11. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)

In quello che abbiamo visto finora, Dio agì nella storia umana. Parlò anche per rivelarsi, e parlò nell'Antico Testamento principalmente tramite i profeti. Questi profeti diedero l'interpretazione degli eventi storici, spiegando come Dio agiva a quelli che vivevano in quel periodo.

Mosè (Dt 18:9-22)

Il profeta in generale racconta ad altri quello che Dio gli dice di dire a quelle persone, e così è un mediatore fra Dio e le persone - ma solo nella direzione da Dio alle persone. Il sacerdote era il mediatore delle persone verso Dio nell'Antico Testamento.

Abraamo è chiamato un profeta verso gli altri popoli (Gen 20:7), come pure Aaronne e Maria (il fratello e la sorella di Mosè) in un senso più largo (Es 7:1; 15:20). Però la profezia e l'ufficio del profeta furono introdotti soprattutto da Mosè, che passò agli Israeliti la legge che Dio gli diede, e fu il più grande profeta dell'Antico Testamento (Dt 34:10). Il ministero del profeta è spiegato in Dt 18:9-22.

Il futuro è interessante, ma non dobbiamo cercare di conoscerlo nel modo sbagliato (Dt 18:9-14). La profezia rivela quello che Dio dice (del futuro), la divinazione cerca di saperlo senza la rivelazione divina. Ci sarebbe stato un altro profeta come Mosè, che avrebbe anche mediato i comandi di Dio con autorità (Dt 18:15-19). Questo altro profeta era Gesù (At 3:19-24). Esistono però anche dei falsi profeti: dicono cose che Dio non ha detto al falso profeta, oppure dicono cose nel nome di falsi dèi (Dt 18:20; 13:1-5). Così è stabilito come mettere alla prova qualcuno che afferma di essere un profeta: se dice qualcosa che è falso, il profeta è falso (Dt 18:21-22). Notate che il contrario non è vero. Anche se un cosiddetto profeta dice qualcosa di vero, non necessariamente il profeta è vero; potrebbe dire cose giuste nel nome di falsi dèi, che lo renderebbe un falso profeta.

Samuele (1Sam 3)

Dopo Mosè, la rivelazione da parte di Dio era rara (1Sam 3:1). Come abbiamo visto, l'unica differenza fra Giosuè e Mosè era che Giosuè non rivelava le parole di Dio, doveva seguire quelle pronunciate tramite Mosè. Solo Debora e un giudice senza nome sono chiamati profeti (Giudic 4:4; 6:8).

Samuele, oltre ad essere l'ultimo dei giudici, fu anche un profeta (1Sam 3:20; 9:6-9). Con il passaggio in Israele dai giudici ai re, i profeti avevano anche il compito di nominare e deporre i re (1Sam 9:15-16; 15:26-29 e spesso nella storia di Israele).

C'erano anche gruppi di profeti in giro, di cui il ruolo non è chiaro (1Sam 10:5-6,10-13; 19:20-24; 28:6). Sembra che entrassero in uno stato estatico temporaneo. Saul diventò uno di loro quando fu investito dallo Spirito di Dio (1Sam 10:10-12; 19:24).

I profeti di corte

Il ministero profetico crebbe insieme con il ministero reale, per controllarlo. Così c'erano i profeti di corte, che consigliavano e avvertivano i re.

Gad aiutò Davide quando fuggì da Saul (1Sam 22:5) e condannò il censimento (2Sam 24:11-19).

Natan parlò della casa di Davide (2Sam 7), condannò il peccato con Bat-Sceba (2Sam 12), affermò l'amore di Dio per Salomone (2Sam 12:25), e aiutò a fare re Salomone (1Re 1).

Tutti e due avevano un libro con il proprio nome che descriveva le azioni di Davide (1Cr 29:29), e rivelarono la volontà di Dio riguardo all'organizzazione dei Leviti (2Cr 29:25).

Aiia fece Geroboamo re di Israele (1Re 11:29-39) e profetizzò lo sterminio della dinastia (1Re 14).

Natan, Aiia, ed altri profeti scrissero anche del regno di Salomone (2Cr 9:29).

Un profeta senza nome condannò Geroboamo per l'altare a Betel (1Re 13).

