10. I regni (1Re-2Re, 2Cronache)

Israele era a riposo mentre Davide era il re. Dio regnava tramite il re che aveva unto, cioè nominato. Ma questo riposo, questo "paradiso" non poteva durare, perché il problema del peccato non era ancora risolto, nessuno aveva ancora schiacciato il capo del serpente. Così il regno di Salomone, il figlio di Davide, cominciò bene, ma anche lui peccò, i re dopo di lui andarono di male in peggio, e il popolo fu trascinato dai loro responsabili sempre più lontano da Dio, fino a quando Dio punì Israele allontanandolo dal paese promesso.

Salomone (1Re 1-11, 2Cr 1-9)

Dopo la morte di Davide, e dopo qualche lotta per la successione, Salomone il figlio di Davide e Bat-Sceba diventò re (1Re 1-2). Era l'unico re di Giuda dopo Davide che era scelto da Dio, piuttosto di essere re perché figlio del re precedente - e ne vedremo le conseguenze.

Salomone amò e ubbidì a Dio, ed era benedetto per la sua scelta della saggezza, finché osservava le leggi. Però, offriva sacrifici sugli alti luoghi (cioè, non solamente a Gerusalemme come unica dimora di Dio che Dio aveva scelto, come sarà spiegato nella sezione "La dimora di Dio" più avanti in questo studio), come tutto Israele, e aveva una moglie egiziana (1Re 3).

Israele era numeroso, faceva festa, e possedeva tutto il paese. Salomone aveva un nome famoso in tutte le nazioni (1Re 4:20-21,24-25,29-31,34). Di nuovo, sembrava un adempimento delle promesse ad Abraamo.

Il tempio (1Re 5-9)

Nel quarto anno del regno di Salomone, iniziò a costruire il tempio, che fu completato sette anni dopo (1Re 5-8). La promessa di Dio fu rinnovata (1Re 6:11-13). Con la condizione dell'ubbidienza a Dio, Dio promise di abitare in mezzo ad Israele.

C'è una descrizione dettagliata del tempio e del suo contenuto, come c'è anche nel libro di Esodo per il tabernacolo. Alla fine, ci sono la consacrazione e la preghiera da parte di Salomone. Vedi "La dimora di Dio" più tardi in questo studio per un approfondimento.

Sembrava che Israele fosse arrivato al traguardo! (1Re 8:55-61) C'erano il riposo, le promesse adempiute, una preghiera che Dio cambiasse i cuori affinché Israele avrebbe ubbidito (il cuore è un nuovo elemento che sarebbe stato sottolineato dai profeti e dal Nuovo Testamento), affinché le nazioni conoscessero Dio.

Infine, Dio confermò le promesse (e avvertimenti) a Salomone (1Re 9).

Che tipo di re era? (1Re 10-11)

Salomone era famoso per la sua saggezza (1Re 10:1-13).

Era ricco, con cavalli (1Re 10:14-29).

Aveva tante moglie e concubine straniere, che volgevano il suo cuore ad altri dèi (1Re 11:1-8).

In altre parole, faceva diverse cose che il re non doveva fare secondo Dt 17:15-20.

La risposta di Dio era che gli avrebbe strappato il regno, ma per amor di Davide sarebbe stato strappato alla prossima generazione, e la tribù di Giuda sarebbe rimasto fedele alla dinastia di Davide (1Re 11:9-13).

Anche se siamo arrivati all'adempimento di quasi tutte le promesse e i propositi di Dio, non poteva essere l'adempimento e il proposito che Dio aveva in mente, perché la situazione non era duratura, a causa del peccato e del cuore umano. Dall'inizio, abbiamo visto tanti modi per ripristinare il rapporto di Dio con l'uomo: una nuova creazione con Noè, un nuovo inizio con una persona (Abraamo), una nuova rivelazione a Mosè, dei segni miracolosi, una legge per spiegare come vivere, un possesso pacifico del paese, un sistema politico che poteva obbligare a seguire Dio. Però, nessuno di questi modi funzionò, perché nessuno risolveva la radice del problema, il desiderio di tutti di vivere autonomamente da Dio. Non è che Dio abbia provato una cosa, poi quando non funzionò provò un'altra cosa, e stava cercando ancora la giusta soluzione. Dio sapeva già dall'inizio come avrebbe risolto il problema (tramite suo Figlio Gesù), ma usò tutti questi modi per preparare per l'arrivo di Gesù, insegnando che non c'era nessuna via se non per mezzo di Gesù.

