Nuova Riveduta:

Levitico 13:1-46

Legge relativa alla lebbra
De 24:8 (Nu 12:10-15; 2Cr 26:19-21)(Is 64:5; Ap 21:27)
1 Il SIGNORE parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, e disse:
2 «Quando qualcuno avrà sulla pelle del suo corpo un tumore o una pustola o una macchia lucida e vi siano sintomi di piaghe di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aaronne o da uno dei suoi figli che sono sacerdoti. 3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se i peli della piaga sono diventati bianchi e la piaga appare più profonda della pelle del corpo, essa è piaga di lebbra; il sacerdote che l'avrà esaminata, dichiarerà quell'uomo impuro. 4 Ma se la macchia lucida sulla pelle è bianca e non appare essere più profonda della pelle, e i suoi peli non sono diventati bianchi, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 5 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà; se gli sembrerà che la piaga si sia fermata e non si sia allargata sulla pelle, lo isolerà per altri sette giorni. 6 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà di nuovo; se vedrà che ormai la piaga non è lucida e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro: si tratta di pustola. Quel tale laverà le sue vesti e sarà puro. 7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare una seconda volta dal sacerdote; 8 il sacerdote lo esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, lo dichiarerà impuro; si tratta di lebbra.
9 Quando qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote. 10 Il sacerdote lo esaminerà e se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che ha fatto imbiancare i peli e che vi è nel tumore della carne viva, 11 si tratta di lebbra invecchiata nella pelle del corpo di quell'uomo, e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non lo isolerà perché è impuro. 12 Se la lebbra produce delle eruzioni sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle dell'uomo che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13 il sacerdote lo esaminerà; e quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga. Egli è diventato tutto quanto bianco, quindi è puro. 14 Ma dal momento che apparirà in lui della carne viva, sarà dichiarato impuro. 15 Quando il sacerdote avrà visto la carne viva, dichiarerà quell'uomo impuro; la carne viva è impura: si tratta di lebbra. 16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli andrà dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà; 17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga: è puro.
18 Quando qualcuno avrà avuto sulla pelle un'ulcera che sia guarita 19 e, poi, sul luogo dell'ulcera dovesse comparire un tumore bianco o una macchia lucida, bianca, tendente al rosso, quel tale si mostrerà al sacerdote. 20 Il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che la macchia appare più profonda della pelle e che i peli sono diventati bianchi, lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non è più profonda della pelle e non è più lucida, lo isolerà per sette giorni. 22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: si tratta di lebbra. 23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto e non si è allargata, è la cicatrice dell'ulcera, e il sacerdote lo dichiarerà puro.
24 Quando qualcuno avrà sulla pelle del suo corpo una bruciatura provocata dal fuoco e su questa bruciatura apparirà una macchia lucida, bianca, tendente al rosso o soltanto bianca, 25 il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che i peli dov'è la macchia sono diventati bianchi e la macchia appare più profonda della pelle, è lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote dichiarerà quel tale impuro: si tratta di lebbra. 26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non ci sono peli bianchi dov'è la macchia, e che questa non è più profonda della pelle e non è più lucida, il sacerdote lo rinchiuderà per sette giorni. 27 Il settimo giorno, la riesaminerà, e se la macchia si è allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale impuro: è piaga di lebbra. 28 Ma se la macchia è rimasta ferma allo stesso punto e non si è allargata sulla pelle e ormai non è lucida, è il tumore della bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta della cicatrice della bruciatura.
29 Quando un uomo, o una donna, avrà una piaga sul capo o sul mento, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; se vedrà che essa appare più profonda della pelle e che ci sono dei peli giallastri e sottili, il sacerdote li dichiarerà impuri; è tigna: si tratta di lebbra del capo o del mento. 31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, vedrà che non appare più profonda della pelle e che non ci sono peli neri, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 Il settimo giorno il sacerdote esaminerà la piaga: se la tigna non si è allargata e non ci sono peli gialli, e se la tigna non appare più profonda della pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dov'è la tigna; poi il sacerdote isolerà per altri sette giorni colui che ha la tigna. 34 Il sacerdote, il settimo giorno, esaminerà la tigna, e se vedrà che non si è allargata sulla pelle e non appare più profonda della pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale puro; egli si laverà le vesti e sarà puro. 35 Ma se, dopo che egli è stato dichiarato puro, la tigna si è allargata sulla pelle, 36 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la tigna si è allargata sulla pelle, il sacerdote non avrà bisogno di cercare se ci sono peli gialli: quel tale è impuro. 37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e che là sono cresciuti dei peli neri, la tigna è guarita: quel tale è puro e il sacerdote lo dichiarerà puro.
38 Quando un uomo o una donna avranno sulla pelle delle macchie lucide, delle macchie bianche, 39 il sacerdote le esaminerà; e se le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, si tratta di una eruzione cutanea: sono puri.
40 Colui al quale sono caduti i capelli è calvo, ma è puro. 41 Se i capelli gli sono caduti dalla parte della faccia, è calvo di fronte ma è puro. 42 Ma se sulla parte calva posteriore o anteriore del capo appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra, scoppiata nella parte calva posteriore o anteriore del capo. 43 Il sacerdote lo esaminerà. Se il tumore della piaga nella parte calva posteriore o anteriore del capo è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, 44 quel tale è un lebbroso. È impuro e il sacerdote dovrà dichiararlo impuro; egli ha la piaga sul capo.
45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, porterà le vesti strappate e il capo scoperto; si coprirà la barba e griderà: "Impuro! Impuro!" 46 Sarà impuro tutto il tempo che avrà la piaga; è impuro; se ne starà solo; abiterà fuori del campo.

