Nuova Riveduta:

Luca 19:11-27

La parabola delle dieci mine
Mt 25:14-30
11 Mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio stesse per manifestarsi immediatamente. 12 Disse dunque: «Un uomo nobile se ne andò in un paese lontano per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. 13 Chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". 14 Or i suoi concittadini l'odiavano e gli mandarono dietro degli ambasciatori per dire: "Non vogliamo che costui regni su di noi". 15 Quando egli fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, fece venire quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato mettendolo a frutto. 16 Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci". 17 Il re gli disse: "Va bene, servo buono; poiché sei stato fedele nelle minime cose, abbi potere su dieci città". 18 Poi venne il secondo, dicendo: "La tua mina, Signore, ha fruttato cinque mine". 19 Egli disse anche a questo: "E tu sii a capo di cinque città". 20 Poi ne venne un altro che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto, 21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quello che non hai depositato, e mieti quello che non hai seminato". 22 Il re gli disse: "Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho depositato e mieto quello che non ho seminato; 23 perché non hai messo il mio denaro in banca, e io, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?" 24 Poi disse a coloro che erano presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine". 25 Essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine!" 26 "Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza"».

1Corinzi 1:8

Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.

2Corinzi 5:10

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

Filippesi 1:6

E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Filippesi 1:10

perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo,

2Timoteo 1:12

È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno.

2Timoteo 1:18

Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai pure molto bene quanti servizi abbia reso a Efeso.

2Timoteo 4:8

Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Apocalisse 22:12

«Ecco, io vengo presto e con me avrò la mia ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.

C.E.I.:

Luca 19:11-27

11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. 12 Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. 13 Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. 14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. 15 Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. 16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. 17 Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. 18 Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. 19 Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. 20 Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; 21 avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. 22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: 23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. 24 Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 25 Gli risposero: Signore, ha già dieci mine! 26 Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».

1Corinzi 1:8

Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo:

2Corinzi 5:10

Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.

Filippesi 1:6

e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Filippesi 1:10

perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo,

2Timoteo 1:12

È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

2Timoteo 1:18

Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me.

2Timoteo 4:8

Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.

Apocalisse 22:12

Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere.

Nuova Diodati:

Luca 19:11-27

Parabola delle dieci mine
11 E, mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù proseguì a raccontare una parabola, perché era vicino a Gerusalemme, ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi subito. 12 Disse dunque: «Un uomo nobile andò in un paese lontano, per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. 13 E, chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Trafficate fino al mio ritorno". 14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasciata, dicendo: "Non vogliamo che costui regni su di noi". 15 Ora, quando fu di ritorno, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, fece chiamare quei servi ai quali aveva dato il denaro per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato trafficando. 16 Allora si fece avanti il primo e disse: "Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine"; 17 ed egli disse: "Bene, servo buono, poiché sei stato fedele in cosa minima, ricevi il governo su dieci città". 18 Venne poi il secondo, dicendo: "Signore, la tua mina ha fruttato altre cinque mine"; 19 ed egli disse anche a costui: "Tu pure sii capo di cinque città". 20 Venne poi un altro, che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto, 21 perché ho avuto paura di te, che sei un uomo severo; tu prendi ciò che non hai depositato e mieti ciò che non hai seminato". 22 E il suo signore gli disse: "Ti giudicherò dalle tue stesse parole, malvagio servo; tu sapevi che sono un uomo duro, che prendo ciò che non ho depositato e mieto ciò che non ho seminato; 23 perché non hai depositato il mio denaro in banca; così, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?". 24 Disse poi ai presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine". 25 Ed essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine". 26 "Poiché io vi dico che a chi ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 Inoltre, conducete qui i miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi su di loro e uccideteli alla mia presenza"».

1Corinzi 1:8

il quale vi confermerà fino alla fine, affinché siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesù Cristo.

2Corinzi 5:10

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male.

Filippesi 1:6

essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Filippesi 1:10

affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo,

2Timoteo 1:12

Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.

2Timoteo 1:18

Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai molto bene quanti servizi egli mi abbia reso in Efeso.

2Timoteo 4:8

Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.

Apocalisse 22:12

Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto.

