Commentario abbreviato:Giobbe 16:1Capitolo 16 Giobbe rimprovera i suoi amici Giob 16:1-5 Rappresenta il suo caso come deplorevole Giob 16:6-16 Giobbe sostiene la sua innocenza Giob 16:17-22 Versetti 1-5 Elifaz aveva rappresentato i discorsi di Giobbe come poco proficui e non utili allo scopo; Giobbe qui dà al suo lo stesso carattere. Chi fa delle censure deve aspettarsi di vederle ribattute; è facile, è infinito, ma a cosa serve? Le risposte rabbiose fomentano le passioni degli uomini, ma non convincono mai i loro giudizi, né mettono in chiara luce la verità. Ciò che Giobbe dice dei suoi amici è vero per tutte le creature, in confronto a Dio; una volta o l'altra saremo costretti a vedere e ad ammettere che tutti loro sono dei miseri consolatori. Quando si è sotto la condanna del peccato, il terrore della coscienza o l'arresto della morte, solo lo Spirito benedetto può consolare efficacemente; tutti gli altri, senza di lui, lo fanno miseramente e senza alcun risultato. Qualunque siano le pene dei nostri fratelli, dovremmo, per simpatia, farle nostre; potrebbero presto diventarlo. Riferimenti incrociati:Giobbe 16:1Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. Dimensione testo: |