C.E.I.:

Levitico 13:1-46

1 Il Signore aggiunse a Mosè e ad Aronne: 2 «Quando uno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. 3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare depressa rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo immondo. 4 Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 5 Al settimo giorno il sacerdote l'esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni. 6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo mondo: è una pustola. Quegli si laverà le vesti e sarà mondo. 7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato mondo, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote; 8 il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è lebbra.
9 Quando uno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto al sacerdote, 10 ed egli lo esaminerà; se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva, 11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà immondo; non lo terrà isolato, perché certo è immondo.
12 Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13 questi lo esaminerà; se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà mondo colui che ha la piaga: essendo tutto bianco, è mondo. 14 Ma quando apparirà in lui carne viva, sarà chiamato immondo. 15 Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà immondo; la carne viva è immonda: è lebbra. 16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà; 17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà mondo colui che ha la piaga: è mondo.
18 Quando uno ha avuto sulla pelle della carne un'ulcera che sia guarita 19 e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianca, rosseggiante, quel tale si mostrerà al sacerdote, 20 il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è depressa rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà immondo; è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. 23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà mondo.
24 Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianca, rossastra o soltanto bianca, 25 il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. 26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 27 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. 28 Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un tumore di bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale mondo, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
29 Quando un uomo o una donna ha una piaga sul capo o nella barba, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è tigna, lebbra del capo o della barba. 31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non v'è pelo gialliccio e che la tigna non appare depressa rispetto alla pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote lo terrà isolato per altri sette giorni. 34 Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna; se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà mondo; egli si laverà le vesti e sarà mondo. 35 Ma se, dichiarato mondo, la tigna si è allargata sulla pelle, 36 il sacerdote l'esaminerà; se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non cercherà se vi è il pelo giallo; quel tale è immondo. 37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quel tale è mondo e il sacerdote lo dichiarerà tale.
38 Quando un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche, 39 il sacerdote le esaminerà; se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quel tale è mondo.
40 Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è mondo. 41 Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è mondo. 42 Ma se sulla calvizie del cranio o della fronte appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte; 43 il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, 44 quel tale è un lebbroso; è immondo e lo dovrà dichiarare immondo; la piaga è sul suo capo.
45 Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo! 46 Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.

Nuova Diodati:

