Zaccaria 6

1 Capitolo 6

La visione dei carri Zac 6:1-8

Giosuè, il sommo sacerdote, incoronato come tipo di Cristo Zac 6:9-15

Versetti 1-8

Questa visione può rappresentare le vie della Provvidenza nel governo di questo mondo inferiore. Qualunque siano le provvidenze di Dio su di noi, per quanto riguarda gli affari pubblici o privati, dovremmo vederle come se provenissero da montagne di ottone, i consigli e i decreti inamovibili di Dio; e quindi ritenere tanto folle litigare con esse, quanto doveroso sottomettersi ad esse. Le sue provvidenze si muovono veloci e forti come carri, ma tutte sono dirette e governate dalla sua infinita saggezza e volontà sovrana. I cavalli rossi significano guerra e spargimento di sangue. Quelli neri significano le tristi conseguenze della guerra, le carestie, le pestilenze e le desolazioni. I bianchi, invece, indicano il ritorno del benessere, della pace e della prosperità. Il colore misto indica eventi di diverso colore, un giorno di prosperità e un giorno di avversità. Gli angeli vanno avanti come messaggeri dei consigli di Dio e ministri della sua giustizia e misericordia. E i moti e gli impulsi segreti sugli spiriti degli uomini, con cui vengono portati avanti i disegni della Provvidenza, sono questi quattro spiriti dei cieli, che partono da Dio e compiono ciò che il Dio degli spiriti di ogni carne stabilisce. Tutti gli eventi che si verificano nel mondo scaturiscono dai consigli immutabili del Signore, che si formano in una saggezza infallibile, in una giustizia perfetta, nella verità e nella bontà; e dalla storia risulta che, all'incirca nel periodo in cui fu inviata questa visione al profeta, accaddero degli eventi che sembrano riferirsi ad essa.

9 Versetti 9-15

Alcuni Giudei di Babilonia portarono un'offerta alla casa di Dio. Coloro che non possono portare avanti un'opera buona con le loro persone, devono farlo, se ne sono capaci, con le loro borse; se alcuni trovano delle mani, che altri le riempiano. Si devono fare delle corone e metterle sul capo di Giosuè. Il segno è stato usato per far notare meglio la promessa che Dio, nella pienezza dei tempi, susciterà un grande Sommo Sacerdote, come Giosuè, che è solo la figura di quello che verrà. Cristo non è solo il fondamento, ma il fondatore di questo tempio, per mezzo del suo Spirito e della sua grazia. La gloria è un fardello, ma non troppo pesante da portare per Colui che regge tutte le cose. La croce è stata la sua gloria, ed egli l'ha portata; anche la corona è un peso eccessivo di gloria, ed egli la porta. Il consiglio di pace dovrebbe essere tra il sacerdote e il trono, tra l'ufficio sacerdotale e quello regale di Gesù Cristo. La pace e il benessere della Chiesa del Vangelo e di tutti i credenti saranno portati avanti, anche se non da due persone diverse, ma da due uffici diversi riuniti in uno solo; Cristo, acquistando tutta la pace con il suo sacerdozio, la mantiene e la difende con il suo regno. Le corone usate in questa solennità devono essere conservate nel tempio, come prova di questa promessa del Messia. Non pensiamo di separare ciò che Dio ha unito nel suo consiglio di pace. Non possiamo avvicinarci a Dio tramite Cristo come Sacerdote, se rifiutiamo di farlo regnare su di noi come nostro Re. Non abbiamo alcun motivo di pensare che la nostra pace sia fatta con Dio, se non cerchiamo di osservare i suoi comandamenti.

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