2. La caduta (Genesi 3)

Alla fine dello studio precedente, la creazione era perfetta, con tutto (Dio, l'uomo, il creato) nei rapporti giusti l'uno con l'altro. Così inizia questo capitolo della Bibbia. Però, alla fine del capitolo tutto sarà rovinato. La causa di questo cambiamento è il peccato dell'uomo, che non era altro che un tentativo di rovesciare questi rapporti, cercando di decidere quello che era giusto e sbagliato quando è Dio che fa questo per l'uomo. Prima del peccato c'era la tentazione, che sarà il tema di questo studio, mentre il prossimo studio parlerà della crescita del peccato.

Tentazione (Gen 3:1-6)

Ci furono tre passi nella tentazione da parte del serpente: discussione, contraddizione, e sfiducia.

Prima di tutto, il serpente mise in discussione il comando di Dio: "Dio ha veramente detto di non mangiare nessun albero del giardino?" (Gen 3:1). Naturalmente, non l'aveva detto, come Eva rispose (Gen 3:2-3). Ma il serpente era riuscito a fare una testa di ponte nei pensieri di Eva, che cominciò ad analizzare e valutare i comandi di Dio. Lei dovere invece rispondere, "Sei un idiota. Io vivo in una creazione perfetta, siamo fatti poco inferiori agli angeli, ho un marito che pensa che io sia fantastica, sotto un Dio meraviglioso che mi benedice. Non voglio discutere dei suoi comandi".

Il secondo passo era contraddire Dio, accusare Dio di non essere veritiero (Gen 3:4). Se Dio non dice la verità, perché dobbiamo fidarci di lui quando dice che una cosa è sbagliata? Forse non lo è, e se non dice la verità sarà meglio che decidiamo noi quello che è giusto e sbagliato

Il terzo passo era sfiduciare Eva nei confronti di Dio, accusare Dio di aver motivi sbagliati, di essere egoista (Gen 3:5). Se Dio non vuole benedirci, perché dobbiamo sottometterci a lui? Se Dio vuole solo il proprio bene sarà meglio che decidiamo noi quello che è giusto e sbagliato, così noi saremo il dio della nostra vita invece di Dio.

Poi la donna vide che l'albero era buono e bello (Gen 3:6) - non è una sorpresa, perché Dio l'aveva fatto buono, come ogni cosa nella creazione. Il problema invece era che lei desiderava qualcosa che non le apparteneva, acquistare la conoscenza, cioè la conoscenza del bene e del male. Questo non era sapere che cosa era giusto e sbagliato, lo sapevano già perché Dio aveva detto. Era conoscere nel senso di decidere, poter scegliere autonomamente da Dio le proprie azioni. Questo era il desiderio di Eva.

Questo è anche il nostro desiderio. Ogni volta che pecchiamo, mettiamo in discussione il comando di Dio, non crediamo che sia la cosa migliore da fare, e decidiamo noi quello che facciamo. Soppiantiamo Dio, volendo essere supremi sulla nostra vita - e spesso anche sulla vita degli altri.

Così la donna prese e mangiò, che nel piano di Dio sono anche le azioni che sono diventate simboli della nostra salvezza (Mt 26:26).

I rapporti sbagliati dell'uomo (Gen 3:7-24)

Al posto dei rapporti giusti dell'uomo, ci sono i rapporti sbagliati con Dio, con la creazione, e con gli altri. La ribellione contro la supremazia di Dio ha un effetto non solo sul rapporto con Dio, ma sottopone tutta la creazione alla vanità e alla corruzione (Rom 8:20-21).

Con Dio

Il rapporto con Dio è compromesso. Per l'uomo, Dio non è più il benevolo sovrano di tutto l'universo. Invece l'uomo valuta e giudica Dio, dubitando della sua parola e dei suoi motivi. Invece della fiducia, c'è la disubbidienza e il desiderio di usurpare Dio nel governo della propria vita (Gen 3:6).

Dopo aver mangiato il frutto, il rapporto è rotto e l'uomo si nasconde BDCome poterono Adamo ed Eva nascondersi da Dio, se Dio è dappertutto? per la vergogna e per la paura (Gen 3:7-10) - due conseguenze del peccato che saranno approfondite nello studio 18.

Come punizione (ma anche per grazia, come sarà descritto nella prossima sezione), l'uomo è allontanato dal giardino (Gen 3:22-24). Non c'è più la comunione della presenza di Dio che camminava con l'uomo nel giardino - anche questa conseguenza sarà approfondita, nello studio 17.