I due regni (1Re 11-12, 2Cr 10)

Il punto di vista divino (1Re 11:26-40)

Dio strappò 10 tribù dalle mani di Salomone (1Re 11:31,35), a causa del suo peccato e dell'idolatria degli Israeliti (1Re 11:9-11,33). Rimase alla dinastia di Salomone solo una tribù, Giuda, a causa dell'amore di Dio verso Davide e Gerusalemme (1Re 11:12-13,32,34,36). Quindi Geroboamo diventò re delle altre 10 tribù di Israele (1Re 11:37), che sarebbe stato stabile se avrebbe ubbidito (1Re 11:38).

Il punto di vista umano (1Re 12:1-20)

Salomone aveva chiesto a tutto il popolo un mese di lavoro ogni anno, per costruire i suoi edifici. Israele chiese a Roboamo, suo figlio, un giogo più leggero (1Re 12:4). Roboamo rispose invece che avrebbe reso il giogo anche più pesante (1Re 12:14). La risposta era diretta da Dio, per adempire la sua parola a Geroboamo (1Re 12:15). Quindi il regno di Israele lasciò il regno di Giuda, un atto di ribellione a Dio che continuò (1Re 12:19). Il regno di Israele nominò Geroboamo il proprio re (1Re 12:20).

 

Così per quasi 300 anni il popolo di Israele fu diviso in due regni, il regno di Israele nel nord e il regno di Giuda nel sud.

Il regno di Israele (1Re 12:25-2Re 17)

Affinché gli Israeliti non andassero a Giuda per adorare Dio, Geroboamo fece due vitelli d'oro, dei santuari, dei sacerdoti non Leviti, e delle festività di testa sua (1Re 12:25-33). Così con una nuova religione, Israele si allontanò sempre di più da Dio. Ogni re di Israele dopo Geroboamo "fece quel che è male agli occhi del Signore; seguì la via di Geroboamo e imitò il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele". Come conseguenze, le dinastie di Israele durarono poco, essendo terminate per il giudizio di Dio. Le dieci dinastie con i loro re erano: BDCome si possono riconciliare i dati sui regni di Giuda e di Israele?

  • Geroboamo, Nadab
  • Baasa, Ela
  • Zimri (per una settimana)
  • Tibni
  • Omri, Acab, Acazia (senza figli), Ioram (fratello di Acazia)
  • Ieu, Ioacaz, Ioas, Geroboamo II, Zaccaria
  • Sallum (per un mese)
  • Menaem, Pecachia
  • Peca
  • Osea

I profeti (per esempio Elia, Eliseo, Amos, Osea) erano attivi in questo periodo, chiamando ad un ritorno a Dio e alla vera adorazione, e proclamando il giudizio. Ne parleremo nel prossimo studio.

Il regno di Israele fu distrutto dall'Assiria nel 721 a.C., e gli abitanti portati via. Il re d'Assiria fece venire gente da altre nazioni per abitare nel paese, che cominciarono a adorare Yahweh, ma insieme con i loro dèi. Questa era l'origine dei Samaritani (2Re 17), e spiega perché erano disprezzati dai "veri" Giudei al tempo di Gesù.

I libri di Cronache non parlano mai del regno di Israele, tranne quando aveva a che fare con Giuda. C'era invece un libro delle cronache dei re d'Israele, ma che non esiste più.

Il regno di Giuda (1Re 14:21-2Re 25, 2Cr 11-36)

Per i circa 400 anni del regno di Giuda, ci fu sempre un re della dinastia di Davide, per mantenere la promessa di Dio. I re però non erano tutti bravi: alcuni, come Roboamo, trascinarono Giuda in idolatria. Altri, come Ezechia e Giosia, rinnovarono e riportarono l'adorazione di Giuda a Dio. Altri ancora, come Amasia, cominciarono bene ma finirono nell'idolatria, mentre Manasse all'inizio era uno dei peggiori re prima di ravvedersi verso la fine del suo regno. Verso la fine, i re andarono di male in peggio, e il regno fu distrutto dalla Babilonia nel 587 a.C., e quasi tutti gli abitanti portati via.

I re di Giuda

In quel periodo, esercitarono il loro ministero i profeti Gioele, Michea, Isaia, Sofonia, Geremia, Abacuc ed altri.

Non c'era più il popolo di Dio, non c'era più il paese promesso. Cosa era successo alle promesse di Dio? I profeti spiegarono quello che era successo, e promisero un ritorno a Gerusalemme con un nuovo inizio.