Levitico 13:1-46

La lebbra: esame e legge relativa a persone
1 L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 2 «Quando uno ha sulla pelle del suo corpo un gonfiore o una crosta o una macchia lucida, e diventa sulla pelle del suo corpo un indizio di piaga di lebbra, quel tale sarà portato dal sacerdote Aaronne o da uno dei suoi figli sacerdoti. 3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo nella piaga è diventato bianco e la piaga appare più profonda della pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, lo dichiarerà impuro. 4 Ma se la macchia lucida sulla pelle del corpo è bianca e non appare essere più profonda della pelle, e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 5 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà; e se la piaga sembra essersi fermata e non essersi diffusa sulla pelle, il sacerdote lo isolerà altri sette giorni. 6 Il sacerdote lo esaminerà di nuovo il settimo giorno; e se vedrà che la piaga si è attenuata e non si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà puro: è solo una pustola. Quel tale laverà le sue vesti e sarà puro. 7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà nuovamente esaminare dal sacerdote; 8 il sacerdote lo esaminerà; e se vedrà che la pustola si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra. 9 Quando su un uomo appare una piaga di lebbra, sarà portato dal sacerdote. 10 Il sacerdote lo esaminerà; e se il gonfiore sulla pelle è bianco e ha fatto diventar bianco il pelo, e nel gonfiore c'è un po' di carne viva, 11 è lebbra cronica sulla pelle del suo corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non lo isolerà, perché è impuro. 12 Se però la lebbra si diffonde ulteriormente sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dalla testa ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13 il sacerdote lo esaminerà; e se la lebbra ha coperto tutto il suo corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga; è diventato tutto bianco, quindi è puro. 14 Ma nel giorno in cui compare su di lui della carne viva, sarà dichiarato impuro. 15 Quando il sacerdote avrà visto la carne viva, lo dichiarerà impuro; la carne viva è impura; è lebbra. 16 Ma se la carne viva cambia nuovamente e diventa bianca, vada egli dal sacerdote; 17 e il sacerdote lo esaminerà; e se la piaga è diventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro. 18 Quando sulla pelle del corpo si è sviluppata un'ulcera, ed è guarita, 19 e sul luogo dell'ulcera si forma un gonfiore bianco o una macchia lucida, bianco-rossastra, sarà fatta vedere al sacerdote. 20 Il sacerdote la esaminerà; se la macchia appare più profonda della pelle e il suo pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 21 Ma se il sacerdote, esaminandola, si rende conto che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non è più profonda della pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra. 23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso posto e non si è diffusa, è la cicatrice dell'ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro. 24 Se uno riceve sulla sua pelle un'ustione causata dal fuoco, e la carne viva dell'ustione diviene una macchia lucida, bianco-rossastra, o bianca, 25 il sacerdote la esaminerà; e se il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare più profonda della pelle, è lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra. 26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è più profonda della pelle, ma si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 27 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminerà; e se la macchia si è ulteriormente diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra. 28 Se la macchia lucida invece è rimasta nello stesso luogo e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è il gonfiore dell'ustione; il sacerdote lo dichiarerà puro, perché è la cicatrice dell'ustione. 29 Quando un uomo o una donna avrà una piaga sul capo o nella barba, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; se appare più profonda della pelle e in essa vi è del pelo giallastro e sottile, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è tigna, cioè lebbra del capo o della barba. 31 Se invece il sacerdote esamina la piaga della tigna, e non appare più profonda della pelle e in essa non vi è pelo nero, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 Il settimo giorno il sacerdote esaminerà la piaga e, se la tigna non si è diffusa e non vi è in essa pelo giallo, e la tigna non appare più profonda della pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà la parte interessata dalla tigna; e il sacerdote isolerà altri sette giorni colui che ha la tigna. 34 Il settimo giorno il sacerdote esaminerà la tigna; e se la tigna non si è diffusa sulla pelle e non appare più profonda della pelle, il sacerdote lo dichiarerà puro; egli si laverà le vesti e sarà puro. 35 Ma se, dopo che egli è stato dichiarato puro, la tigna si è diffusa sulla pelle, 36 il sacerdote lo esaminerà; se la tigna si è diffusa sulla pelle, il sacerdote non deve cercare il pelo giallo; egli è impuro. 37 Ma se la tigna sembra essersi fermata e in essa è cresciuto del pelo nero, la tigna è guarita; egli è puro e il sacerdote lo dichiarerà puro. 38 Se un uomo o una donna ha sulla pelle del suo corpo delle macchie lucide, specialmente delle macchie lucide-biancastre, 39 il sacerdote le esaminerà; e se le macchie lucide sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; egli è puro. 40 Se un uomo perde i capelli del capo, è calvo, ma è puro. 41 Se perde i capelli sulla fronte, è calvo sulla fronte, ma è puro. 42 Ma se sulla parte calva del capo o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, è lebbra, scoppiata sul capo o sulla fronte. 43 Il sacerdote la esaminerà; e se il gonfiore della piaga sulla parte calva del capo o della fronte è bianco-rossastro, simile alla lebbra sulla pelle del corpo, 44 è lebbroso; è impuro, e il sacerdote lo dichiarerà impuro, a motivo della piaga sul suo capo. 45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, porterà le vesti strappate e il capo scoperto; si coprirà la barba e griderà: "Impuro, impuro". 46 Sarà impuro tutto il tempo che avrà la piaga; è impuro; vivrà da solo; abiterà fuori del campo.

