Lettura del giorno

Questa pagina dà quattro brani - uno dai libri storici, uno dagli scritti, uno dai profeti e uno dal Nuovo Testamento. Fanno parte di uno schema per leggere tutta la Bibbia in un anno. Puoi anche ricevere un messaggio di posta elettronica ogni giorno con la lettura del giorno, oppure inserire la lettura del giorno nel tuo sito.

Lettura del 29/3

Levitico 10

Il fuoco estraneo di Nadab e Abiu
(Nu 3:2-4; 2S 6:2-9; Eb 12:28-29) Le 21:10-12
1 Nadab e Abiu, figli d'Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell'incenso, e offrirono davanti al SIGNORE del fuoco estraneo, diverso da ciò che egli aveva loro ordinato. 2 Allora un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e li divorò; così morirono davanti al SIGNORE.
3 Allora Mosè disse ad Aaronne: «Questo è quello di cui il SIGNORE ha parlato, quando ha detto: "Io sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo"». Aaronne tacque. 4 Mosè chiamò Misael e Elsafan, figli di Uziel, zio d'Aaronne e disse loro: «Avvicinatevi, portate via i vostri fratelli dal santuario, fuori dall'accampamento». 5 Essi si avvicinarono e li portarono via nelle loro tuniche, fuori dall'accampamento, come Mosè aveva detto.
6 Mosè disse ad Aaronne, a Eleazar e a Itamar, suoi figli: «Non andate a capo scoperto e non vi stracciate le vesti, affinché non moriate, e il SIGNORE non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta quanta la casa d'Israele, facciano pure cordoglio per quelli che il SIGNORE ha bruciati. 7 Non vi allontanate dall'ingresso della tenda di convegno, altrimenti morirete; perché l'olio dell'unzione del SIGNORE è su di voi». Ed essi fecero come Mosè aveva detto.

Vari doveri e diritti dei sacerdoti
(Ez 44:21, 23-24; Ef 5:18) Le 6:14-18; 7:5-10
8 Il SIGNORE parlò ad Aaronne, e disse: 9 «Tu e i tuoi figli non berrete vino né bevande alcoliche quando entrerete nella tenda di convegno, altrimenti morirete; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; 10 e questo, perché possiate discernere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è impuro da ciò che è puro, 11 e possiate insegnare ai figli d'Israele tutte le leggi che il SIGNORE ha date loro per mezzo di Mosè».
12 Poi Mosè disse ad Aaronne, a Eleazar e a Itamar, i due figli che restavano ad Aaronne: «Prendete fra i sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE quello che rimane dell'oblazione e mangiatelo azzimo, presso l'altare, perché è cosa santissima. 13 Lo mangerete in luogo santo: è la parte che spetta a te e ai tuoi figli, dei sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE; poiché così mi è stato ordinato. 14 Il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te, in luogo puro; perché vi sono stati dati come parte dei sacrifici di riconoscenza dei figli d'Israele, spettante a te e ai tuoi figli. 15 Oltre ai grassi da bruciare si porteranno la coscia dell'offerta elevata e il petto dell'offerta agitata, perché siano agitati davanti al SIGNORE; anche questo apparterrà a te e ai tuoi figli con te, per diritto perenne, come il SIGNORE ha ordinato».
16 Mosè si mise alla ricerca del capro del sacrificio espiatorio, ma esso era stato bruciato; allora egli si adirò contro Eleazar e contro Itamar, i figli che erano rimasti ad Aaronne, e disse: 17 «Perché non avete mangiato il sacrificio espiatorio nel luogo santo? È cosa santissima. Il SIGNORE ve l'ha dato perché portiate l'iniquità della comunità, e perché ne facciate l'espiazione davanti a lui. 18 Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario. Voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato». 19 E Aaronne disse a Mosè: «Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio espiatorio e il loro olocausto davanti al SIGNORE; e, dopo le cose che mi sono successe, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio espiatorio, sarebbe ciò piaciuto al SIGNORE?» 20 Quando Mosè udì questo, rimase soddisfatto.

