Commentario abbreviato:Salmi 118:5Capitolo 118 È bene confidare nel Signore Sal 118:1-18 La venuta di Cristo nel suo regno Sal 118:19-29 Versetti 1-18 Il racconto che il salmista fa dei suoi problemi è molto applicabile a Cristo: molti lo hanno odiato senza motivo; anzi, il Signore stesso lo ha castigato duramente, lo ha contuso e lo ha fatto soffrire, affinché noi fossimo guariti dalle sue ferite. Dio è talvolta la forza del suo popolo, quando non è il suo canto; esso ha un sostegno spirituale, anche se manca di delizie spirituali. Sia che il credente faccia risalire il suo conforto all'eterna bontà e misericordia di Dio, sia che guardi alla benedizione che gli sarà assicurata, troverà abbondanti motivi di gioia e di lode. Ogni risposta alle nostre preghiere è una prova che il Signore è dalla nostra parte; e allora non dobbiamo temere ciò che l'uomo può farci; dobbiamo fare coscienziosamente il nostro dovere verso tutti, e confidare in Lui solo che ci accetti e ci benedica. Cerchiamo di vivere per dichiarare le opere di Dio e per incoraggiare gli altri a servirlo e a confidare in Lui. Tali furono i trionfi del Figlio di Davide, nella certezza che il beneplacito del Signore avrebbe prosperato nelle sue mani. Diodati:Salmi 118:5Essendo in distretta, io invocai il Signore; E il Signore mi rispose, e mi mise al largo. Martini:Salmi 118:5Piaccia a te, che siano indiritti i miei passi all'osservanza di tue giustificazioni. Nuova Diodati:Salmi 118:5Nell'angoscia invocai l'Eterno, e l'Eterno mi rispose e mi trasse al largo. Nuova Riveduta:Salmi 118:5Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; Riferimenti incrociati:Salmi 118:5Sal 18:6; 40:1-3; 77:2; 107:13,19; 116:3,4; 120:1; 130:1,2; Ge 32:7,9-11; 1Sa 30:6-8; Mar 14:31-36 Riveduta:Salmi 118:5Dal fondo della mia distretta invocai l'Eterno; Riveduta 2020:Salmi 118:5Dal fondo della mia angoscia invocai l'Eterno; Dimensione testo: |