La Parola è Vita:

Levitico 13:1-46

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Riveduta:

Levitico 13:1-46

Legge relativa alla lebbra
1 L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 2 'Quand'uno avrà sulla pelle del suo corpo un tumore o una pustola o una macchia lucida che sia sintomo di piaga di lebbra sulla pelle del suo corpo, quel tale sarà menato al sacerdote Aaronne o ad uno de' suoi figliuoli sacerdoti. 3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; e se il pelo della piaga è diventato bianco, e la piaga appare più profonda della pelle del corpo, è piaga di lebbra; e il sacerdote che l'avrà esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro. 4 Ma se la macchia lucida sulla pelle del corpo è bianca, e non appare esser più profonda della pelle, e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote rinchiuderà per sette giorni colui che ha la piaga. 5 Il sacerdote, il settimo giorno, l'esaminerà; e se gli parrà che la piaga si sia fermata e non si sia allargata sulla pelle, il sacerdote lo rinchiuderà altri sette giorni. 6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; e se vedrà che la piaga non è più lucida e non s'è allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarerà quell'uomo puro: è una pustola. Quel tale laverà le sue vesti, e sarà puro. 7 Ma se la pustola s'è allargata sulla pelle dopo ch'egli s'è mostrato al sacerdote per esser dichiarato puro, si farà esaminare per la seconda volta dal sacerdote; 8 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra. 9 Quand'uno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà menato al sacerdote. 10 Il sacerdote lo esaminerà; e se vedrà che sulla pelle c'è un tumor bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che v'è nel tumore della carne viva, 11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo di colui, e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non lo rinchiuderà, perché è impuro. 12 E se la lebbra produce delle efflorescenze sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13 il sacerdote lo esaminerà; e quando avrà veduto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga. Egli è divenuto tutto quanto bianco, quindi è puro. 14 Ma dal momento che apparirà in lui della carne viva, sarà dichiarato impuro. 15 Quando il sacerdote avrà visto la carne viva, dichiarerà quell'uomo impuro; la carne viva è impura; è lebbra. 16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, vada colui al sacerdote, e il sacerdote lo esaminerà; 17 e se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga: è puro. 18 Quand'uno avrà avuto sulla pelle della carne un'ulcera che sia guarita, 19 e poi, sul luogo dell'ulcera apparirà un tumor bianco o una macchia lucida, bianca, tendente al rosso, quel tale si mostrerà al sacerdote. 20 Il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la macchia apparisce più profonda della pelle e che il pelo n'è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non è più profonda della pelle e non è più lucida, il sacerdote lo rinchiuderà sette giorni. 22 E se la macchia s'allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è piaga di lebbra. 23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto e non si è allargata, è la cicatrice dell'ulcera, e il sacerdote lo dichiarerà puro. 24 Quand'uno avrà sulla pelle del suo corpo una bruciatura cagionata dal fuoco, e su questa bruciatura apparirà una macchia lucida, bianca, tendente al rosso o soltanto bianca, 25 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare più profonda della pelle, è lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote dichiarerà quel tale impuro; è piaga di lebbra. 26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia, e ch'essa non è più profonda della pelle e non è più lucida, il sacerdote lo rinchiuderà sette giorni. 27 Il sacerdote, il settimo giorno, l'esaminerà; e se la macchia s'è allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale impuro; è piaga di lebbra. 28 E se la macchia è rimasta ferma nello stesso luogo, e non si è allargata sulla pelle, e non è più lucida, è il tumore della bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perch'è la cicatrice della bruciatura. 29 Quand'un uomo o una donna avrà una piaga sul capo o nella barba, 30 il sacerdote esaminerà la piaga; e se vedrà ch'essa appare più profonda della pelle, e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote li dichiarerà impuri; è tigna, è lebbra del capo o della barba. 31 E se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, vedrà che non appare più profonda della pelle e che non v'è pelo nero, il sacerdote rinchiuderà sette giorni colui che ha la piaga della tigna. 32 E se il sacerdote, esaminando il settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non s'è allargata, e che non v'è pelo giallo, e che la tigna non appare più profonda della pelle, 33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dov'è la tigna; e il sacerdote rinchiuderà altri sette giorni colui che ha la tigna. 34 Il sacerdote, il settimo giorno, esaminerà la tigna; e se vedrà che la tigna non s'è allargata sulla pelle e non appare più profonda della pelle, il sacerdote dichiarerà quel tale puro; colui si laverà le vesti, e sarà puro. 35 Ma se, dopo ch'egli è stato dichiarato puro, la tigna s'è allargata sulla pelle, 36 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che la tigna s'è allargata sulla pelle, il sacerdote non cercherà se v'è del pelo giallo; quel tale è impuro. 37 Ma se vedrà che la tigna s'è fermata e che v'è cresciuto del pelo nero, la tigna è guarita; quel tale è puro, e il sacerdote lo dichiarerà puro. 38 Quand'un uomo o una donna avrà sulla pelle del suo corpo delle macchie lucide, delle macchie bianche, 39 il sacerdote l'esaminerà; e se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è una eruzione cutanea; quel tale è puro. 40 Colui al quale son cascati i capelli del capo è calvo, ma è puro. 41 Se i capelli gli son cascati dalla parte della faccia, è calvo di fronte, ma è puro. 42 Ma se sulla parte calva del di dietro o del davanti del capo appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra, scoppiata nella parte calva del di dietro o del davanti del capo. 43 Il sacerdote lo esaminerà; e se vedrà che il tumore della piaga nella parte calva del di dietro o del davanti del capo è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, 44 quel tale è un lebbroso; è impuro, e il sacerdote lo dovrà dichiarare impuro; egli ha la sua piaga sul capo. 45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, porterà le vesti strappate e il capo scoperto; si coprirà la barba, e andrà gridando: Impuro! impuro! 46 Sarà impuro tutto il tempo che avrà la piaga; è impuro; se ne starà solo; abiterà fuori del campo.

