Riferimenti incrociati:

1Pietro 2:20

1P 3:14; 4:14-16; Mat 5:47
Mat 26:67; Mar 14:65; 1Co 4:11
1P 2:19
Mat 5:10-12; Rom 12:1,2; Ef 5:10; Fili 4:18
1P 2:19; Lu 6:32

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La Parola è Vita:

1Pietro 2:20

Che merito avreste, altrimenti, a sopportare pazientemente un castigo che avete meritato? Ma se, agendo bene, vi tocca soffrire, e sopportate con pazienza, allora Dio ne è contento.

La Parola è Vita
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C.E.I.:

1Pietro 2:20

che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio.

Commentario abbreviato:

1Pietro 2:20

18 Versetti 18-25

A quei tempi i servi erano generalmente schiavi e avevano padroni pagani, che spesso li usavano in modo crudele; tuttavia l'apostolo li invita a essere sottomessi ai padroni che la Provvidenza aveva posto su di loro, con il timore di disonorare o offendere Dio. E non solo a chi si compiace di un servizio ragionevole, ma anche a chi è severo e si arrabbia senza motivo. La cattiva condotta di un rapporto non giustifica il comportamento peccaminoso dell'altro; il servo è tenuto a fare il suo dovere, anche se il padrone può essere peccaminoso e perverso. Ma i padroni dovrebbero essere miti e gentili con i loro servi e inferiori. Quale gloria o distinzione potrebbe essere per i cristiani professi essere pazienti quando vengono corretti per i loro difetti? Ma se quando si sono comportati bene sono stati trattati male da padroni pagani orgogliosi e passionali, ma hanno sopportato la cosa senza lamentarsi o avere propositi di vendetta, e hanno perseverato nel loro dovere, questo sarebbe stato gradito a Dio come un effetto distintivo della sua grazia, e sarebbe stato da lui ricompensato. La morte di Cristo non è stata concepita solo come esempio di pazienza nelle sofferenze, ma ha portato i nostri peccati, ne ha sopportato la punizione, soddisfacendo così la giustizia divina. In questo modo li ha tolti da noi. I frutti delle sofferenze di Cristo sono la morte del peccato e una nuova vita santa di giustizia; per entrambe le cose abbiamo un esempio, motivazioni forti e la capacità di eseguirle, grazie alla morte e alla risurrezione di Cristo. E la nostra giustificazione: Cristo è stato contuso e crocifisso come sacrificio per i nostri peccati, e con le sue ferite sono state curate le malattie delle nostre anime. Ecco il peccato dell'uomo: si smarrisce, è una sua azione. La sua miseria: si allontana dal pascolo, dal Pastore e dal gregge, esponendosi così a pericoli senza numero. Qui c'è la guarigione per conversione; ora sono tornati come effetto della grazia divina. Questo ritorno è, da tutti i loro errori e vagabondaggi, a Cristo. I peccatori, prima della loro conversione, vanno sempre fuori strada; la loro vita è un continuo errore.

Diodati:

1Pietro 2:20

Imperocchè, qual gloria è egli, se, peccando ed essendo puniti, voi il sofferite? ma, se facendo bene, e pur patendo, voi il sofferite, ciò è cosa grata dinnanzi a Iddio.

Martini:

1Pietro 2:20

Imperocché qual onore è egli, se peccando, ed essendo puniti, patite? Ma se bene operando, e patendo, soffrite in pazienza: questo è il merito dinanzi a Dio.

Nuova Diodati:

1Pietro 2:20

Che gloria sarebbe infatti se sopportate pazientemente delle battiture, quando siete colpevoli? Ma se sopportate pazientemente delle battiture quando agite bene, questa è cosa gradita a Dio.

Nuova Riveduta:

1Pietro 2:20

Infatti, che vanto c'è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio.

Ricciotti:

1Pietro 2:20

Infatti quale gloria c'è quando si soffre, perchè si è peccato e si è puniti? Ma se vi tocca patire quando fate del bene, e voi lo sopportate pazientemente, codesta è grazia presso Dio.

Riveduta:

1Pietro 2:20

Infatti, che vanto c'è se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate pazientemente? Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa è cosa grata a Dio.

Riveduta 2020:

1Pietro 2:20

Infatti, che vanto c'è se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate pazientemente? Ma, se facendo il bene e soffrendo per questo, voi sopportate pazientemente, questa è cosa grata a Dio.

Tintori:

1Pietro 2:20

Infatti qual gloria c'è a patire puniti del male fatto? Se invece dopo aver fatto del bene voi soffrite con pazienza, questa è una grazia dinanzi a Dio.