Commentario abbreviato:2Cronache 30:8Capitolo 30 La Pasqua di Ezechia 2Cr 30:1-12 La Pasqua celebrata 2Cr 30:13-20 La festa del pane azzimo 2Cr 30:21-27 Versetti 1-12 Ezechia accolse Israele alla Pasqua ebraica come uno qualsiasi dei suoi sudditi. Abbandoniamoci al Signore. Non dite che farete ciò che vi piace, ma decidete di fare ciò che piace a Lui. Si nota nella mente carnale una rigidità, un'ostinazione, un'incapacità di costringere con Dio; l'abbiamo avuta dai nostri padri: questa deve essere superata. Coloro che, per grazia, si sono rivolti a Dio, dovrebbero fare tutto il possibile per portare altri a lui. Molti saranno disprezzati, ma alcuni saranno umiliati e beneficati, forse dove meno se lo aspettano. La ricca misericordia di Dio è il grande argomento con cui imporre il pentimento; i più vili che si sottomettono e si arrendono al Signore, cercano la sua grazia e si dedicano al suo servizio, saranno certamente salvati. Oh, se venissero mandati dei messaggeri a portare questa lieta novella in ogni città e in ogni villaggio, attraverso ogni terra! Riferimenti incrociati:2Cronache 30:82Cron 36:13; Eso 32:9; De 10:16; Rom 10:21 Dimensione testo: |