Diodati:

Levitico 13:1-46

1 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 2 Quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà tumore, o rogna, o bolla, o tacca tralucente; e ciò diventerà nella pelle della sua carne come piaga di lebbra; sia colui condotto al Sacerdote Aaronne, ovvero ad uno de' suoi figliuoli sacerdoti. 3 E riguardi il sacerdote la piaga nella pelle della carne di esso; e se il pelo della piaga ha mutato colore, ed è divenuto bianco, e la piaga apparisce più profonda della pelle della carne di esso, è piaga di lebbra; perciò, dopo che il sacerdote l'avrà riguardato, dichiarilo immondo. 4 Ma, se è una tacca tralucente, e bianca, nella pelle della carne di esso, senza apparir più profonda della pelle, e senza che il suo pelo abbia mutato colore, nè sia divenuto bianco; rinchiuda il sacerdote colui che avrà quella piaga, per sette giorni. 5 E se, al settimo giorno, al sacerdote, riguardandolo, parrà che la piaga si sia arrestata, e non si sia allargata nella pelle, rinchiudalo di nuovo per sette giorni. 6 Che se, al settimo giorno, il sacerdote, riguardandolo di nuovo, vede che la piaga si sia ristretta, e non si sia allargata nella pelle, dichiarilo netto; è rogna; e lavi colui i suoi vestimenti; e sarà netto. 7 Ma, se pur quella rogna si è allargata nella pelle, dopo che colui si sarà fatto riguardare al sacerdote, per esser dichiarato netto; e sarà stato riguardato la seconda volta dal sacerdote; 8 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la rogna si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è lebbra. 9 Quando vi sarà in alcuno piaga di lebbra, sia condotto al sacerdote. 10 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco vi è alcun tumore bianco nella pelle, e il pelo di essa ha mutato colore, ed è divenuto bianco, e vi è qualche rimanente di carne viva nel tumore; 11 è lebbra invecchiata nella pelle della carne di colui; perciò, dichiarilo il sacerdote immondo; non rinchiudalo; conciossiachè egli sia immondo. 12 Ma, se la lebbra germoglia largamente nella pelle, e copre tutta la pelle di colui che avrà la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote potrà vedere con gli occhi; 13 allora, se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la lebbra ha coperta tutta la pelle di esso, dichiarilo netto; la piaga è tutta divenuta bianca; egli è netto. 14 Ma, al giorno che apparirà in lui alcuna carne viva, sia immondo. 15 E il sacerdote, avendo veduta la carne viva, dichiarilo immondo; la carne viva è immonda; è lebbra. 16 Che se la carne viva si muta di nuovo, e diviene bianca, venga colui al sacerdote. 17 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la piaga ha mutato colore, ed è divenuta bianca, dichiari netto colui che avrà la piaga; egli è netto.
18 Quando vi sarà stato nella pelle della carne di alcuno ulcera, la qual sia guarita; 19 e poi, nel luogo dell'ulcera nascerà tumor bianco, o tacca tralucente, bianca, rosseggiante; sia mostrato al sacerdote. 20 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco, quella apparisce più bassa che la pelle, e il pelo di essa ha mutato colore, ed è divenuto bianco; dichiari colui immondo; è piaga di lebbra, la quale è germogliata nell'ulcera. 21 Ma se, riguardandolo il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco, ed ella non è più bassa che la pelle, ed ella s'è ristretta; rinchiudalo il sacerdote per sette giorni. 22 Ma, se pur quella si è allargata nella pelle, dichiarilo il sacerdote immondo; è piaga di lebbra. 23 Ma, se la tacca tralucente si è arrestata nel suo luogo, e non si è allargata; è la crosta dell'ulcera; perciò, dichiarilo il sacerdote netto. 