1Re 12

1 Capitolo 12

L'ascesa di Roboamo, la petizione del popolo, la sua risposta dura 1R 12:1-15

Rivolta delle dieci tribù 1R 12:16-24

L'idolatria di Geroboamo 1R 12:25-33

Versetti 1-15

Le tribù non si lamentarono con Roboamo dell'idolatria e dell'allontanamento da Dio di suo padre. Ciò che era la più grande lamentela, non lo era per loro; erano così incuranti delle questioni religiose, se potevano vivere agiatamente e non pagare tasse. Gli spiriti facinorosi non hanno mai bisogno di qualcosa di cui lamentarsi. E quando vediamo il resoconto scritturale del regno di Salomone, la pace, la ricchezza e la prosperità di cui Israele godeva allora, non possiamo dubitare che le loro accuse fossero false o molto al di là della verità. Roboamo rispose al popolo secondo i consigli dei giovani. Mai uomo fu più accecato dall'orgoglio e dal desiderio di potere arbitrario, che nulla è più fatale. I consigli di Dio furono così adempiuti. Egli lasciò Roboamo alla sua follia e nascose ai suoi occhi le cose che appartenevano alla sua pace, affinché il regno gli fosse strappato. Dio serve i suoi scopi saggi e giusti attraverso le imprudenze e i peccati degli uomini. Coloro che perdono il regno dei cieli, lo gettano via, come Roboamo, a causa dell'intenzionalità e della follia.

16 Versetti 16-24

Il popolo parla in modo indecoroso di Davide. Quanto presto vengono dimenticati i buoni uomini e i loro buoni servigi al pubblico! Queste considerazioni dovrebbero riconciliarci con le nostre perdite e i nostri problemi, perché Dio ne è l'autore e i nostri fratelli gli strumenti: non meditiamo vendetta. Roboamo e il suo popolo ascoltarono la parola del Signore. Quando conosciamo il pensiero di Dio, dobbiamo sottometterci, per quanto la nostra mente ne sia turbata. Se ci assicuriamo il favore di Dio, non tutto l'universo può farci del male.

25 Versetti 25-33

Geroboamo diffidava della provvidenza di Dio; escogitava modi e mezzi, anche peccaminosi, per la propria sicurezza. L'incredulità pratica dell'onnipotenza di Dio è alla base di tutti i nostri allontanamenti da Lui. Anche se è probabile che egli intendesse il suo culto per Geova, il Dio di Israele, era contrario alla legge divina e disonorevole per la maestà divina essere rappresentato in questo modo. Il popolo poteva essere meno scioccato dall'adorare il Dio d'Israele sotto un'immagine, che se gli fosse stato chiesto subito di adorare Baal; ma in questo modo si dava spazio all'idolatria. Signore benedetto, dacci la grazia di riverire il tuo tempio, le tue ordinanze, la tua casa di preghiera, i tuoi sabati, e di non porre mai più nel nostro cuore, come Geroboamo, alcun idolo abominevole. Sii per noi ogni cosa preziosa; regna e governa nei nostri cuori tu, speranza di gloria.

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