Però l'uomo non è maledetto, come succede al serpente e alla terra. Dio ha ancora dei propositi per l'umanità, che saranno rivelate nel resto della Bibbia, e la maledizione sulla terra aspetta la redenzione dell'uomo per essere tolta.

Con la creazione

Il risultato del peccato dell'uomo è che il suolo è stato maledetto, in modo che anche se continuerà a provvedere per l'uomo, sarà con l'affanno (Gen 3:17-19; vedi anche Rom 8:19-23). L'uomo ha ancora il compito di custodire la terra, ma è un compito che viene eseguito con sudore, mentre nel giardino non era difficile. Ciò spiega perché per noi adesso spesso il lavoro è faticoso: tutto non funziona più come dovrebbe. Questo aspetto della vita sarà approfondito nello studio 13, sul libro di Ecclesiaste.

In un certo senso, l'uomo che ha peccato è più attaccato alla terra. Anche se era formato dalla terra in quanto una parte della creazione (Gen 2:7), mentre era nel giardino poteva vivere per sempre - non perché aveva una natura immortale ma perché mangiava il frutto dell'albero della vita (Gen 3:22). Dio lo teneva in vita. Ma secondo la promessa che l'uomo sarebbe morto se mangiasse dell'albero della conoscenza del bene e del male (Gen 2:17), dopo il peccato l'uomo è cacciato dal giardino e non può più mangiare dell'albero della vita, per cui morirà, ritornando alla polvere da cui è stato formato (Gen 3:19). La terra, che doveva essere la nostra casa perfetta, diventa la nostra tomba.

Con altri

Invece di un rapporto di sostengo reciproco, ora c'è un rapporto di accusa. Piuttosto di difendere o proteggere sua moglie, Adamo cerca di passare la colpa ad Eva (Gen 3:12). Dice quasi che è colpa di Dio - Eva è chiamata "la donna che tu [cioè Dio] mi hai messa accanto", come se Dio avesse sbagliato. Adamo ed Eva non sono più una stessa carne (Gen 2:24), ma ognuno fa quello che è meglio per se stesso, anche se fa male all'altro.

Per la donna, la gravidanza e il parto, quel periodo meraviglioso in cui c'è un nuovo rapporto con una nuova vita, diventano dolorosi (Gen 3:16) BDQual era la punizione di Eva?. Inoltre, l'uomo dominerà sulla donna piuttosto di amarla e dare se stesso per lei (Ef 5:25,28), come Adamo ha già cominciato a fare accusando Eva.

Grazia

Nonostante il peccato e conseguenti condanna e punizione, Dio mostra grazia in mezzo al giudizio. Anche nelle piccole cose, come fare delle tuniche di pelle per vestire Adamo ed Eva (Gen 3:21). Più importante è il fatto che vengono scacciati dal giardino. è una punizione, perché vivono ora in un mondo ostile piuttosto del paradiso, ma il motivo è per il bene dell'uomo (Gen 3:22-24). Invece di lasciarlo dove avrebbe potuto mangiare dell'albero della vita e vivere per sempre in un rapporto sbagliato con Dio, con la creazione, e con altri, Dio lo manda via per lasciare la possibilità di ripristinare questi rapporti, e poi vivere per sempre in uno stato giusto.

Sarà possibile ritornare ad un rapporto giusto con Dio? Tutto il resto della Bibbia, e gli altri studi di questo testo, risponderanno a questa domanda. Però ci sono già un indizio e una promessa. Dio dice che la progenie della donna schiaccerà il capo del serpente, ma il serpente ferirai il calcagno della progenie (Gen 3:15). Il male sarà sconfitto, anche se ci sarà un prezzo da pagare. Questa promessa è stata adempiuta da Gesù Cristo, nato da donna (Gal 4:4), anche se abbiamo molta strada da percorrere nella Bibbia prima di arrivare a quel punto. Intanto, nella prossima parte della Bibbia ci sarà la ricerca della progenie che libererà l'umanità.