24 Parimente, quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà arsura di fuoco, e in quella parte guarita dell'arsura vi sarà tacca tralucente, bianca, rosseggiante, o sol bianca; 25 e, riguardandola il sacerdote, ecco, il pelo nella tacca ha mutato colore, ed è divenuto bianco, ed essa apparisce più profonda che la pelle; è lebbra, ch'è germogliata nell'arsura; perciò, dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra. 26 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco nella tacca, ed ella non è punto più bassa che la pelle, e si è ristretta; rinchiuda il sacerdote colui per sette giorni. 27 Ma se pure, riguardando il sacerdote quella tacca al settimo giorno, ella si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra. 28 Ma, se la tacca si è arrestata nel suo luogo, e non si è allargata nella pelle, anzi si è ristretta; è una sobbollitura di arsura; perciò, dichiarilo il sacerdote netto; conciossiachè sia crosta di arsura. 29 E se un uomo, o una donna, ha alcuna piaga, nel capo, o nella barba; 30 e, riguardando il sacerdote la piaga, ecco, ella apparisce più profonda che la pelle; e vi è in essa alcun pelo giallo sottile; dichiari il sacerdote colui immondo; è tigna, è lebbra di capo, o di barba. 31 Ma se, riguardando il sacerdote quella piaga della tigna, ecco, ella non apparisce più profonda che la pelle, ma non vi è alcun pelo bruno; rinchiuda il sacerdote colui che avrà la piaga della tigna, per sette giorni. 32 E se, riguardando il sacerdote quella piaga al settimo giorno, ecco la tigna non si è allargata, e non vi è nato alcun pelo giallo, e la tigna non apparisce più profonda che la pelle; 33 radasi colui, ma non rada la tigna; poi rinchiudalo il sacerdote di nuovo per sette giorni. 34 E se, riguardando il sacerdote la tigna al settimo giorno, ecco, la tigna non si è allargata nella pelle, e non apparisce punto più profonda della pelle; dichiari il sacerdote colui netto; e lavi egli i suoi vestimenti, e sarà netto. 35 Ma se pure, dopo che sarà stato dichiarato netto, la tigna si allarga nella sua pelle; 36 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la tigna si è allargata nella pelle: non cerchi il sacerdote del pelo giallo; colui è immondo. 37 Ma, se gli pare che la tigna si sia arrestata, e il pelo bruno vi è nato, la tigna è guarita; colui è netto; dichiarilo adunque il sacerdote netto.
38 E se un uomo, o una donna, ha alcune tacche tralucenti, bianche, nella pelle della sua carne; 39 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, nella pelle della lor carne vi sono delle tacche bianche, tralucenti, raggrinzate; son broffole, che son germogliate nella pelle; quella persona è netta. 40 E se il capo di alcuno è tutto senza peli, egli è calvo; è netto. 41 E s'egli ha la testa pelata dalla parte della faccia, egli è calvo dalla fronte; è netto. 42 Ma, se nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte, v'è piaga bianca rosseggiante, è lebbra, che germoglia nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte. 43 Se adunque, riguardandolo il sacerdote, ecco un tumore di piaga bianca rosseggiante nel capo, tutto senza peli, o calvo dalla fronte, simile in vista alla lebbra della pelle della carne; 44 colui è lebbroso; egli è immondo; del tutto dichiarilo il sacerdote immondo; egli ha la sua piaga nel capo. 45 Or abbia il lebbroso, in cui sarà piaga di lebbra, i vestimenti sdruciti, e il capo scoperto, e velisi il labbro disopra; e vada gridando: L'immondo! l'immondo! 46 Sia immondo tutto il tempo che quella piaga sarà in lui; egli è immondo; dimori in disparte, sia la sua stanza fuor del campo.

