Nuova Riveduta:

Romani 2:5

Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

C.E.I.:

Romani 2:5

Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,

Nuova Diodati:

Romani 2:5

Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio,

La Parola è Vita:

Romani 2:5

Ma no, voi non volete ascoltare e continuando, testardi, a non volervi pentire, attirate su di voi una tremenda punizione per il giorno dell'ira di Dio, in cui egli sarà il giusto giudice di ogni cosa.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 2:5

Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t'accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,

Diodati:

Romani 2:5

Là dove tu, per la tua durezza, e cuore che non sa ravvedersi, ti ammassi a guisa di tesoro ira, nel giorno dell'ira, e della manifestazione del giusto giudicio di Dio.

Commentario abbreviato:

Romani 2:5

Capitolo 1

I Giudei non potevano essere giustificati dalla legge di Mosè, così come i Gentili dalla legge di natura Rom 2:1-16

I peccati dei Giudei confutarono tutta la loro vana fiducia nei loro privilegi esteriori Rom 2:17-24

Versetti 1-16

I Giudei si ritenevano un popolo santo, che aveva diritto ai suoi privilegi, mentre erano ingrati, ribelli e ingiusti. Ma a tutti coloro che agiscono in questo modo, di ogni nazione, età e descrizione, va ricordato che il giudizio di Dio avverrà secondo il loro vero carattere. Il caso è così chiaro che possiamo fare appello ai pensieri del peccatore stesso. In ogni peccato intenzionale c'è il disprezzo della bontà di Dio. Anche se i rami della disobbedienza dell'uomo sono molto vari, tutti nascono dalla stessa radice. Ma nel vero pentimento deve esserci l'odio per la precedente peccaminosità, da un cambiamento operato nello stato della mente, che la dispone a scegliere il bene e a rifiutare il male. Mostra anche un senso di miseria interiore. Questo è il grande cambiamento operato dal pentimento, è la conversione ed è necessaria per ogni essere umano. La rovina dei peccatori è il loro camminare con un cuore duro e impenitente. Le loro azioni peccaminose sono espresse con le parole forti "accumulare ira". Nella descrizione dell'uomo giusto, si noti la piena richiesta della legge. Essa esige che i motivi siano puri e respinge tutte le azioni che derivano da ambizioni o fini terreni. Nella descrizione dell'ingiusto, la contesa è presentata come il principio di ogni male. La volontà umana è in uno stato di inimicizia contro Dio. Anche i pagani, che non avevano la legge scritta, avevano dentro di sé quella che li indirizzava a ciò che dovevano fare alla luce della natura. La coscienza è un testimone, e prima o ultima lo sarà. Come la natura. La coscienza è un testimone, e il primo o l'ultimo lo sarà. A seconda che osservassero o infrangessero queste leggi e dettami naturali, la loro coscienza li assolveva o li condannava. Niente incute più terrore ai peccatori e più conforto ai santi del fatto che Cristo sarà il giudice. I servizi segreti saranno ricompensati, i peccati segreti saranno puniti e portati alla luce.

Riferimenti incrociati:

Romani 2:5

Rom 11:25; Eso 8:15; 14:17; De 2:30; Gios 11:20; 1Sa 6:6; 2Cron 30:8; 36:13; Sal 95:8; Prov 29:1; Is 48:4; Ez 3:7; Dan 5:20; Zac 7:11,12; Eb 3:13,15; 4:7
Rom 9:22; De 32:34; Am 3:10; Giac 5:3
Giob 21:30; Prov 11:4; 2P 2:9; 3:7; Ap 6:17
Rom 2:2,3; 1:18; Ec 12:14

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