Guida allo studio della Bibbia

6. Il regno di Salomone e la divisione del regno

Il soggetto di questo capitolo è narrato nei primi 12 capitoli di 1Re e nei primi 10 di 2Cronache. Il racconto inizia spiegando che Salomone quasi perdette il trono e la sua vita a causa del complotto di suo fratello maggiore Adonia che, essendo il più grande figlio di Davide ancora vivo, rivendicò il suo diritto al trono, sostenuto da Ioab e il sommo sacerdote Abiatar. Questo complotto fu creato prima della morte di Davide, perché pensavano che fosse così decrepito da non poter interferire. Ma fu spinto ad agire dagli sforzi del profeta Natan e dalla madre di Salomone, e il complotto fu sventato dall'unzione immediata di Salomone.

La scelta da parte del giovane re di saggezza, quando Dio gli offrì la scelta di quello che sarebbe stato a lui, è la chiave della parte iniziale del suo regno, ed è in enorme contrasto con l'apostasia che caratterizzò gli ultimi anni della sua vita. L'evento principale del suo regno fu la costruzione del tempio, che sostituì il tabernacolo eretto da Mosè. Questo portò ad una fine, almeno per i fedeli, l'adorazione irregolare che era prevalsa fino dalla cattura dell'arca da parte dei Filistei, e permise ai sacerdoti di condurre il culto secondo tutte le regolazioni della legge.

Dopo la costruzione del tempio, ed anche di un magnifico palazzo per sé stesso, Salomone inaugurò un intero sistema di fortificazioni in diversi punti strategici del suo regno, affinché uno o più punti avrebbero affrontato il nemico a prescindere dalla direzione di arrivo dell'esercito. Fu probabilmente questa precauzione saggia, insieme ad un'alleanza tramite il matrimonio con il faraone d'Egitto, che preservò il suo regno in pace durante tutto il suo lungo regno di 40 anni.

L'attività letteraria che era fiorita durante il regno di Davide raggiunse il suo culmine in quello di Salomone. Lui stesso aveva un ruolo molto importante, scrivendo molti poemi che parlano di quasi tutti i temi che sono adesso raggruppati sotto il titolo generale di Storia naturale. Anche le biografie si svilupparono, e i profeti Natan, Aiia e Iddo sono menzionati come scrittori di questo tipo.

Salomone fu il primo re di Israele a commerciare, soprattutto nella estrazioni di metalli preziosi, che trovò abbondantemente in una regione chiamata Ofir. Le miniere furono presto esaurite, per cui non si sa più dove fossero. Queste attività lo portarono in contatto con il resto del mondo, e diventò il più famoso re d'Israele di qualsiasi tempo. La sua ricchezza creò un desiderio di essere magnificato, che lo portò a moltiplicare mogli, cavalle e carri, e ciò a complicità con l'adorazione di idoli.

La prosperità del regno di Salomone, siccome fu creata soprattutto da leve di operai, portò alla propria distruzione, come lo storico raccontò dopo la morte di Salomone. Il popolo chiese a suo figlio e successore di alleggerire i pesi imposti dal padre; il figlio rispose loro in modo insolente, e dieci delle tribù, sotto la guida di Geroboamo, un uomo audace della tribù di Efraim, si ribellarono e stabilirono un altro regno. Ancora una volta in Israele fu insegnato che la prosperità divina andava ottenuta solo con una completa ubbidienza alla volontà di Dio. Infatti la condotta di Aiia il profeta (1Re 11:29-35) quando incoraggiò Geroboamo a ribellarsi, indica il sentimento dei profeti che gli interessi della vera religione richiedevano una forma di vita nazionale più semplice di quanto gli splendori del regno di Salomone incoraggiavano.

Domande di ripasso

Continua: 7. I due regni (1Re 1-12; 2Cronache 1-12)