Salmi 80

1 Capitolo 80

Il salmista si lamenta delle miserie della chiesa Sal 80:1-7

La sua antica prosperità e la sua attuale desolazione Sal 80:8-16

Una preghiera per la misericordia Sal 80:17-19

Versetti 1-7

Colui che abita sul seggio della misericordia è il buon Pastore del suo popolo. Ma non possiamo aspettarci il conforto del suo amore, né la protezione del suo braccio, se non partecipiamo alla sua grazia di conversione. Se è veramente adirato per le preghiere del suo popolo, è perché, pur pregando, i loro fini non sono giusti, o perché c'è qualche peccato segreto in loro, o perché vuole mettere alla prova la loro pazienza e perseveranza nella preghiera. Quando Dio è scontento del suo popolo, dobbiamo aspettarci di vederlo in lacrime e i suoi nemici in trionfo. Non c'è salvezza se non dal favore di Dio; non c'è conversione a Dio se non per la sua stessa grazia.

8 Versetti 8-16

La Chiesa è rappresentata come una vite e una vigna. La radice della vite è Cristo, i tralci sono i credenti. La chiesa è come una vite, ha bisogno di sostegno, ma si espande e fruttifica. Se una vite non porta frutto, nessun albero è così inutile. E noi non siamo forse piantati come in un giardino ben coltivato, con tutti i mezzi per essere fruttuosi nelle opere di giustizia? Ma le foglie inutili della professione e i rami vuoti delle nozioni e delle forme abbondano molto più della vera pietà. Era sprecata e rovinata. C'era una buona ragione per questo cambiamento nel modo di agire di Dio nei loro confronti. E a noi va bene o male, a seconda che siamo sotto il sorriso o il cipiglio di Dio. Se consideriamo lo stato della parte più pura della Chiesa visibile, non possiamo meravigliarci che venga visitata con severe correzioni. Chiedono che Dio aiuti la vite. Signore, essa è formata da te stesso e per te stesso, quindi può essere affidata a te stesso con umile fiducia.

17 Versetti 17-19

Il Messia, protettore e salvatore della Chiesa, è l'uomo della destra di Dio; è il braccio del Signore, perché a lui è stato dato ogni potere. In lui è la nostra forza, grazie alla quale siamo in grado di perseverare fino alla fine. La vite, quindi, non può andare in rovina, né alcun tralcio fruttifero può perire; ma quelli infruttuosi saranno tagliati e gettati nel fuoco. Il fine della nostra redenzione è che dobbiamo servire Colui che ci ha redenti e non tornare ai nostri vecchi peccati.

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