La Parola è Vita:

Luca 19:11-27

11 Siccome erano vicini a Gerusalemme, Gesù raccontò una parabola per chiarire il malinteso che il Regno di Dio sarebbe cominciato di lì a poco:
12 «Un aristocratico, che viveva in una data provincia, fu convocato nella lontana capitale dell'impero, per essere incoronato re del suo paese. 13 Prima di partire, mandò a chiamare dieci ministri e diede a ciascuno di loro una certa somma di denaro da investire, mentre era assente. 14 Ma alcuni suoi sudditi lo odiavano e gli inviarono una "dichiarazione d'indipendenza", in cui si diceva che si erano ribellati e che non lo avrebbero riconosciuto come loro re.
15 Al suo ritorno, l'aristocratico fece chiamare i ministri ai quali aveva dato il denaro per sapere che cosa ne avessero fatto e quanto avesse fruttato.
16 Il primo la informò di un guadagno straordinario: dieci volte la somma che gli era stata affidata.
17 "Benissimo", esclamò il re. "Sei davvero in gamba! Sei stato fedele per quel poco che ti ho dato e, per ricompensa, ti nominerò governatore di dieci città".
18 Anche il secondo aveva fatto un ottimo guadagno: cinque volte la somma originale.
19 "Bene", disse il suo padrone. "Ti farò governatore di cinque città".
20 Ma il terzo uomo riportò soltanto il denaro che aveva ricevuto. "L'ho tenuto al sicuro", si scusò. 21 "Temevo che tu esigessi i miei profitti, perché sei un uomo duro con cui trattare, pronto a prendere ciò che non è tuo, e perfino a confiscare i raccolti che altri hanno piantato!" 22 "Servo vile e malvagio!" gridò il re. "Dunque, sarei un uomo duro?! Ebbene, da uomo duro mi comporterò nei tuoi confronti! Se mi conoscevi così a fondo e sapevi che pretendo perfino ciò che non mi appartiene e confisco i raccolti che non ho seminato, 23 allora perché non hai depositato il denaro in banca per farmi avere almeno degli interessi?"
24 Poi, rivolgendosi agli altri presenti, ordinò: "Togliete il denaro a costui e datelo a quello che ha guadagnato più di tutti".
25 "Ma, Signore", obiettarono, "ne ha già abbastanza!"
26 "Sì", rispose il re, "ma io vi dico che quelli che hanno, otterranno di più, mentre quelli che hanno poco, verranno privati anche di quello. 27 Ed ora, per quanto riguarda quei miei nemici che si sono ribellati, portateli qui e giustiziateli in mia presenza"».

La folla acclama Gesù.

1Corinzi 1:8

Sarà lui che vi terrà saldi fino alla fine, perché nessuno vi possa accusare nel giorno in cui tornerà.

2Corinzi 5:10

Perché tutti noi dobbiamo presentarci davanti al tribunale di Cristo per essere giudicati; e ciascuno di noi riceverà ciò che si merita, secondo il bene o il male che ha fatto nella sua vita.

Ambasciatori di Cristo.

Filippesi 1:6

Sono sicuro che Dio, che ha cominciato in voi la sua opera, vi aiuterà a crescere nella sua grazia fino a completare questa sua opera in voi il giorno in cui Gesù Cristo tornerà.

Parole d'affetto.

Filippesi 1:10

in modo che possiate sempre distinguere chiaramente la differenza fra il bene e il male, perché siate sinceri e irreprensibili da adesso fino a quando il nostro Signore tornerà.

2Timoteo 1:12

Ecco perché sto soffrendo qui in prigione, ma non me ne vergogno, perché io so in chi ho riposto la mia fiducia e sono certo che egli ha la potenza di custodire tutto ciò che mi ha affidato fino al giorno del suo ritorno.

2Timoteo 1:18

Che il Signore gli faccia trovare misericordia il giorno in cui Cristo tornerà. E non solo per questo, tu sai meglio di me quanto mi abbia aiutato mentre ero ad Èfeso.

2Timoteo 4:8

Non mi resta altro che ricevere la corona della giustizia che il Signore, giudice giusto, mi darà il giorno del suo ritorno. E non soltanto a me, ma anche a tutti quelli che aspettano con desiderio il suo ritorno.

Ultime raccomandazioni.

Apocalisse 22:12

«Ecco, io verrò presto e porterò con me la ricompensa da assegnare ad ognuno, secondo le sue azioni.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 19:11-27

La parabola delle mine
(Cfr. Matteo 25:14-30)
11 Or com'essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio stesse per esser manifestato immediatamente. 12 Disse dunque: Un uomo nobile se n'andò in un paese lontano per ricevere l'investitura d'un regno e poi tornare. 13 E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch'io venga. 14 Ma i suoi concittadini l'odiavano, e gli mandaron dietro un'ambasciata per dire: Non vogliamo che costui regni su noi. 15 Ed avvenne, quand'e' fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, ch'egli fece venire quei servitori ai quali avea dato il danaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato, trafficando. 16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci. 17 Ed egli gli disse: Va bene, buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi potestà su dieci città. 18 Poi venne il secondo, dicendo: La tua mina, signore, ha fruttato cinque mine. 19 Ed egli disse anche a questo: E tu sii sopra cinque città. 20 Poi ne venne un altro che disse: Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto, 21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quel che non hai messo, e mieti quel che non hai seminato. 22 E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi ch'io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato; 23 e perché non hai messo il mio danaro alla banca, ed io, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse? 24 Poi disse a coloro ch'eran presenti: Toglietegli la mina, e datela a colui che ha le dieci mine: 25 - Essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine. - 26 Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 Quanto poi a quei miei nemici che non volevano che io regnassi su loro, menateli qua e scannateli in mia presenza.

