amore verso Israele. Dio intendeva servire la propria gloria con Balaam, e perciò gli è venuto incontro. Se Dio ha messo una parola in bocca a Balaam, che avrebbe sfidato Dio e Israele, di certo non mancherà a coloro che desiderano glorificare Dio ed edificare il suo popolo; sarà dato loro ciò che dovranno dire. Colui che aprì la bocca dell'asino, fece sì che la bocca di quest'uomo malvagio pronunciasse parole contrarie al desiderio del suo cuore, come quelle dell'asino lo erano alle forze del bruto. Il miracolo fu grande sia nell'uno che nell'altro caso. Balaam dichiara che Israele è salvo. Riconosce di non aver potuto fare più di quanto Dio gli avesse permesso di fare. Li dichiara felici per la loro distinzione dal resto delle nazioni. Felici per il loro numero, che li rendeva al tempo stesso onorevoli e temibili. Felici per la loro ultima fine. La morte è la fine di tutti gli uomini; anche i giusti devono morire, ed è bene che pensiamo a questo riguardo a noi stessi, come fa Balaam qui, parlando della propria morte. Egli dichiara i giusti veramente beati, non solo mentre vivono, ma anche quando muoiono; il che rende la loro morte ancora più desiderabile della vita stessa. Ma ci sono molti che desiderano morire come i giusti, ma non si sforzano di vivere come i giusti; vorrebbero avere una fine come la loro, ma non una via come la loro. Sarebbero santi in cielo, ma non in terra. Questo detto di Balaam è solo un desiderio, non una preghiera; è un desiderio vano, perché è solo un desiderio per il fine, senza alcuna cura per i mezzi. Molti cercano di tranquillizzare le loro coscienze con la promessa di un futuro emendamento, o si rifanno a qualche falsa speranza, mentre trascurano l'unica via di salvezza, attraverso la quale un peccatore può essere giusto davanti a Dio. Diodati:Numeri 23:4E Iddio si fece incontro a Balaam; e Balaam gli disse: Io ho ordinati sette altari, e ho offerto un giovenco e un montone, sopra ciascuno altare. Martini:Numeri 23:4Ed essendosi egli partito in fretta, se gli fe' incontro Dio. E Balaam gli disse: Io ho eretti sette altari, ed ho messo sopra ognuno un vitello, e un ariete. Nuova Diodati:Numeri 23:4E DIO venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato sette altari, e ho offerto un torello e un montone su ciascun altare». Nuova Riveduta:Numeri 23:4Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato i sette altari e ho offerto un toro e un montone su ciascun altare». Ricciotti:Numeri 23:4Andatosene in fretta, gli si fece incontro Iddio. Disse Balaam: «Ho edificato sette altari, e v'ho imposto sopra un vitello ed un ariete». Riferimenti incrociati:Numeri 23:4Nu 23:16; 22:9,20 Riveduta:Numeri 23:4E Dio si fece incontro a Balaam, e Balaam gli disse: 'Io ho preparato i sette altari, ed ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare'. Riveduta 2020:Numeri 23:4E Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: “Io ho preparato i sette altari, e ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare”. Tintori:Numeri 23:4Ed essendo egli partito in fretta, gli venne incontro Dio. E Balaam gli disse: «Ho eretti sette altari, ed ho messo sopra ciascuno un vitello e un montone». Dimensione testo: |