I profeti di corte avevano i ruoli di portare la volontà di Dio su chi doveva essere re, e di chiamare il re all'ubbidienza in sottomissione al vero Re. Questo tipo di profeta continuò nella storia di Israele e Giuda, culminando in...

Elia ed Eliseo (1Re 17-2Re 13)

Nel momento più buio spiritualmente del regno settentrionale di Israele (quando quasi tutti adoravano il dio Baal, con pochi seguaci del vero Dio 1Re 19:14,18), Dio mandò i due profeti Elia ed Eliseo che fecero anche molti miracoli, per richiamare il re e gli Israeliti alla vera adorazione.

C'erano anche gruppi chiamati "discepoli [letteralmente 'figli'] dei profeti": forse erano seguaci o servi di Elia ed Eliseo, forse erano anche profeti (come 1Re 18:4), possibilmente come la schiera di profeti in 1Sam 10.

I libri dei profeti

Dopo Elia ed Eliseo, i profeti cominciarono a parlare più al popolo che al re, e quello che dissero fu scritto nei libri che abbiamo nell'Antico Testamento. Questo è forse perché a quel punto era chiaro che i regni non avrebbero portato l'adempimento delle promesse di Dio, e così i profeti cominciarono ad annunciare una nuova rivelazione e profetizzare del futuro, non solo richiamare ad un ritorno alla rivelazione della legge data al monte Sinai. I profeti che scrissero libri, divisi per la nazione a cui parlarono e il periodo in cui vissero, furono:

Ad Israele:8° secolo a.C. (poco prima della sconfitta e esilio)Amos, Osea
A Giuda:inizio 8° secoloGioele
metà 8° secolo (re Ezechia)Isaia (che profetizzò anche del ritorno dall'esilio), Michea
metà 7° secolo (re Giosia)Sofonia
fine 7° secolo (fino all'esilio)Geremia e Lamentazioni, Abacuc
Ad Assiria:metà 8° secoloGiona
metà 7° secoloNaum
Ad Edom:587 a.C.Abdia

C'erano anche alcuni profeti che vissero e scrissero libri durante o dopo l'esilio, che saranno considerati negli studi 14 e 15 di questo testo.

Alcuni temi dei profeti

Il patto di Sinai: i profeti avvertivano quando gli Israeliti trasgredivano il patto (sia il culto sia l'aspetto sociale cioè l'ingiustizia) e chiamavano il popolo al ravvedimento. Così davano un'interpretazione degli eventi attuali, perché quello che succedeva al popolo era spesso collegato alla loro ubbidienza al patto.

Il giudizio: proclamavano il giudizio, anzi diversi tipi di giudizio: immediato e futuro; locale, universale e cosmico; contro le nazioni e contro Israele

La salvezza: il vero ravvedimento non era possibile, ma ci sarebbe stata la salvezza a motivo della fedeltà di Dio. Anche se (quasi) tutto Israele avrebbe peccato e sarebbe stato giudicato, un resto sarebbe rimasto che sarebbe stato salvato.

Il giorno del Signore: un giorno futuro quando Dio sarebbe venuto, con la distruzione delle nazioni che si opponevano a Dio - incluso Israele se non avrebbe cambiato.

Le promesse: anche se Dio rinnovò le sue promesse ad Israele tramite i profeti, spesso Dio promise anche qualcosa di nuovo. Ormai era chiaro che il vecchio sistema (con il patto di Sinai e la nazione di Israele) non funzionava, nel senso che non portava la benedizione promessa a causa del peccato umano. Ci sarebbe stato qualcosa di nuovo - una nuova creazione, un nuovo patto, un nuovo cuore, un nuovo esodo (cioè un nuovo atto di salvezza), un nuovo tipo di re (l'unto, il Messia), e un nuovo tempio.

