Commentario abbreviato:Osea 11:98 Versetti 8-12 Dio è lento all'ira, e non è disposto ad abbandonare alla rovina un popolo che è stato chiamato con il suo nome. Quando Dio doveva dare un sacrificio per il peccato e un Salvatore per i peccatori, non risparmiò il proprio Figlio per risparmiare noi. Questo è il linguaggio del giorno della sua pazienza; ma quando gli uomini peccano, arriva il grande giorno della sua ira. Le compassioni dell'uomo non sono nulla in confronto alle tenere misericordie del nostro Dio, i cui pensieri e le cui vie, nel ricevere i peccatori che ritornano, sono tanto al di sopra dei nostri quanto il cielo è al di sopra della terra. Dio sa come perdonare i poveri peccatori. È fedele e giusto nel perdonarci i nostri peccati e in questo modo dichiara la sua giustizia, ora che Cristo ha acquistato il perdono e lo ha promesso. Il santo tremore alla parola di Cristo ci attirerà a Lui, non ci allontanerà da Lui; i bambini tremano e fuggono verso di Lui. E tutti coloro che vengono alla chiamata del Vangelo avranno un posto e un nome nella chiesa del Vangelo. Le funzioni religiose di Israele erano pura ipocrisia, ma in Giuda si teneva conto delle leggi di Dio e il popolo seguiva i suoi pii antenati. Siamo fedeli: chi onora Dio in questo modo, lo onorerà, ma chi lo disprezza sarà poco stimato. Riferimenti incrociati:Osea 11:9Os 14:4; Eso 32:10-14; De 32:26,27; Sal 78:38; Is 27:4-8; 48:9; Ger 30:11; 31:1-3; Ez 20:8,9,13,14,21-23 Dimensione testo: |