1Corinzi 1:8

il quale anche vi confermerà sino alla fine, onde siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesù Cristo.

2Corinzi 5:10

Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte quand'era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male.

Filippesi 1:6

avendo fiducia in questo: che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Filippesi 1:10

onde possiate distinguere fra il bene ed il male, affinché siate sinceri e irreprensibili per il giorno di Cristo,

2Timoteo 1:12

Ed è pure per questa cagione che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e son persuaso ch'egli è potente da custodire il mio deposito fino a quel giorno.

2Timoteo 1:18

Gli conceda il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno; e quanti servigî egli abbia reso in Efeso tu sai molto bene.

2Timoteo 4:8

del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Apocalisse 22:12

Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua.

Diodati:

Luca 19:11-27

11 OR ascoltando essi queste cose, Gesù soggiunse, e disse una parabola; perciocchè egli era vicino a Gerusalemme, ed essi stimavano che il regno di Dio apparirebbe subito in quello stante. Disse adunque: 12 Un uomo nobile andò in paese lontano, per prender la possession d'un regno, e poi tornare. 13 E chiamati a sè dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate, finchè io venga. 14 Or i suoi cittadini l'odiavano, e gli mandarono dietro un'ambasciata, dicendo: Noi non vogliamo che costui regni sopra di noi. 15 Ed avvenne che quando egli fu ritornato, dopo aver presa la possessione del regno, comandò che gli fosser chiamati que' servitori, a' quali avea dati i denari, acciocchè sapesse quanto ciascuno avea guadagnato trafficando. 16 E il primo si presentò, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate altre dieci. 17 Ed egli gli disse: Bene sta, buon servitore; perciocchè tu sei stato leale in cosa minima, abbi podestà sopra dieci città. 18 Poi venne il secondo, dicendo: Signore, la tua mina ne ha guadagnate cinque. 19 Ed egli disse ancora a costui: E tu sii sopra cinque città. 20 Poi ne venne un altro, che disse: Signore, ecco la tua mina, la quale io ho tenuta riposta in uno sciugatoio. 21 Perciocchè io ho avuto tema di te, perchè tu sei uomo aspro, e togli ciò che non hai messo, e mieti ciò che non hai seminato. 22 E il suo signore gli disse: Io ti giudicherò per la tua propria bocca, malvagio servitore; tu sapevi che io sono uomo aspro, che tolgo ciò che non ho messo, e mieto ciò che non ho seminato; 23 perchè dunque non desti i miei denari a' banchieri, ed io, al mio ritorno, li avrei riscossi con frutto? 24 Allora egli disse a coloro ch'erano ivi presenti: Toglietegli la mina, e datela a colui che ha le dieci mine. 25 (Ed essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine.) 26 Perciocchè io vi dico, che a chiunque ha sarà dato; ma, a chi non ha, eziandio quel ch'egli ha gli sarà tolto. 27 Oltre a ciò, menate qua que' miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi sopra loro, e scannateli in mia presenza.

1Corinzi 1:8

il quale eziandio vi confermerà infino al fine, acciocchè siate senza colpa nel giorno del nostro Signor Gesù Cristo.

2Corinzi 5:10

Poichè bisogna che noi tutti compariamo davanti al tribunal di Cristo, acciocchè ciascuno riceva la propria retribuzione delle cose ch'egli avrà fatte quand'era nel corpo; secondo ch'egli avrà operato, o bene, o male.

Filippesi 1:6

Avendo di questo stesso fidanza: che colui che ha cominciata in voi l'opera buona, la compierà fino al giorno di Cristo Gesù.

Filippesi 1:10

Affinchè discerniate le cose migliori; acciocchè siate sinceri, e senza intoppo, per lo giorno di Cristo;

2Timoteo 1:12

Per la qual cagione ancora io soffro queste cose; ma non me ne vergogno; perciocchè io so a cui ho creduto, e son persuaso ch'egli è potente da guardare il mio deposito per quel giorno.

2Timoteo 1:18

Concedagli il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno. Quanti servigi ancora egli ha fatti in Efeso, tu il sai molto bene.

2Timoteo 4:8

Nel rimanente, mi è riposta la corona della giustizia, della quale mi farà in quel giorno retribuzione il Signore, il giusto Giudice; e non solo a me, ma a tutti coloro ancora che avranno amata la sua apparizione.

Apocalisse 22:12

Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco, per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua.