Il popolo di DioIl luogo di DioIl regno di Dio
Genesi 1-2Adamo e EvaIl giardinoDio parla
Genesi 3-6Un regno umano in opposizione a Dio
Genesi 6-9Noè e famigliaL'arca, terra restaurataLa parola, patto di Dio
Genesi 10-11Confusione, nessun regno
Genesi 12-50Abraamo e discendentiIl paese (Canaan)Patto
Esodo 1-15IsraeleTemporaneamente fuoriSegni miracolosi
Esodo 16-DeuteronomioIsraeleSinai, tabernacoloLegge
GiosuèIsraeleCanaanLegge, combattimento
Giudici-RutIsraeleCanaanLegge, giudici (persone scelte con lo Spirito)
1,2Samuele, 1CronIsraele -> Re davidicoCanaan -> tempioRe ubbidiente alla legge
1,2Re, 2CronIsraele -> Giuda -> ReTempioRe ubbidiente alla legge
ProfetiNuovo Israele (Messia, resto)Nuova creazione, nuovo tempioDio, Messia

Nella Bibbia: La profezia

Durante questo studio, abbiamo già visto come il ministero della profezia si sviluppò nell'Antico Testamento. In questa sezione, dunque, considereremo la profezia nel resto della Bibbia, cioè nel Nuovo Testamento. La profezia nel Nuovo Testamento è vista prima di tutto in Gesù e poi nella chiesa.

Gesù

Gesù come profeta

Gesù fu chiamato un profeta alcune volte, però di solito da persone che non sapevano chi fosse. Gesù paragonò se stesso ai profeti in Lu 13:33, e fu chiamato il profeta (come Mosè, cioè di Dt 18:15-19) dalla gente (Gv 6:14; 7:40), da Pietro (At 3:19-26), e da Stefano (At 7:37).

Anche se il termine "profeta" era usato poco per Gesù, aveva comunque il ruolo del profeta, comunicando agli altri quello che Dio gli diceva (Gv 12:49-50). Inoltre, quando alla trasfigurazione apparvero Mosè ed Elia (i due profeti più grandi dell'Antico Testamento), Dio disse di ascoltare Gesù, per cui il suo messaggio era più importante di quello dei profeti che parlarono da Dio (Lu 9:30-31,35).

Gesù come profezia

Dio nel passato aveva parlato per mezzo dei profeti, pronunciando la sua parola tramite loro. Gesù è la Parola di Dio che i profeti annunciarono (Gv 1:1-4,14; Ebr 1:1-2).

Gesù come profetizzato

Quando i profeti parlarono, spesso parlarono di Gesù, che era l'adempiuto delle promesse di Dio. Ci sono troppi esempi da elencare qui, ma il principio di Gesù profetizzato in tutto l'Antico Testamento è affermato in Lu 24:25-27; At 3:18; 1P 1:10-12.

Nella chiesa

Abbiamo visto che la parola "profeta" è usata per diversi tipi di ministero nell'Antico Testamento. Questo è vero anche nel Nuovo Testamento.

Tutti i Cristiani

Nell'Antico Testamento, alcuni, quando investiti dallo Spirito Santo, profetizzarono e furono chiamati profeti. Avere i pensieri e le parole di Dio è una conseguenza naturale di avere lo Spirito di Dio. Nel Nuovo Testamento, tutti quelli che credono in Gesù Cristo ricevono lo Spirito Santo, e così profetizzeranno, cioè potranno dire quello che Dio pensa in modo generale (At 2:17-18). Questo potrebbe essere il senso delle profezie dei 12 discepoli con il battesimo di Giovanni il battista (At 19:6). In Ap 11:18 è un termine usato per descrivere tutti i Cristiani, come servi e santi, e in 1Cor 11:4-5 sembra un'attività di tutti i Cristiani, come la preghiera.

Alcuni sono riconosciuti come profeti

Nell'Antico Testamento, un profeta ricordava il patto passato, come Natan a Davide quando peccò. Era qualcosa che tutti potevano fare, in quanto non richiedeva una nuova rivelazione ma solo una buona comprensione di quello che Dio aveva detto nel passato, ma alcuni furono riconosciuti come profeti per fare questo in modo particolare. Nel Nuovo Testamento, anche se tutti i Cristiani potevano parlare di Gesù, alcuni furono riconosciuti in modo particolare come profeti, in quanto testimoniavano di Gesù meglio - perché lo spirito della profezia è la testimonianza di Gesù (Ap 19:10).