Il popolo di DioIl luogo di DioIl regno di Dio
Genesi 1-2Adamo e EvaIl giardinoDio parla
Genesi 3-6Un regno umano in opposizione a Dio
Genesi 6-9Noè e famigliaL'arca, terra restaurataLa parola, patto di Dio
Genesi 10-11Confusione, nessun regno
Genesi 12-50Abraamo e discendentiIl paese (Canaan)Patto
Esodo 1-15IsraeleTemporaneamente fuoriSegni miracolosi
Esodo 16-DeuteronomioIsraeleSinai, tabernacoloLegge
GiosuèIsraeleCanaanLegge, combattimento
Giudici-RutIsraeleCanaanLegge, giudici (persone scelte con lo Spirito)
1,2Samuele, 1CronIsraele -> Re davidicoCanaan -> tempioRe ubbidiente alla legge
1,2Re, 2CronIsraele -> Giuda -> ReTempioRe ubbidiente alla legge

Nella Bibbia: La dimora di Dio

Questo tema è collegato con quello della presenza di Dio con noi, che sarà approfondito nello studio 17. Qui invece vedremo quando Dio sceglie di dimorare in un posto particolare.

Tutta la terra e il suo contenuto appartengono a Dio. Però Dio decise diverse volte nel passato di manifestarsi in alcuni luoghi particolari in modo permanente (Sal 24:1,3).

Il primo tale luogo era l'arca del patto nel tabernacolo (Es 25:8-22). Non c'era una statua (idolo) al centro, come fra i pagani, ma una scatola che conteneva alcuni oggetti collegati all'opera di Dio per Israele. Tutto il culto veniva eseguito lì. Dopo la costruzione del tabernacolo, la gloria del Signore lo riempì, e Dio guidò il popolo da lì (Es 40:34-38). Tramite i sacrifici e i sacerdoti, i peccatori potevano incontrare il Dio santo.

In Deuteronomio, Dio disse che sarebbe dovuto essere adorato in solo un luogo, alla dimora che lui avrebbe scelto, diversamente dagli altri dèi che potevano essere adorati in qualunque altare o santuario (Dt 12:2-14 e molti altri brani che spiegano il culto da svolgere nella sua dimora).

Nel periodo dei giudici, l'arca era a Betel (Giudic 20:26-28). Non sappiamo quando, ma a qualche punto l'arca fu portata a Silo, dove Eli e Samuele servirono nella tenda di convegno, che era anche chiamata un tempio ma era in realtà il tabernacolo (1Sam 1-3). Da Silo, l'arca fu portata in battaglia contro i Filistei (come talismano piuttosto di simbolo della guida di Dio) e catturata (1Sam 4). Fu un momento tragico - "la gloria si è allontanata da Israele" (1Sam 4:21-22). Però, la dimora di Dio non poteva stare fra quelli che non lo adoravano, e Dio fece in modo che l'arca fosse restituita, e fu portata a Chiriat Iearim (1Sam 5-7).

Al tempo di Saul l'arca era ancora con Israele, ma forse come strumento per la divinazione piuttosto che dimora di Dio (1Sam 14:18).

Davide fece portare l'arca da Chiriat-Iearim a Gerusalemme (2Sam 6). Volle mettere l'arca in un tempio piuttosto di una tenda, ma Dio non lo volle (2Sam 7). L'arca fu portata in battaglia (2Sam 11:11), ma lasciata a Gerusalemme quando Davide fuggì (2Sam 15:24-29).

Salomone costruì il tempio, e la gloria di Dio lo riempì, come nel tabernacolo (1Re 8:10-11). La preghiera di dedicazione espresse i due lati: Dio era troppo grande per il tempio, ma scelse di dimorare lì (1Re 8:27-30; 9:1-3; anche Is 66:1-2=At 7:48-50; Ger 7:1-4).

I Salmi celebrano la benedizione di stare nella casa di Dio (Sal 27:4; 36:7-9; 43:3-4; 48:9; 65:4; 73:16-17; 84:1,10; eccetera).

A causa del continuo peccato di Israele, Dio lasciò il tempio (Ez 8:6; 10:18-19), e il tempio fu distrutto dai Babilonesi e l'arca perduta (nonostante il film I predatori dell'arca perduta) - un evento traumatico per gli Israeliti (Sal 137:3-6). Però Ezechiele profetizzò di un nuovo tempio ideale (Ez 40-48 - "il nome della città sarà, 'Il Signore è là'" Ez 48:35; Is 56:7=Mt 21:13).