Commentario abbreviato:

Luca 19:11-27

Versetti 11-27

Questa parabola è come quella dei talenti, in Mt 25. A coloro che sono chiamati a Cristo, egli fornisce i doni necessari per la loro attività; e da coloro a cui dà potere, si aspetta un servizio. La manifestazione dello Spirito è data a ogni uomo perché ne tragga profitto, 1Cor 12:7. E come ognuno ha ricevuto il dono, così lo eserciti anche lui, 1Pi 4:10. Il rendiconto richiesto assomiglia a quello della parabola dei talenti e viene mostrata la punizione dei nemici dichiarati di Cristo e dei falsi professori. La differenza principale è che la libbra data a ciascuno sembra indicare il dono del Vangelo, che è lo stesso per tutti coloro che lo ascoltano; ma i talenti, distribuiti in misura maggiore o minore, sembrano significare che Dio dà agli uomini capacità e vantaggi diversi, con cui questo unico dono del Vangelo può essere migliorato in modo diverso.

1Corinzi 1:8

La chiesa di Corinto conteneva alcuni Giudei, ma più Gentili, e l'apostolo dovette lottare con la superstizione degli uni e la condotta peccaminosa degli altri. La pace di questa chiesa fu disturbata da falsi insegnanti, che minarono l'influenza dell'apostolo. Ne nacquero due partiti: uno che si batteva strenuamente per le cerimonie giudaiche, l'altro che si abbandonava a eccessi contrari al Vangelo, a cui erano portati soprattutto dal lusso e dai peccati che regnavano intorno a loro. Questa epistola fu scritta per rimproverare alcuni comportamenti disordinati, di cui l'apostolo era stato informato, e per dare consigli su alcuni punti in cui il suo giudizio era richiesto dai Corinzi. Lo scopo era quindi duplice. 1. Applicare rimedi adeguati ai disordini e agli abusi che prevalevano tra loro. 2. Dare risposte soddisfacenti su tutti i punti sui quali era stato richiesto il suo parere. L'indirizzo e la mitezza cristiana, ma allo stesso tempo la fermezza, con cui l'apostolo scrive e parte da verità generali per opporsi direttamente agli errori e alla cattiva condotta dei Corinzi, è molto notevole. Egli afferma la verità e la volontà di Dio, riguardo a varie questioni, con grande forza di argomentazione e animazione di stile.

Capitolo 1

Saluto e ringraziamento 1Cor 1:1-9

Esortazione all'amore fraterno e rimprovero per le divisioni 1Cor 1:10-16

La dottrina di un Salvatore crocifisso, per la gloria di Dio 1Cor 1:17-25

e umiliando la creatura davanti a lui 1Cor 1:26-31

Versetti 1-9

Tutti i cristiani, con il battesimo, sono dedicati e devoti a Cristo e hanno l'obbligo di essere santi. Ma nella vera Chiesa di Dio ci sono tutti coloro che sono santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi, e che lo invocano come Dio manifestato nella carne, per tutte le benedizioni della salvezza; che lo riconoscono e gli obbediscono come loro Signore, e come Signore di tutti; non comprende altre persone. I cristiani si distinguono dai profani e dagli atei perché non osano vivere senza pregare; e si distinguono dai giudei e dai pagani perché invocano il nome di Cristo. Osservate quante volte in questi versetti l'apostolo ripete le parole: Nostro Signore Gesù Cristo. Non temeva di fare una menzione troppo frequente o troppo onorevole di lui. A tutti coloro che invocavano Cristo, l'apostolo rivolgeva il consueto saluto, auspicando, in loro favore, la misericordia perdonante, la grazia santificante e la pace confortante di Dio, per mezzo di Gesù Cristo. I peccatori non possono avere pace con Dio, né da lui, se non attraverso Cristo. Rende grazie per la loro conversione alla fede di Cristo; questa grazia è stata data loro da Gesù Cristo. Sono stati arricchiti da lui di tutti i doni spirituali. Parla dell'eloquio e della conoscenza. E dove Dio ha dato questi due doni, ha dato un grande potere di utilità. Erano doni dello Spirito Santo, con i quali Dio rendeva testimonianza agli apostoli. Coloro che attendono la venuta di nostro Signore Gesù Cristo saranno da Lui custoditi fino alla fine; e coloro che lo sono, saranno irreprensibili nel giorno di Cristo, resi tali da una grazia ricca e gratuita. Quanto sono gloriose le speranze di un tale privilegio: essere preservati dalla potenza di Cristo, dal potere della nostra corruzione e dalle tentazioni di Satana!