Ci sono diversi profeti in questo senso nel Nuovo Testamento:

  • alcuni Cristiani da Gerusalemme (At 11:27)
  • i responsabili della chiesa ad Antiochia, che erano anche dottori (At 13:1)
  • Giuda e Sila, che esortavano e fortificavano (At 15:32)
  • le quattro figlie di Filippo (At 21:9)
  • Agabo, che però era forse del prossimo tipo, perché lo Spirito gli rivelava il futuro (At 11:28; 21:10-11)
  • Timoteo ricevette delle profezie (1Tim 1:18; 4:14)
  • i due testimoni sono profeti (Ap 11:3-10)
  • Giovanni (Ap 10:11)

Ci sono anche falsi profeti, sia nella chiesa sia nel mondo (1G 4:1, Ap 2:20; 16:13=Ap 19:20=Ap 20:10).

La profezia in questo senso è un dono, perché è un ministero che non è dato a tutti i Cristiani (Rom 12:6; 1Cor 12:10,28-29 (in secondo luogo); 1Cor 13:2,8-10 (è necessario adesso perché abbiamo una conoscenza parziale); Ef 4:11). Siccome il dono della profezia serve per edificare, esortare, e consolare gli altri, è un dono da desiderare più degli altri (1Cor 14:1-6,39). Quando un profeta parla, bisogna valutare il suo messaggio se sia giusto o meno - ricordiamoci che ci sono anche falsi profeti (1Cor 14:29-33; 1Tess 5:20-21). Perché anche se è chiamata una rivelazione (1Cor 14:30), non è la rivelazione della Parola di Dio né un comandamento dal Signore (1Cor 14:36-37), che è invece il terzo tipo di profezia.

Rivelazione fondamentale e autorevole

Nell'Antico Testamento, alcuni profeti proferirono direttamente una rivelazione autorevole da Dio, affermando, "Così dice il Signore".

Nel Nuovo Testamento, gli apostoli avevano in primo luogo il ruolo rivelatore dei profeti dell'Antico Testamento, ma i profeti del Nuovo Testamento sono il fondamento della chiesa insieme con gli apostoli (Ef 2:20; 3:5). Forse Agabo (menzionato nella sezione precedente) era un profeta in questo senso. Gli scritti degli apostoli che abbiamo nel Nuovo Testamento, in quanto la Parola di Dio, erano profezie nel senso di riferire quello che Dio diceva. Questo è affermato esplicitamente nel libro di Apocalisse (Ap 1:3; 10:11; 22:7,10,18-19).

Domande

1. Quali forme di divinazione (tentativi di conoscere il futuro) sono popolari adesso? Cosa ne pensi Dio?

2. Leggi 1Re 18:16-40 - il racconto di Elia sul monte Carmelo. Qual era il messaggio del profeta ad Israele? Che cosa disse Elia della futura opera di Dio?

3. Leggi Ger 31:23-40. Quali temi dei profeti elencati qui sopra sono menzionati in questo brano? Che cosa dice dell'adempimento futuro delle promesse? Che cosa sarà simile e che cosa sarà diverso a quello che abbiamo visto finora? Vedi anche Ebr 8:6-13; 10:14-18.

4. Qual è il ruolo di profeti contemporanei nella chiesa oggi? Secondo l'insegnamento del Nuovo Testamento qui sopra, quale dovrebbe essere il ruolo dei profeti? Quali dei tre tipi di profeti ci dovrebbero essere?

Inizio

  1. Introduzione
  2. La creazione (Genesi 1-2)
  3. La caduta (Genesi 3)
  4. Il peccato (Genesi 4-11)
  5. I patriarchi (Genesi 12-50)
  6. L'esodo (Esodo 1-15)
  7. Israele al Sinai e nel deserto (Esodo 16-Deuteronomio)
  8. La conquista (Giosuè)
  9. La vita nella terra promessa (Giudici e Rut)
  10. Il regno (1 e 2Samuele, 1Cronache)
  11. I regni (1 e 2Re, 2Cronache)
  12. I profeti (Isaia-Lamentazioni, Osea-Sofonia)
  13. La poesia (Salmi)
  14. La saggezza (Giobbe, Proverbi-Cantico)
  15. In esilio (Ester, Ezechiele, Daniele)
  16. Il ritorno dall'esilio (Esdra e Neemia, Aggeo-Malachia)
  17. Fra i testamenti (L'apocrifa)
  18. Dio con noi (Matteo-Giovanni)
  19. La chiesa (Atti e Lettere)
  20. La fine (Apocalisse)