Commentario abbreviato:Salmi 88:5Capitolo 88 Il salmista sfoga la sua anima a Dio in segno di lamento Sal 88:1-9 Lotta per fede, nella sua preghiera a Dio per avere conforto Sal 88:10-18 Versetti 1-9 Le prime parole del salmista sono le uniche parole di conforto e sostegno di questo salmo. Così tanto possono essere afflitti i buoni uomini, e così tristi pensieri possono avere sulle loro afflizioni, e così oscure conclusioni possono fare sulla loro fine, a causa della forza della malinconia e della debolezza della fede. Si lamentava soprattutto del dispiacere di Dio. Anche i figli dell'amore di Dio possono a volte pensare di essere figli dell'ira e nessun problema esteriore può essere così duro per loro. Probabilmente il salmista ha descritto il proprio caso, eppure conduce a Cristo. Così siamo chiamati a guardare a Gesù, ferito e contuso per le nostre iniquità. Ma l'ira di Dio versò la più grande amarezza nel suo calice. Questo lo fece precipitare nelle tenebre e negli abissi. Diodati:Salmi 88:5Io sono spacciato fra i morti, Come gli uccisi che giacciono nella sepoltura, De' quali tu non ti ricordi più; E che son ricisi dalla tua mano. Nuova Diodati:Salmi 88:5Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi più e che sono recisi e allontanati dalla tua mano. Nuova Riveduta:Salmi 88:5Sto disteso fra i morti, Ricciotti:Salmi 88:5Sino all'eternità stabilirò il tuo seme, ed edificherò di generazione in generazione il tuo trono -». Riferimenti incrociati:Salmi 88:5Is 14:9-12; 38:10-12; Ez 32:18-32 Riveduta:Salmi 88:5Prostrato sto fra i morti, Riveduta 2020:Salmi 88:5Sono prostrato fra i morti, Tintori:Salmi 88:5Farò durare in eterno la tua progenie e assicurerò il tuo trono per tutte le generazioni». Dimensione testo: |