Salmi 25

Ricerca delle vie di Dio e del suo perdono
Sl 143; 130; 31; 86
1 Di Davide.
A te, o SIGNORE, io elevo l'anima mia.
2 Dio mio, in te confido; fa' che io non sia deluso,
che i miei nemici non trionfino su di me.
3 Nessuno di quelli che sperano in te sia deluso;
siano confusi quelli che si comportano slealmente senza ragione.
4 O SIGNORE, fammi conoscere le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
5 Guidami nella tua verità e ammaestrami;
poiché tu sei il Dio della mia salvezza;
io spero in te ogni giorno.
6 Ricòrdati, o SIGNORE, delle tue compassioni e della tua bontà,
perché sono eterne.
7 Non ricordarti dei peccati della mia gioventù, né delle mie trasgressioni;
ricòrdati di me nella tua clemenza,
per amor della tua bontà, o SIGNORE.
8 Il SIGNORE è buono e giusto;
perciò insegnerà la via ai peccatori.
9 Guiderà gli umili nella giustizia,
insegnerà agli umili la sua via.
10 Tutti i sentieri del SIGNORE sono bontà e verità
per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze.
11 Per amor del tuo nome, o SIGNORE,
perdona la mia iniquità, perché essa è grande.
12 Chi è l'uomo che teme il SIGNORE?
Dio gl'insegnerà la via che deve scegliere.
13 Egli vivrà nel benessere,
e la sua discendenza erediterà la terra.
14 Il segreto del SIGNORE è rivelato a quelli che lo temono,
egli fa loro conoscere il suo patto.
15 I miei occhi sono sempre rivolti al SIGNORE,
perché sarà lui a trarre i miei piedi dalla rete.
16 Volgiti a me, e abbi pietà di me,
perché io sono solo e afflitto.
17 Le angosce del mio cuore sono aumentate;
liberami dalle mie angustie.
18 Vedi la mia afflizione e il mio affanno,
perdona tutti i miei peccati.
19 Guarda i miei nemici, perché sono molti;
mi odiano d'un odio violento.
20 Proteggimi e salvami;
fa' che io non sia confuso,
perché in te confido.
21 L'integrità e la rettitudine mi siano d'aiuto,
perché spero in te.
22 O Dio, libera Israele da tutte le sue tribolazioni.

Isaia 63

Il giorno della vendetta
Is 2:10-22; 34:1-8; Ap 19:11, ecc.
1 Chi è costui che giunge da Edom,
da Bosra, vestito splendidamente?
Costui, magnificamente ammantato,
che cammina fiero della grandezza della sua forza?
«Sono io, che parlo con giustizia,
che sono potente a salvare».
2 Perché questo rosso sul tuo mantello
e perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?
3 «Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino,
e nessun uomo di fra i popoli è stato con me;
io li ho calcati nella mia ira,
li ho calpestati nel mio furore;
il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti,
ho macchiato tutti i miei abiti.
4 Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore,
e il mio anno di redenzione sono giunti.
5 Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse;
fui stupito che nessuno mi sostenesse;
allora il mio braccio mi ha salvato,
e il mio furore mi ha sostenuto.
6 Ho calpestato popoli nella mia ira,
li ho ubriacati nel mio furore,
ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra».

Ricordo del passato
Sl 78
7 Io voglio ricordare le bontà del SIGNORE,
le lodi del SIGNORE,
considerando tutto quello che il SIGNORE ci ha elargito;
ricorderò il gran bene che ha fatto alla casa d'Israele,
secondo la sua misericordia
e secondo l'abbondanza della sua bontà.
8 Egli aveva detto: «Certo, essi sono il mio popolo,
i figli che non m'inganneranno».
Fu il loro Salvatore
9 in tutte le loro angosce.
Non fu un inviato, né un angelo
ma lui stesso a salvarli;
nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;
se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;
10 ma essi furono ribelli, contristarono il suo spirito santo;
perciò egli si mutò in loro nemico, ed egli stesso combatté contro di loro.
11 Allora il suo popolo si ricordò dei giorni antichi di Mosè:
Dov'è colui che li fece uscire dal mare
con il pastore del suo gregge?
Dov'è colui che mise in mezzo a loro lo Spirito suo santo,
12 che fece andare il suo braccio glorioso alla destra di Mosè,
che divise le acque davanti a loro,
per acquistarsi una rinomanza eterna,
13 che li condusse attraverso gli abissi,
come un cavallo nel deserto,
senza che inciampassero?
14 Come il bestiame che scende nella valle,
lo Spirito del SIGNORE li condusse al riposo.
Così tu guidasti il tuo popolo,
per acquistarti una rinomanza gloriosa.

