Commentario abbreviato:Romani 11:1311 Versetti 11-21 Il Vangelo è la più grande ricchezza di ogni luogo in cui si trova. Poiché il giusto rifiuto dei Giudei increduli è stato l'occasione per cui una così grande moltitudine di Gentili si è riconciliata con Dio ed è in pace con Lui, il futuro accoglimento dei Giudei nella Chiesa sarà un cambiamento tale da assomigliare a una resurrezione generale dei morti nel peccato a una vita di giustizia. Abramo era la radice della Chiesa. I Giudei continuarono a essere rami di quest'albero fino a quando, come nazione, rifiutarono il Messia; dopo di che, la loro relazione con Abramo e con Dio fu, per così dire, tagliata. I Gentili furono innestati in quest'albero nella loro stanza, venendo ammessi nella Chiesa di Dio. Moltissimi furono resi eredi della fede, della santità e della beatitudine di Abramo. È lo stato naturale di ognuno di noi, essere selvaggio per natura. La conversione è come l'innesto dei rami selvatici nell'olivo buono. L'ulivo selvatico veniva spesso innestato in quello fruttifero quando iniziava a decadere, e questo non solo portava frutto, ma faceva sì che l'ulivo in decadenza rinascesse e fiorisse. I Gentili, per grazia gratuita, sono stati innestati per condividere i vantaggi. Perciò devono guardarsi dalla fiducia in se stessi e da ogni tipo di orgoglio o ambizione, per evitare che, avendo solo una fede morta e una professione vuota, si allontanino da Dio e perdano i loro privilegi. Se siamo in piedi, è per fede; siamo colpevoli e impotenti in noi stessi e dobbiamo essere umili, vigili, temere di autoingannarci o di essere vinti dalla tentazione. Non solo siamo giustificati all'inizio per fede, ma siamo mantenuti fino alla fine in quello stato giustificato solo per fede; tuttavia, per una fede che non è da sola, ma che opera per mezzo dell'amore verso Dio e verso gli uomini. Riferimenti incrociati:Romani 11:13Rom 15:16-19; At 9:15; 13:2; 22:21; 26:17,18; Ga 1:16; 2:2,7-9; Ef 3:8; 1Ti 2:7; 2Ti 1:11,12 Dimensione testo: |