Commentario abbreviato:Galati 6:12Versetti 12-15 I cuori orgogliosi, vanitosi e carnali si accontentano di tanta religione quanta ne serve per fare bella figura. Ma l'apostolo dichiara la sua fede, la sua speranza e la sua gioia, e che la sua principale gloria era nella croce di Cristo. Per croce si intendono le sue sofferenze e la sua morte in croce, la dottrina della salvezza attraverso un Redentore crocifisso. Per Cristo, o per la croce di Cristo, il mondo è crocifisso al credente, e lui al mondo. Quanto più consideriamo le sofferenze del Redentore dal mondo, tanto meno saremo propensi ad amare il mondo. L'apostolo era poco colpito dal suo fascino, come un osservatore sarebbe stato colpito da qualsiasi cosa che fosse stata graziosa nel volto di una persona crocifissa, quando la vedeva annerita nelle agonie della morte. Non fu colpito dagli oggetti che lo circondavano più di quanto uno che sta per morire sarebbe stato colpito da una qualsiasi prospettiva che i suoi occhi morenti avrebbero potuto vedere dalla croce a cui era appeso. E per coloro che hanno creduto veramente in Cristo Gesù, tutte le cose sono considerate del tutto prive di valore rispetto a lui. C'è una nuova creazione; le cose vecchie sono passate e sono state introdotte nuove idee e disposizioni sotto le influenze rigeneranti di Dio, lo Spirito Santo. I credenti sono portati in un mondo nuovo ed essendo creati in Cristo Gesù per le buone opere, sono formati a una vita di santità. Si tratta di un cambiamento di mente e di cuore, grazie al quale siamo in grado di credere nel Signore Gesù e di vivere per Dio; e dove manca questa religione interiore e pratica, le professioni o i nomi esteriori non saranno mai sufficienti. Riferimenti incrociati:Galati 6:12Ga 6:13; Mat 6:2,5,16; 23:5,28; Lu 16:15; 20:47; Giov 7:18; 2Co 10:12; 11:13; Fili 1:15; 2:4; Col 2:23 Dimensione testo: |