2Corinzi 5:10

9 Versetti 9-15

L'apostolo stimola se stesso e gli altri ad atti di dovere. Le speranze fondate del cielo non incoraggiano la pigrizia e la sicurezza del peccato. Consideriamo tutti il giudizio che verrà, che è chiamato "il terrore del Signore". Sapendo quale terribile vendetta il Signore avrebbe compiuto sugli operatori di iniquità, l'apostolo e i suoi fratelli usarono ogni argomento e persuasione per indurre gli uomini a credere nel Signore Gesù e ad agire come suoi discepoli. Il loro zelo e la loro diligenza erano per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa. L'amore di Cristo per noi avrà lo stesso effetto su di noi, se debitamente considerato e giustamente giudicato. Tutti erano perduti e disfatti, morti e rovinati, schiavi del peccato, senza alcun potere di liberarsi, e sarebbero rimasti così miserabili per sempre, se Cristo non fosse morto. Non dobbiamo fare di noi stessi, ma di Cristo, il fine della nostra vita e delle nostre azioni. La vita di un cristiano dovrebbe essere dedicata a Cristo. Ahimè, quanti dimostrano l'inutilità della fede e dell'amore che professano, vivendo per se stessi e per il mondo!

Filippesi 1:6

I Filippesi provavano un interesse molto profondo per l'apostolo. Lo scopo dell'epistola è quello di confermarli nella fede, di incoraggiarli a camminare come vuole il Vangelo di Cristo, di metterli in guardia dai maestri giudaizzanti e di esprimere gratitudine per la loro generosità cristiana. Questa epistola è l'unica, tra quelle scritte da San Paolo, in cui non sono implicite o espresse censure. In ogni parte sono presenti elogi e fiducia, e ai Filippesi è rivolto un affetto particolare, che ogni lettore serio percepirà.

Capitolo 1

L'apostolo ringrazia e prega per la buona opera della grazia nei Filippesi Fili 1:1-7

Esprime affetto e prega per loro Fili 1:8-11

Li fortifica contro l'abbattimento per le sue sofferenze Fili 1:12-20

Si è preparato a glorificare Cristo con la vita o con la morte Fili 1:21-26

Esortazioni allo zelo e alla costanza nel professare il Vangelo Fili 1:27-30

Versetti 1-7

L'onore più alto dei ministri più eminenti è quello di essere servitori di Cristo. E coloro che non sono veramente santi sulla terra, non lo saranno mai in cielo. Al di fuori di Cristo, i migliori santi sono peccatori e incapaci di stare davanti a Dio. Non c'è pace senza grazia. La pace interiore nasce dal senso del favore divino. E non c'è grazia e pace se non da Dio nostro Padre, fonte e origine di ogni benedizione. A Filippi l'apostolo fu maltrattato e vide pochi frutti del suo lavoro; eppure ricorda Filippi con gioia. Dobbiamo ringraziare il nostro Dio per le grazie e le comodità, i doni e le utilità degli altri, perché noi riceviamo il beneficio e Dio riceve la gloria. L'opera della grazia non sarà mai completata fino al giorno di Gesù Cristo, il giorno della sua apparizione. Ma possiamo sempre essere fiduciosi che Dio compirà la sua opera buona, in ogni anima in cui l'ha realmente iniziata con la rigenerazione; anche se non dobbiamo confidare nelle apparenze esteriori, né in nient'altro che una nuova creazione alla santità. Le persone sono care ai loro ministri quando ricevono benefici dal loro ministero. I compagni di sofferenza nella causa di Dio dovrebbero essere cari gli uni agli altri.

Filippesi 1:10

8 Versetti 8-11

Non dovremmo forse compatire e amare quelle anime che Cristo ama e compatisce? Chi abbonda in qualche grazia, deve abbondare di più. Provate le cose che differiscono, per approvare le cose eccellenti. Le verità e le leggi di Cristo sono eccellenti e si raccomandano come tali a qualsiasi mente attenta. La sincerità è ciò in cui dovremmo conversare nel mondo, ed è la gloria di tutte le nostre grazie. I cristiani non devono essere inclini a offendersi e devono stare molto attenti a non offendere Dio o i fratelli. Le cose che più onorano Dio ci saranno più utili. Non lasciamo che si dubiti di trovare un frutto buono in noi o meno. Una piccola misura di amore cristiano, di conoscenza e di fecondità non dovrebbe soddisfare nessuno.

