Commentario abbreviato:Romani 4:13Versetti 13-22 La promessa fu fatta ad Abramo molto prima della legge. Indica Cristo e si riferisce alla promessa, Gen 12:3. In Te saranno benedette tutte le famiglie della terra". La legge opera l'ira, mostrando che ogni trasgressore è esposto al dispiacere divino. Come Dio ha inteso dare agli uomini un titolo alle benedizioni promesse, così ha stabilito che esse avvenissero per fede, in modo che fossero interamente di grazia, per renderle sicure a tutti coloro che avevano la stessa preziosa fede di Abramo, sia ebrei che gentili, in tutti i tempi. La giustificazione e la salvezza dei peccatori, il prendere a sé i Gentili che non erano un popolo, erano una chiamata benevola di cose che non sono, come se lo fossero; e questo dare un'esistenza a cose che non erano, dimostra l'onnipotenza di Dio. La natura e la potenza della fede di Abramo sono mostrate. Egli credette alla testimonianza di Dio e attese l'adempimento della sua promessa, sperando fermamente quando il caso sembrava senza speranza. È la debolezza della fede che fa sì che un uomo giaccia sulle difficoltà che si frappongono alla promessa. Abramo non lo considerò un punto che potesse essere oggetto di discussione o di dibattito. L'incredulità è alla base di tutti i nostri tentennamenti di fronte alle promesse di Dio. La forza della fede si manifesta nella sua vittoria sulle paure. Dio onora la fede e una grande fede onora Dio. Gli è stata imputata come giustizia. La fede è la grazia che più di ogni altra dà gloria a Dio. La fede è chiaramente lo strumento con cui riceviamo la giustizia di Dio, la redenzione che è per mezzo di Cristo; e ciò che è lo strumento con cui la prendiamo o la riceviamo, non può essere la cosa stessa, né può essere il dono così preso e ricevuto. La fede di Abramo non lo giustificava per i suoi meriti o per il suo valore, ma gli dava una parte in Cristo. Diodati:Romani 4:13Perciocchè la promessa d'essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo, od alla sua progenie per la legge, ma per la giustizia della fede. Martini:Romani 4:13Imperocché non in virtù della legge fu promesso ad Abramo, ed al seme di lui, che sarebbe crede dell'universo, ma in virtù della giustizia della fede. Nuova Diodati:Romani 4:13Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede. Nuova Riveduta:Romani 4:13Ga 3:8-18, 26-29; Eb 11:8-19 Ricciotti:Romani 4:13Difatti non già per la Legge è stata fatta ad Abramo e alla sua discendenza la promessa dell'eredità del mondo, ma per la giustizia della fede. Riferimenti incrociati:Romani 4:13Ge 12:3; 17:4,5,16; 22:17,18; 28:14; 49:10; Sal 2:8; 72:11 Riveduta:Romani 4:13Poiché la promessa d'esser erede del mondo non fu fatta ad Abramo o alla sua progenie in base alla legge, ma in base alla giustizia che vien dalla fede. Riveduta 2020:Romani 4:13La promessa realizzata per fede Tintori:Romani 4:13Le promosse furori fatte alla fede Dimensione testo: |