Giovanni 21:18

15 Versetti 15-19

Nostro Signore si rivolge a Pietro con il suo nome originale, come se avesse perso quello di Pietro per averlo rinnegato. Ora rispose: "Tu sai che io ti amo", ma senza professare di amare Gesù più degli altri. Non dobbiamo stupirci se la nostra sincerità viene messa in discussione, quando noi stessi abbiamo fatto ciò che la rende dubbia. Ogni ricordo dei peccati passati, anche se perdonati, rinnova il dolore di un vero penitente. Consapevole della sua integrità, Pietro si appellò solennemente a Cristo, che conosceva tutte le cose, anche i segreti del suo cuore. È bene che le nostre cadute e i nostri errori ci rendano più umili e vigili. La sincerità del nostro amore per Dio deve essere messa alla prova; ed è bene che ci informiamo, con una preghiera sincera e conservatrice, presso il Dio che scruta il cuore, affinché ci esamini e ci provi, se siamo in grado di sostenere questa prova. Nessuno può essere qualificato per pascere le pecore e gli agnelli di Cristo, se non ama il buon Pastore più di qualsiasi vantaggio o oggetto terreno. La grande preoccupazione di ogni uomo buono, qualunque sia la sua morte, è quella di glorificare Dio in essa; perché qual è il nostro fine principale se non quello di morire al Signore, sulla parola del Signore?

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