Commentario abbreviato:Numeri 19:1311 Versetti 11-22 Perché la legge ha definito un cadavere come una cosa contaminante? Perché la morte è il salario del peccato, che è entrato nel mondo per mezzo di essa e regna in forza di essa. La legge non poteva vincere la morte, né abolirla, come fa il Vangelo, portando alla luce la vita e l'immortalità e introducendo così una speranza migliore. Come la cenere della giovenca indicava i meriti di Cristo, così l'acqua corrente indicava la potenza e la grazia dello Spirito benedetto, che è paragonato a fiumi di acqua viva; ed è per opera sua che la giustizia di Cristo viene applicata a noi per la nostra purificazione. Coloro che si ripromettono di trarre beneficio dalla giustizia di Cristo, ma non si sottomettono alla grazia e all'influenza dello Spirito Santo, non fanno altro che ingannarsi; non possiamo essere purificati dalla cenere, se non dall'acqua corrente. Che utilità possono avere queste nomine, se non si riferiscono alle dottrine sul sacrificio di Cristo? Ma confrontandoli con il Nuovo Testamento, la conoscenza che se ne ricava è evidente. Il vero stato dell'uomo decaduto è mostrato in queste istituzioni. Qui impariamo la natura contaminante del peccato e siamo avvertiti di evitare le comunicazioni malvagie. Diodati:Numeri 19:13Chiunque avrà tocco il corpo morto d'una persona che sia morta, e non si sarà purificato; egli ha contaminato il Tabernacolo del Signore; perciò sia quella persona ricisa d'Israele; conciossiachè l'acqua di purificazione non sia stata sparsa sopra lui, egli sarà immondo; la sua immondizia rimarrà da indi innanzi in lui. Martini:Numeri 19:13Chiunque avrà toccato il corpo morto di un uomo, e non sarà stato asperso colla mistura di quest'acqua, renderà immondo il tabernacolo del Signore, e sarà reciso dalla società d'Israele: perché non fu asperso coll'acqua di espiazione, ei sarà immondo, e resterà sopra di lui la sua immondezza. Nuova Diodati:Numeri 19:13Chiunque tocca il corpo di una persona morta e non si purifica, contamina la dimora dell'Eterno; quella persona sarà sterminata dal mezzo d'Israele. Poiché l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; la sua impurità è ancora su di lui. Nuova Riveduta:Numeri 19:13Chiunque tocchi un morto, cioè il corpo di una persona umana che sia morta, e non si purifica, contamina la dimora del SIGNORE; e quel tale sarà tolto via da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità. Ricciotti:Numeri 19:13Chiunque avrà toccato il cadavere di un uomo, e non si sarà fatto aspergere con questa mistura, profanerà il tabernacolo del Signore e perirà di mezzo ad Israele; non essendo stato asperso con l'acqua dell'espiazione, sarà immondo, e su lui rimarrà la sua immondezza. Riferimenti incrociati:Numeri 19:13Nu 15:30; Lev 5:3,6,17; 15:31; Eb 2:2,3; 10:29; Ap 21:8; 22:11,15 Riveduta:Numeri 19:13Chiunque avrà toccato un morto, il corpo d'una persona umana che sia morta e non si sarà purificato, avrà contaminato la dimora dell'Eterno; e quel tale sarà sterminato di mezzo a Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità. Riveduta 2020:Numeri 19:13Chiunque avrà toccato un morto, il corpo di una persona umana che sia morta e non si sarà purificato, avrà contaminato la dimora dell'Eterno; e quel tale sarà tolto di mezzo da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità. Tintori:Numeri 19:13Chi, dopo aver toccato il cadavere di un uomo non sarà stato asperso colla mistura di quest'acqua, contaminerà il Tabernacolo del Signore e sarà sterminato da Israele: non essendo stato asperso coll'acqua d'espiazione, egli sarà immondo e resterà sopra di lui la sua immondezza. Dimensione testo: |