Esodo 12:31

29 Versetti 29-36

Gli Egiziani erano stati per tre giorni e notti in ansietà e terrore per l'oscurità e ora il loro silenzio è rotto da una calamità di gran lunga più terribile. La piaga colpì i loro primogeniti, cioè la gioia e la speranza delle loro famiglie. Essi avevano ucciso i figli degli ebrei, ora Dio li ricambiava. La piaga si estese dal trono alla prigione sotterranea: il principe e il campagnolo furono trattati allo stesso modo davanti il giudizio di Dio. L'angelo distruttore entrò in ogni abitazione non segnata dal sangue, quale messaggero di lutto. Egli compì la sua opera terribile e non lasciò una casa in cui non c'era un morto. Immaginate quindi il grido che risuonò in la terra d'Egitto e lo strillo lungo e forte di agonia che scoppiò da ogni abitazione. Sarà così in quell'ora terrificante quando il Figlio dell'uomo visiterà i peccatori con l'ultimo giudizio. I figli di Dio, i suoi primogeniti, solo ora sono rilasciati. Sarebbe meglio che gli uomini vengano a Dio prima della morte piuttosto che mai. Ora è umiliato l'orgoglio di Faraone ed egli si sveglia. La parola di Dio si compirà e non passiamo discutere per ritardarne il suo adempimento. In questi momenti di terrore gli egiziani ricevettero la benedizione e lasciarono partire rapidamente Israele. Il Signore si assicurò così che i loro salari sudati sarebbero stati ripagati e il loro viaggio consentito.

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