Commentario abbreviato:Matteo 13:24Versetti 24-30,36-43 Questa parabola rappresenta lo stato presente e futuro della Chiesa del Vangelo; la cura di Cristo, l'inimicizia del diavolo contro di essa, la mescolanza di buoni e cattivi in questo mondo e la separazione tra loro nell'altro mondo. L'uomo decaduto è così incline al peccato che, se il nemico semina la zizzania, può andare per la sua strada, essa spunterà e farà del male; mentre, quando viene seminato il buon seme, deve essere curato, annaffiato e recintato. I servi si lamentarono con il loro padrone: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Non c'è dubbio che l'abbia fatto; qualsiasi cosa non vada bene nella Chiesa, siamo sicuri che non viene da Cristo. Sebbene i trasgressori grossolani e coloro che si oppongono apertamente al Vangelo debbano essere separati dalla società dei fedeli, tuttavia nessuna abilità umana può operare una separazione esatta. Coloro che si oppongono non devono essere tagliati fuori, ma istruiti, e questo con mitezza. E anche se i buoni e i cattivi sono insieme in questo mondo, tuttavia nel grande giorno saranno separati; allora i giusti e i malvagi saranno chiaramente conosciuti; qui a volte è difficile distinguerli. Conoscendo i terrori del Signore, non commettiamo iniquità. Alla morte, i credenti risplenderanno per se stessi; nel grande giorno risplenderanno davanti a tutto il mondo. Risplenderanno per riflesso, con la luce presa in prestito dalla Fonte della luce. La loro santificazione sarà resa perfetta e la loro giustificazione sarà resa pubblica. Che ci si possa ritrovare in quel felice numero. Riferimenti incrociati:Matteo 13:24Mat 21:33; Giudic 14:12,13; Is 28:10,13; Ez 17:2 Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: |