Riferimenti incrociati:

Atti 15:19

At 15:10,24,28; Ga 1:7-10; 2:4; 5:11,12
At 26:20; Is 55:7; Os 14:2; 1Te 1:9

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La Parola è Vita:

Atti 15:19

Perciò, secondo il mio parere, non dobbiamo pretendere che i pagani, che si convertono a Dio, rispettino le nostre leggi ebraiche.

La Parola è Vita
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C.E.I.:

Atti 15:19

Per questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani,

Commentario abbreviato:

Atti 15:19

7 Versetti 7-21

Dalle parole "purificando i loro cuori per mezzo della fede" e dal discorso di San Pietro, vediamo che la giustificazione per fede e la santificazione per mezzo dello Spirito Santo non possono essere separate e che entrambe sono un dono di Dio. Abbiamo un grande motivo per benedire Dio per aver ascoltato il Vangelo. Possiamo avere quella fede che il grande Cercatore di cuori approva e attesta con il sigillo dello Spirito Santo. Allora i nostri cuori e le nostre coscienze saranno purificati dalla colpa del peccato e saremo liberati dai fardelli che alcuni cercano di imporre ai discepoli di Cristo. Paolo e Barnaba dimostrarono con fatti evidenti che Dio aveva autorizzato la predicazione del Vangelo puro ai Gentili senza la legge di Mosè; quindi imporre loro quella legge significava annullare ciò che Dio aveva fatto. L'opinione di Giacomo era che i gentili convertiti non dovessero preoccuparsi dei riti ebraici, ma che dovessero astenersi dalle carni offerte agli idoli, in modo da dimostrare il loro odio per l'idolatria. Inoltre, si consigliava di metterli in guardia dalla fornicazione, che non era aborrita dai Gentili come avrebbe dovuto, e anzi faceva parte di alcuni dei loro riti. Si consigliava loro di astenersi dalle cose strangolate e dal mangiare sangue; questo era proibito dalla legge di Mosè e anche qui, per rispetto al sangue dei sacrifici, che essendo allora ancora offerto, avrebbe inutilmente addolorato i Giudei convertiti e pregiudicato ulteriormente i Giudei non convertiti. Ma poiché il motivo è cessato da tempo, siamo lasciati liberi in questa, come in altre questioni. I convertiti siano avvertiti di evitare ogni apparenza dei mali che hanno praticato in passato, o che potrebbero essere tentati di praticare; e siano avvertiti di usare la libertà cristiana con moderazione e prudenza.

Diodati:

Atti 15:19

Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a coloro che d'infra i Gentili si convertono a Dio.

Martini:

Atti 15:19

Quindi io pudico, che non s'inquietino quelli, che dal gentilesimo si convertono a Dio;

Nuova Diodati:

Atti 15:19

Perciò io ritengo che non si dia molestia a quelli che tra i gentili si convertono a Dio,

Nuova Riveduta:

Atti 15:19

Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio;

Ricciotti:

Atti 15:19

Quindi il giudizio mio è che non si dia molestia a coloro che dal gentilesimo si convertono a Dio;

Riveduta:

Atti 15:19

Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a quelli dei Gentili che si convertono a Dio;

Riveduta 2020:

Atti 15:19

Per la qual cosa io giudico che non si debbano turbare i Gentili che si convertono a Dio,

Tintori:

Atti 15:19

Per questo io giudico che non si debbano inquietare quelli che dal gentilesimo si convertono a Dio;