Commentario abbreviato:

Levitico 13:1-46

1 Capitolo 13

Indicazioni al sacerdote per giudicare i colpiti da lebbra Lev 13:1-17

Ulteriori indicazioni Lev 13:18-44

Come doveva essere dichiarato il lebbroso Lev 13:45-46

I vestimenti del lebbroso Lev 13:47-59

Versetti 1-17

La piaga della lebbra era un'impurità piuttosto che una malattia. È scritto che Cristo mondava i lebbrosi, non li curava. Non ci sono notizie certe se la lebbra fosse presente tra gli ebrei già durante la loro residenza in Egitto o dopo. Il loro stato di schiavitù e il loro lavoro in quella terra certo li devono avere reso più attaccabili da questa impurità. Ma era una piaga spesso imposta direttamente dalla mano di Dio. La lebbra di Gheazi, di Miriam e del re Uzzia furono punizioni di particolari peccati, eppure a nessuno venne in mente o fece attenzione a questi eventi particolari. Il giudizio spettava ai sacerdoti. La lebbra è l'esempio dei mali morali nei peccatori. Il peccato è la labbra dell'anima e si può guarire prendendo coscienza che Cristo solo può mondare. Il sacerdote poteva solo condannare il lebbroso, (poiché per mezzo della legge conosciamo il peccato), ma solo Cristo può curare il peccatore e può liberarlo dal peccato. È di grande importanza, seppure non sempre facile, tenere sotto controllo il nostro stato spirituale. Abbiamo tutti motivo di avere dei anche sospetti e di essere coscienti di ferite e macchioline ed il problema è se siamo puliti o sporchi, mondi oppure no. Dato che c'erano dei segni per riconoscere la lebbra, così ci sono dei segni per riconoscere il nostro stato, come quello dell'amarezza che perdura in noi. Il sacerdote doveva avere tempo per emettere il suo giudizio. Questo ci insegna a tutti, sia ministri che popolo, a non essere frettolosi nel riconoscere colpevolezze, né a giudicare prima del tempo. Se i peccati degli uomini vengono subito giudicati, quelli di altri seguiranno immediatamente. Se la persona sospettata di lebbra veniva riconosciuta pura, essa doveva lavare i suoi abiti, perché lì poteva essere la fonte sospetta dell'infezione. Dobbiamo essere perciò lavati dal sangue di Cristo anche per le nostre macchioline, sebbene non si tratti di lebbra, infatti chi può dire di essere totalmente puro dal peccato?

18 Versetti 18-44

Il sacerdote doveva decretare un giudizio se c'era qualche segno sospettoso di lebbra nelle vecchie ferite, e tale è il pericolo di quelli che, avendo precedentemente evitato i mali del mondo, sono nuovamente impigliati in esso. Tale segno poteva inoltre essere un'ustione, Levitico 13:24. Il fuoco del conflitto e della contesa causa spesso la ricomparsa di quel peccato che prova l'impurità di quella persona. L'uomo è continuamente esposto al peccato. Anche se solo attaccati da una sciocchezza, il peccato si fa ampia strada in noi! Se siamo sani e il corpo è vivace e allegro, siamo obbligati a glorificare Dio con i nostri corpi. Particolare attenzione era data alla lebbra che colpiva la testa. Se la lebbra del peccato contamina la testa, se, cioè, il peccato altera il giudizio e la coscienza abbraccia i principi malvagi, allora tutto l'uomo è impuro e solo pochi ne scampano. La solidità della fede però caccia la lebbra dalla testa.

45 Versetti 45-46

Quando il sacerdote avevano pronunciato il lebbroso impuro, questi veniva estraniato dai suoi affari nel mondo, dai suoi amici e parenti e perdeva ogni agio che poteva avere nel mondo. Egli doveva umiliarsi sotto la mano potente di Dio non insistendo sulla sua pulizia, una volta che il sacerdote lo aveva dichiarato impuro, ma accettandone la punizione. Questo ci dovrebbe far pensare alla vergogna che ci spetta, e con cuori rotti dovremmo gridare" Impuro, impuro, ho il cuore e la vita impura", a causa del peccato originale, dei peccati giornalieri. Siamo meritevoli, perciò, di essere allontanati per sempre dalla comunione con Dio e dalla speranza di ogni felicità in Lui. Saremmo rimasti in tale stato se la misericordia divina non avesse trovato il rimedio. Il lebbroso doveva avvertire gli altri di fare attenzione a non avvicinarsi a lui. Egli doveva quindi essere tenuto fuori dal campo e dopo, quando essi vennero a Canaan, essere tenuto fuori dalla città o dal villaggio dove egli aveva prima vissuto e andare ad abitare con altri lebbrosi. Questo caratterizza la purezza che deve esserci nella chiesa del vangelo.