2Timoteo 1:12

6 Versetti 6-14

Dio non ci ha dato lo spirito di paura, ma lo spirito di potenza, di coraggio e di risoluzione, per affrontare le difficoltà e i pericoli; lo spirito di amore verso di Lui, che ci farà superare le avversità. E lo spirito di una mente sana, di tranquillità mentale. Lo Spirito Santo non è l'autore di una disposizione timida o codarda, o di timori servili. È probabile che sopportiamo bene le afflizioni, quando abbiamo da Dio la forza e la potenza che ci permettono di sopportarle. Come è solito fare Paolo, quando parla di Cristo e della sua redenzione, si dilunga su di essi; è così pieno di ciò che è tutta la nostra salvezza e dovrebbe essere tutto il nostro desiderio. La chiamata del Vangelo è una chiamata santa, che rende santi. La salvezza è per grazia gratuita. Si dice che ci sia stata data prima dell'inizio del mondo, cioè nel proposito di Dio da tutta l'eternità; in Cristo Gesù, perché tutti i doni che vengono da Dio all'uomo peccatore, vengono in e per mezzo di Cristo Gesù soltanto. E poiché esiste una prospettiva così chiara di felicità eterna attraverso la fede in Lui, che è la Risurrezione e la Vita, cerchiamo di essere più diligenti nel rendere la sua salvezza sicura per le nostre anime. Coloro che aderiscono al Vangelo non devono vergognarsi, la causa li sosterrà; ma coloro che vi si oppongono saranno svergognati. L'apostolo aveva affidato la sua vita, la sua anima e i suoi interessi eterni al Signore Gesù. Nessun altro poteva liberare e assicurare la sua anima attraverso le prove della vita e della morte. Sta per arrivare un giorno in cui le nostre anime saranno esaminate. Avevi un'anima affidata a te; come è stata impiegata? Al servizio del peccato o al servizio di Cristo? La speranza del vero cristiano più basso poggia sullo stesso fondamento di quella del grande apostolo. Anche lui ha imparato il valore e il pericolo della sua anima; anche lui ha creduto in Cristo; e il cambiamento operato nella sua anima convince il credente che il Signore Gesù lo custodirà nel suo regno celeste. Paolo esorta Timoteo a tenere ferme le Sacre Scritture, la sostanza della solida verità del Vangelo in esse contenuta. Non è sufficiente assentire alle parole, ma bisogna amarle. La dottrina cristiana è una fiducia che ci è stata affidata; ha un valore indicibile in sé e ci sarà di grande utilità. Ci è stata affidata per essere conservata pura e completa, ma non dobbiamo pensare di mantenerla con le nostre forze, bensì con la forza dello Spirito Santo che abita in noi; e non la otterrà chi confida nel proprio cuore e si appoggia al proprio intelletto.

2Timoteo 1:18

15 Versetti 15-18

L'apostolo menziona la costanza di Onesiforo; lo ha spesso rifocillato con le sue lettere, i suoi consigli e i suoi conforti e non si è vergognato di lui. Un uomo buono cercherà di fare il bene. Il giorno della morte e del giudizio è un giorno terribile. E se vogliamo avere misericordia allora, dobbiamo cercarla ora presso il Signore. Il meglio che possiamo chiedere, per noi stessi o per i nostri amici, è che il Signore conceda a noi e a loro di trovare la misericordia del Signore, quando saranno chiamati a passare dal tempo all'eternità e a comparire davanti al seggio del giudizio di Cristo.

2Timoteo 4:8

6 Versetti 6-8

Il sangue dei martiri, pur non essendo un sacrificio di espiazione, era un sacrificio di riconoscimento della grazia di Dio e della sua verità. La morte, per un uomo buono, è la liberazione dalla prigionia di questo mondo e la partenza verso i piaceri di un altro mondo. Come cristiano e come ministro, Paolo aveva mantenuto la fede e le dottrine del Vangelo. Quale conforto ci darà poter parlare in questo modo verso la fine dei nostri giorni! La corona dei credenti è una corona di giustizia, acquistata dalla giustizia di Cristo. I credenti non ce l'hanno al momento, eppure è sicura, perché è stata preparata per loro. Il credente, in mezzo alla povertà, al dolore, alla malattia e alle agonie della morte, può gioire; ma se i doveri del suo posto e della sua posizione sono trascurati, la sua prova di interesse per Cristo sarà oscurata, e ci si può aspettare che l'incertezza e l'angoscia offuschino e tormentino le sue ultime ore.