Nella Bibbia: La tentazione

In Gen 3, il serpente, che rappresenta Satana, tenta Adamo ed Eva. Il ruolo di Satana nella tentazione è comune nella Bibbia (1Cr 21:1; Giob 1-2; 1Cor 7:5). Però anche noi tentiamo noi stessi (Giac 1:14): la nostra concupiscenza, cioè desiderio di aver qualcosa che non dovremmo avere, ci seduce e ci tenta di fare o pensare qualcosa che non dobbiamo. Quello che non dobbiamo fare è cedere alla tentazione (Mt 26:41); solo quando la seduzione della concupiscenza ha avuto effetto e prendiamo quello che desideriamo c'è il peccato (Giac 1:14-15). Da questo segue un principio importante: essere tentati non è sbagliato, solo cedere alla tentazione è sbagliato. Non possiamo evitare la tentazione - dopotutto, viene in parte da fuori di noi - ma dobbiamo cercare con tutta la nostra forza di evitare di cedere alla tentazione.

Dall'altra parte, Dio non ci tenta mai (Giac 1:13) BDDio può o non può essere tentato? Dio può o non può tentare?. Ci manda delle prove, che a volte somigliano ad una tentazione (infatti la stessa parola greca vuol dire sia provare sia tentare), ma lo scopo della prova è di farci del bene (Giac 1:2-4,12) mentre lo scopo della tentazione è di farci del male (facendoci cadere), che Dio non può mai fare. Invece Dio può limitare la tentazione: dobbiamo pregare di non essere tentati (Mt 6:13; 26:41) che presuppone che Dio può togliere la tentazione; e Dio non permette che siamo tentati oltre quanto possiamo sopportare (1Cor 10:13).

Gesù fu condotto dallo Spirito Santo per essere tentato da Satana (Mt 4:1). Ciò ribadisce che Satana tenta e non Dio, ma Dio può permettere o portarci alla tentazione (come è successo a Giobbe in Giob 1-2). Ribadisce anche il fatto che la tentazione non è un peccato, perché anche Gesù fu tentato. Non solo questa volta, ma è stato tentato come noi in ogni cosa (Ebr 4:15). La differenza fra Gesù e noi non è nella tentazione, ma nel fatto che Gesù non è caduto, né nella tentazione nel deserto (Mt 4:1-11) né in nessuna altra circostanza (Ebr 4:15). Siccome Gesù è simile a noi nel fatto di aver sofferto la tentazione, può venire in aiuto a noi quando siamo tentati (Ebr 2:17-18). Senza l'incarnazione del Figlio in Gesù, Dio non avrebbe potuto simpatizzare con noi nella nostra debolezza (Ebr 4:15).

Quindi adesso viviamo in un tempo di tentazione, con l'aiuto di Dio che riduce la tentazione e di Gesù che simpatizza con noi. Ora aspettiamo la fine, quando il gran tentatore sarà distrutto (Ap 12:9; 20:10).

Domande

1. Pensa ad un tuo peccato: in quale modo dubitavi che Dio diceva quello che era giusto o che era buono; in quale modo volevi comandare tu sulla tua vita invece di Dio?

2. Che cosa dice Rom 8:19-23 di quello che è successo in Gen 3, e che cosa aggiunge?

3. In quali modi, nel tuo lavoro o in quello che fai a casa, sperimenti la maledizione che il lavoro viene svolto con affanno e sudore?

4. Qual è il tuo atteggiamento verso la tentazione? Disperazione, indifferenza, resistenza, arresa, una spinta a chiedere per cercare l'aiuto di Dio, o altro? Qual è l'atteggiamento biblico?

Inizio

  1. Introduzione
  2. La creazione (Genesi 1-2)
  3. La caduta (Genesi 3)
  4. Il peccato (Genesi 4-11)
  5. I patriarchi (Genesi 12-50)
  6. L'esodo (Esodo 1-15)
  7. Israele al Sinai e nel deserto (Esodo 16-Deuteronomio)
  8. La conquista (Giosuè)
  9. La vita nella terra promessa (Giudici e Rut)
  10. Il regno (1 e 2Samuele, 1Cronache)
  11. I regni (1 e 2Re, 2Cronache)
  12. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)
  13. La poesia (Salmi)
  14. La saggezza (Giobbe, Proverbi-Cantico)
  15. In esilio (Ester, Ezechiele, Daniele)
  16. Il ritorno dall'esilio (Esdra e Neemia, Aggeo-Malachia)
  17. Fra i testamenti (L'apocrifa)
  18. Dio con noi (Matteo-Giovanni)
  19. La chiesa (Atti e Lettere)
  20. La fine (Apocalisse)