Salmi 138

1 Salmo di Davide.
Io ti celebrerò con tutto il mio cuore,
dinanzi agli dèi salmeggerò a te.
2 Adorerò vòlto al tempio della tua santità,
e celebrerò il tuo nome per la tua benignità
e per la tua fedeltà;
poiché tu hai magnificato la tua parola
oltre ogni tua rinomanza.
3 Nel giorno che ho gridato a te, tu m'hai risposto,
m'hai riempito di coraggio, dando forza all'anima mia.
4 Tutti i re della terra ti celebreranno, o Eterno,
quando avranno udito le parole della tua bocca;
5 e canteranno le vie dell'Eterno,
perché grande è la gloria dell'Eterno.
6 Sì, eccelso è l'Eterno, eppure ha riguardo agli umili,
e da lungi conosce l'altero.
7 Se io cammino in mezzo alla distretta,
tu mi ridai la vita;
tu stendi la mano contro l'ira dei miei nemici,
e la tua destra mi salva.
8 L'Eterno compirà in mio favore l'opera sua;
la tua benignità, o Eterno, dura in perpetuo;
non abbandonare le opere delle tue mani.

Isaia 6:1-13

Consacrazione d'Isaia al ministerio profetico
1 Nell'anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognun de' quali aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.
3 E l'uno gridava all'altro e diceva: Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!
4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu ripiena di fumo. 5 Allora io dissi: 'Ahi, lasso me, ch'io son perduto! Poiché io sono un uomo dalle labbra impure, e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e gli occhi miei han veduto il Re, l'Eterno degli eserciti!' 6 Ma uno de' serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che avea tolto con le molle di sull'altare. 7 Mi toccò con esso la bocca, e disse: 'Ecco, questo t'ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato'. 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: 'Chi manderò? E chi andrà per noi?' Allora io risposi: 'Eccomi, manda me!'
9 Ed egli disse: 'Va', e di' a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere! 10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in guisa che non vegga co' suoi occhi, non oda co' suoi orecchi, non intenda col cuore, non si converta e non sia guarito!'
11 E io dissi: 'Fino a quando, Signore?' Ed egli rispose: 'Finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione; 12 finché l'Eterno abbia allontanati gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese. 13 E se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla querce, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, così rimarrà al popolo, come ceppo, una progenie santa'.

1Corinzi 15:1-11

La risurrezione
1 Fratelli, io vi rammento l'Evangelo che v'ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati, 2 se pur lo ritenete quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano. 3 Poiché io v'ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; 5 che apparve a Cefa, poi ai Dodici. 6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. 7 Poi apparve a Giacomo; poi a tutti gli Apostoli; 8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; 9 perché io sono il minimo degli apostoli; e non son degno d'esser chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di loro tutti; non già io, però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.

Luca 5:1-11

La pesca miracolosa. I primi discepoli
(Matteo 4:18-22; Marco 1:16-20)
1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in piè sulla riva del lago di Gennesaret, 2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti. 3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po' da terra; poi, sedutosi, d'in sulla barca ammaestrava le turbe. 4 E com'ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare. 5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; però, alla tua parola, calerò le reti. 6 E fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. 7 E fecero segno a' loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talché affondavano. 8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò a' ginocchi di Gesù, dicendo: Signore, dipàrtiti da me, perché son uomo peccatore. 9 Poiché spavento avea preso lui e tutti quelli ch'eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta; 10 e così pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, ch'eran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator d'uomini. 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

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