Apocalisse 22:12

6 Versetti 6-19

Il Signore Gesù ha parlato per mezzo dell'angelo, confermando solennemente il contenuto di questo libro, in particolare di quest'ultima visione. Egli è il Signore Dio fedele e veritiero. Anche per mezzo dei suoi messaggeri; i santi angeli li hanno mostrati ai santi uomini di Dio. Sono cose che devono essere fatte a breve; Cristo verrà presto e metterà ogni cosa in dubbio. E dall'integrità di quell'angelo che era stato l'interprete dell'apostolo. Egli rifiutò di accettare il culto religioso da Giovanni e lo rimproverò per averlo offerto. Questa è un'altra testimonianza contro il culto idolatrico dei santi e degli angeli. Dio chiama tutti a testimoniare le dichiarazioni qui fatte. Questo libro, così tenuto aperto, avrà effetto sugli uomini; gli immondi e gli ingiusti lo saranno di più, ma confermerà, rafforzerà e santificherà ulteriormente coloro che sono retti con Dio. Non dobbiamo mai pensare che una fede morta o disobbediente ci salverà, perché il Primo e l'Ultimo ha dichiarato che sono benedetti solo coloro che osservano i suoi comandamenti. È un libro che esclude dal cielo tutti i malvagi e gli ingiusti, in particolare coloro che amano e creano menzogne, quindi non può essere esso stesso una menzogna. Non c'è luogo o condizione intermedia. Gesù, che è lo Spirito di profezia, ha dato alle sue chiese questa luce mattutina di profezia, per assicurare loro la luce del giorno perfetto che si avvicina. Il tutto è confermato da un invito aperto e generale all'umanità, a venire e a partecipare liberamente alle promesse e ai privilegi del Vangelo. Lo Spirito, attraverso la sacra parola, le convinzioni e l'influenza nella coscienza del peccatore, dice: "Vieni a Cristo per la salvezza"; e la sposa, o l'intera chiesa, in terra e in cielo, dice: "Vieni a condividere la nostra felicità". Per evitare che qualcuno esiti, si aggiunge: "Chiunque voglia o sia disposto, venga e prenda liberamente l'acqua della vita". Che chiunque ascolti o legga queste parole possa desiderare subito di accettare il grazioso invito. Sono condannati tutti coloro che osano corrompere o cambiare la Parola di Dio, aggiungendovi o togliendovi.

Riferimenti incrociati:

Luca 19:11-27

11 Lu 17:20; At 1:6; 2Te 2:1-3

12 Mat 25:14-30; Mar 13:34-37
Lu 20:9; 24:51; Mat 21:38; Mar 12:1; 16:19; At 1:9,10
Mat 28:18; Giov 18:37; 1Co 15:25; Ef 1:20-23; Fili 2:9-11; 1P 3:22
At 1:11; 17:31; Eb 9:28; Ap 1:7

13 Mat 25:14; Giov 12:26; Ga 1:10; Giac 1:1; 2P 1:1
Mat 25:15; Rom 12:6-8; 1Co 12:7-11,28,29; 1P 4:9-11

14 Lu 19:27; 1Sa 8:7; Sal 2:1-3; Is 49:7; Zac 11:8; Giov 1:11; 15:18,23,24; At 3:14,15; 4:27,28; 7:51,52

15 Sal 2:4-6
Lu 19:23
Lu 12:48; 16:2-13; Mat 18:23-35; 25:19; Rom 14:10-12; 1Co 4:1-5

16 1Cron 29:14-16; 1Co 15:10; Col 1:28,29; 2Ti 4:7,8; Giac 2:18-26

17 Ge 39:4; 1Sa 2:30; Mat 25:21; Rom 2:29; 1Co 4:5; 2Ti 2:10; 1P 1:7; 5:4
Lu 16:10; 22:30; Mat 25:21; Ap 2:26-29

18 Mat 13:23; Mar 4:20; 2Co 8:12

19 Is 3:10; 1Co 3:8; 15:41,42,58; 2Co 9:6; 2G 1:8

20 Lu 19:13; 3:9; 6:46; Prov 26:13-16; Mat 25:24; Giac 4:17

21 Eso 20:19,20; 1Sa 12:20; Mat 25:24,25; Rom 8:15; 2Ti 1:7; Giac 2:10; 1G 4:18
1Sa 6:19-21; 2Sa 6:9-11; Giob 21:14,15; Ez 18:25-29; Mal 3:14,15; Rom 8:7; Giuda 1:15

22 2Sa 1:16; Giob 15:5,6; Mat 12:37; 22:12; Rom 3:19
Mat 25:26,27

23 Rom 2:4,5
Eso 22:25-27; De 23:19,20

24 Lu 12:20; 16:2

25 Lu 16:2; 2Sa 7:19; Is 55:8,9

26 Lu 8:18; Mat 13:12; 25:28,29; Mar 4:25; Giov 5:1-3
Lu 16:3; 1Sa 2:30; 15:28; 2Sa 7:15; Sal 109:8; Ez 44:12-16; Mat 21:43; At 1:20; 2G 1:8; Ap 2:3; 3:11

27 Lu 19:14,42-44; 21:22,24; Nu 14:36,37; 16:30-35; Sal 2:3-5,9; 21:8,9; 69:22-28; Is 66:6,14; Na 1:2,8; Mat 21:37-41; 22:7; 23:34-36; 1Te 2:15,16; Eb 10:13

1Corinzi 1:8

Sal 37:17,28; Rom 14:4; 16:25; 2Co 1:21; 1Te 3:13; 5:24; 2Te 3:3; 1P 5:10
Ef 5:27; Fili 2:15; Col 1:22; 1Te 3:13; 5:23,24; 2P 3:14; Giuda 1:24,25
Fili 1:6,10; 2:16; 2P 3:10