Preghiera
Is 64:7-11
15 Guarda dal cielo, e osserva,
dalla tua abitazione santa e gloriosa.
Dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti?
Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni
non si fanno più sentire verso di me.
16 Tuttavia, tu sei nostro padre;
poiché Abraamo non sa chi siamo
e Israele non ci riconosce.
Tu, SIGNORE, sei nostro padre,
il tuo nome, in ogni tempo, è Redentore nostro.
17 SIGNORE, perché ci fai peregrinare lontano dalle tue vie
e rendi duro il nostro cuore perché non ti tema?
Ritorna, per amor dei tuoi servi,
delle tribù della tua eredità!
18 Per poco tempo il tuo popolo santo ha posseduto il paese;
i nostri nemici hanno calpestato il tuo santuario.
19 Noi siamo diventati come quelli che tu non hai mai governati,
come quelli che non portano il tuo nome!

Atti 26

Difesa di Paolo davanti al re Agrippa
Mt 10:18-20 (At 9:1-30; 22:1-21)
1 Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa».
Allora Paolo, stesa la mano, disse a sua difesa:
2 «Re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, 3 soprattutto perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che ci sono tra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente.
4 Quale sia stata la mia vita fin dalla mia gioventù, che ho trascorsa a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, è noto a tutti i Giudei, 5 perché mi hanno conosciuto fin da allora e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo. 6 E ora sono chiamato in giudizio per la speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri; 7 della quale promessa le nostre dodici tribù, che servono con fervore Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato dai Giudei! 8 Perché mai si giudica da voi cosa incredibile che Dio risusciti i morti?
9 Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno. 10 Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l'autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti dei santi; e quando erano messi a morte, io davo il mio voto. 11 E spesso, in tutte le sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere.
12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti, 13 a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. 14 Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo". 15 Io dissi: "Chi sei, Signore?" E il Signore rispose: "Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Ma àlzati e sta' in piedi, perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17 liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando 18 per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati".
19 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste; 20 ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. 21 Per questo i Giudei, dopo avermi preso nel tempio, tentavano di uccidermi. 22 Ma per l'aiuto che vien da Dio sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dir nulla al di fuori di quello che i profeti e Mosè hanno detto che doveva avvenire, cioè: 23 che il Cristo avrebbe sofferto e che egli, il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle nazioni».
24 Mentre egli diceva queste cose in sua difesa, Festo disse ad alta voce: «Paolo, tu vaneggi; la molta dottrina ti mette fuori di senno».
25 Ma Paolo disse: «Non vaneggio, eccellentissimo Festo; ma pronuncio parole di verità e di buon senno. 26 Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto. 27 O re Agrippa, credi tu nei profeti? Io so che ci credi».
28 Agrippa disse a Paolo: «Con così poco vorresti persuadermi a diventare cristiano?» 29 E Paolo: «Piacesse a Dio che, con poco o con molto, non solamente tu, ma anche tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventaste tali, quale sono io, all'infuori di queste catene».
30 Allora il re si alzò, e con lui il governatore, Berenice, e quanti sedevano con loro; 31 e, ritiratisi in disparte, parlavano gli uni agli altri, dicendo: «Quest'uomo non fa nulla che meriti la morte o la prigione». 32 Agrippa disse a Festo: «Quest'uomo poteva essere liberato, se non si fosse appellato a Cesare».

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