Riferimenti incrociati:

Levitico 13:1-46

 

2 Lev 14:56; De 28:27; Is 3:17
Lev 14:3,35; Eso 4:6,7; Nu 12:10,12; 2Sa 3:29; 2Re 5:1,27; 2Cron 26:19-21; Is 1:6
De 17:8,9; 24:8; Mal 2:7; Mat 8:4; Mar 1:44; Lu 5:14; 17:14

3 Lev 13:2; 10:10; Ez 44:23; Ag 2:11; Mal 2:7; At 20:28; Rom 3:19,20; 7:7; Eb 13:7; Ap 2:23
Ez 16:30; Os 7:9
Ge 13:3; 2Ti 2:16,17; 3:13
Mat 16:19; 18:17,18; Giov 20:23; Rom 3:19,20; 1Co 5:4-6; 2Te 3:14,15; 1Ti 1:20

4 Nu 12:15; De 13:14; Ez 44:10; 1Co 4:5; 1Ti 5:24

6 Is 11:3,4; 42:3; Rom 14:1; Giuda 1:22,23
Lev 13:2; De 32:5; Giac 3:2
Lev 11:25,28,40; 14:8; 1Re 8:38,45; Sal 19:12; Prov 20:9; Ec 7:20; Giov 13:8-10; 2Co 7:1; Eb 9:10; 10:22; 1G 1:7-9

7 Lev 13:27,35,36; Sal 38:3; Is 1:5,6; Rom 6:12-14; 2Ti 2:16,17

8 Lev 13:3; Mat 15:7,8; At 8:21; Fili 3:18,19; 2P 2:19

10 Lev 13:3,4; Nu 12:10-12; 2Re 5:27; 2Cron 26:19,20
Lev 13:14,15,24; Prov 12:1; Am 5:10; Giov 3:19,20; 7:7

12 1Re 8:38; Giob 40:4; 42:6; Is 64:6; Giov 16:8,9; Rom 7:14; 1G 1:8-10

13 Is 64:6; Giov 9:41

14 Lev 13:10

16 Rom 7:14-24; Ga 1:14-16; Fili 3:6-8; 1Ti 1:13-15

18 Eso 9:9; 15:26; 2Re 20:7; Giob 2:7; Sal 38:3-7; Is 38:21

20 Lev 13:3; Mat 12:45; Giov 5:14; 2P 2:20

21 1Co 5:5

23 Ge 38:26; 2Sa 12:13; 2Cron 19:2,3; Giob 34:31,32; 40:4,5; Prov 28:13; Mat 26:75; 2Co 2:7; Ga 6:1; 1P 4:2,3

24 Is 3:24

25 Lev 13:4,18-20

26 Lev 13:4,5,23

27 Lev 13:2

29 1Re 8:38; 12:28; 2Cron 6:29; Sal 53:4; Is 1:5; 5:20; 9:15; Mic 3:11; Mat 6:23; 13:14,15; Giov 16:2,3; At 22:3,4; 26:9,10; 2Co 4:3,4; 2Te 2:11,12

30 Lev 13:34-37; 14:54

31 Lev 13:4-6

32 Lev 13:30; Mat 23:5; Lu 18:9-12; Rom 2:23

34 1G 4:1; Giuda 1:22; Ap 2:2
Lev 13:23
Lev 13:6

35 Lev 13:7,27; 2Ti 2:16,17; 3:13

39 Ec 7:20; Rom 7:22-25; Giac 3:2

40 Lev 13:41; CC 5:11; Rom 6:12,19; 8:10; Ga 4:13

44 Giob 36:14; Mat 6:23; 2P 2:1,2; 2G 1:8-10
Is 1:5

45 Ge 37:29; 2Sa 13:19; Giob 1:20; Ger 3:25; 36:24; Gioe 2:13
Lev 10:6; 21:10
Ez 24:17,22; Mic 3:7
Giob 42:6; Sal 51:3,5; Is 6:5; 52:11; 64:6; Lam 4:15; Lu 5:8; 7:6,7; 17:12

46 Prov 30:12
Nu 5:2; 12:14,15; 2Re 7:3; 15:5; 2Cron 26:21; Lam 1:1,8; 1Co 5:5,9-13; 2Te 3:6,14; 1Ti 6:5; Eb 12:15,16; Ap 21:27; 22:15

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