2Corinzi 5:10

Ge 18:25; 1Sa 2:3,10; Sal 7:6-8; 9:7,8; 50:3-6; 96:10-13; 98:9; Ec 11:9; 12:14; Ez 18:30; Mat 25:31-46; At 10:42; 17:31; Rom 14:10-12; 1P 4:5; Giuda 1:14,15; Ap 20:11-15
2Co 7:3; 1Re 8:32,39; Giob 34:11; Sal 62:12; Is 3:10,11; Mat 16:27; Rom 2:5-10; 1Co 4:5; Ga 6:7,8; Ef 6:8; Col 3:24,25; Ap 2:23; 20:12; 20:13; 22:12
Rom 6:12,13,19; 12:1,2; 1Co 6:12-20

Filippesi 1:6

2Co 1:15; 2:3; 7:16; 9:4; Ga 5:10; 2Te 3:4; File 1:21; Eb 10:35
Fili 1:29; 2:13; Giov 6:29; At 11:18; 16:14; Rom 8:28-30; Ef 2:4-10; Col 2:12; 1Te 1:3; 2Te 2:13,14; Tit 3:4-6; Eb 13:20,21; Giac 1:16-18; 1P 1:2,3
Sal 138:8; Giov 6:29; Ef 4:12; 1Te 5:23,24; 2Te 1:11; 1P 5:10
Eb 12:2
Fili 1:10; 1Co 1:8; 2P 3:10

Filippesi 1:10

Is 7:15,16; Am 5:14,15; Mic 3:2; Giov 3:20; Rom 2:18; 7:16,22; 8:7; 12:2,9
Giob 12:11; 34:3; Rom 12:2; 2Co 11:13-15; Ef 5:10; 1Te 5:21; Eb 5:12-14; 1G 4:1; Ap 2:2
Fili 1:16; Ge 20:5; Gios 24:14; Giov 1:47; At 24:16; 2Co 1:12; 2:17; 8:8; Ef 4:15; 5:27; 6:24; 1Te 3:13; 5:23
Mat 16:23; 18:6,7; 26:33; Rom 14:20,21; 16:17; 1Co 8:13; 10:32; 2Co 6:3; Ga 5:11; 1Te 3:13
1Co 1:8

2Timoteo 1:12

2Ti 1:8; 2:9; 3:10-12; 4:16,17; At 9:16; 13:46,50; 14:5,6; 21:27-31; 22:21-24; Ef 3:1-8; 1Te 2:16
2Ti 1:8; Sal 25:2; Is 50:7; 54:4; At 21:13; Rom 1:16; 5:4,5; 9:33; Fili 1:20; Eb 12:2; 1P 4:16
Sal 9:10; 56:9; Fili 3:8,10; 1P 4:19
Is 12:2; Na 1:7; Mat 12:21; Rom 15:12,13; Ef 1:12,13; 1P 1:20,21
2Ti 1:5
Giov 10:28-30; Fili 3:21; Eb 2:18; 7:25
Giov 6:39,40,44; 17:11,12,15; 1Ti 6:20; 1P 1:5; Giuda 1:24
Sal 31:5; Lu 23:46; At 7:59; 1P 4:19
2Ti 1:18; 4:8; Mat 7:22; 24:36; Lu 10:12; 1Te 5:4

2Timoteo 1:18

2Ti 1:16; 1Re 17:20; Mat 25:34-40
Sal 130:3,4; Lu 1:72,78; Rom 3:23,24; 9:15-23; Ef 2:4; 1P 1:10
2Ti 1:12; 1Te 2:19
Lu 8:3; 2Co 9:1; Eb 6:10
2Ti 4:12; At 19:1; 1Co 16:8; 1Ti 1:3; Ap 2:1

2Timoteo 4:8

Sal 31:19; Mat 6:19,20; Col 1:5; 1Ti 6:19
2Ti 2:5; Prov 4:9; 1Co 9:25; Giac 1:12; 1P 5:4; Ap 2:10; 4:4,10
2Ti 4:1; Ge 18:25; Sal 7:11; Rom 2:5; 2Te 1:5,6; Ap 19:11
2Ti 1:12,18; Mal 3:17; Mat 7:22; 24:36; Lu 10:12; 1Te 5:4
Rom 8:23; 1Co 2:9; 2Co 5:2; 1Te 1:10; Tit 2:13; Eb 9:28; Ap 1:7; 22:20

Apocalisse 22:12

Ap 22:7; Sof 1:14
Ap 11:18; Is 3:10,11; 40:10; 62:11; 1Co 3:8,14; 9:17,18
Ap 20:12; Mat 16:27; Rom 2:6-11; 14:12

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