Durante l'esilio, i Giudei impararono che Dio dimorava dappertutto, anche in Babilonia. Per esempio, quando il re Nabucodonosor chiese ai magi ed agli altri saggi di dirgli il suo sogno (e non soltanto la sua interpretazione), risposero che soltanto gli dèi potevano dirlo e loro non dimoravano fra i mortali (Dan 2:11). Però Daniele chiese al suo Dio, che glielo disse perché anche se era un Dio nel cielo, era anche un Dio che dimorava fra i mortali rivelando quello che voleva (Dan 2:19,23,28).

Dopo l'esilio, i Giudei ricostruirono il tempio, ma non era come prima né come le profezie (Ag 2:9), e non c'era la gloria di Dio. Erode il Grande ricostruì il tempio poco prima della nascita di Gesù.

Con la nascita di Gesù, la Parola abitò (il verbo greco è collegato a quello per tabernacolo, per cui possiamo dire che la Parola tabernacolò) fra le persone (Gv 1:14). Il suo corpo era il tempio, la dimora di Dio (Gv 2:19-22). Gesù sottolineò la santità del tempio (Mt 21:13), ma profetizzò anche la sua distruzione (Mt 24:2). Alla sua morte, la tenda del tempio che limitava l'acceso alla dimora di Dio si squarciò (Mt 27:51). Il tempio a Gerusalemme fu distrutto dai Romani nel 70 a.C.

Dopo lo spargimento dello Spirito Santo, ogni Cristiano è la dimora di Dio (1Cor 6:19), come pure la chiesa locale (1Cor 3:16-17; 2Cor 6:16-18=Lev 26:12/Is 52:11/Ez 37:27) e la chiesa universale (Ef 2:20 22; 1P 2:4-8).

C'è un tabernacolo celeste "vero", di cui il tabernacolo terreno era una rappresentazione e una copia, per cui Gesù ha un ministero superiore (Ebr 8:1-6; 9:11-12,24). Questo tempio celeste è il palcoscenico di Ap 4-20, con il trono (Ap 4), l'altare (Ap 6:9), e l'arca (Ap 11:19), da dove provengono i decreti divini (Ap 15:6; 16:1,17).

Nella nuova Gerusalemme non ci sarà un tempio perché Dio e l'Agnello ci saranno (Ap 21:3,22) e vedremo la sua faccia (Ap 22:3-4) - non servirà un luogo particolare per incontrare Dio perché il nostro peccato non ci separerà dalla sua santità.

Domande

1. Leggete di nuovo le promesse ad Abraamo. Quali erano adempiute al tempo di Salomone, e quali non erano ancora adempiute?

2. Che cosa hai imparato del modo in cui tu ti avvicini a Dio, da tutti i modi nell'Antico Testamento che risultarono inadeguate?

3. Secondo i brani del Nuovo Testamento sulla dimora di Dio, dove dobbiamo andare per incontrare Dio? Perché ci possiamo andare, mentre gli Israeliti dell'Antico Testamento aveva un accesso molto limitato?

4. Quali conseguenze ci sono per il nostro comportamento del fatto che siamo il tempio di Dio (1Cor 3:9-17; 6:15-20; 2Cor 6:14-7:1; Ef 2:19-22; 1P 2:4-9)?

Inizio

  1. Introduzione
  2. La creazione (Genesi 1-2)
  3. La caduta (Genesi 3)
  4. Il peccato (Genesi 4-11)
  5. I patriarchi (Genesi 12-50)
  6. L'esodo (Esodo 1-15)
  7. Israele al Sinai e nel deserto (Esodo 16-Deuteronomio)
  8. La conquista (Giosuè)
  9. La vita nella terra promessa (Giudici e Rut)
  10. Il regno (1 e 2Samuele, 1Cronache)
  11. I regni (1 e 2Re, 2Cronache)
  12. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)
  13. La poesia (Salmi)
  14. La saggezza (Giobbe, Proverbi-Cantico)
  15. In esilio (Ester, Ezechiele, Daniele)
  16. Il ritorno dall'esilio (Esdra e Neemia, Aggeo-Malachia)
  17. Fra i testamenti (L'apocrifa)
  18. Dio con noi (Matteo-Giovanni)
  19. La chiesa (Atti e Lettere)
  20. La fine (Apocalisse)