Commentario abbreviato:Geremia 17:13-1812 Versetti 12-18 Il profeta riconosce il favore di Dio nell'instaurare la religione. In Dio c'è una pienezza di conforto, una pienezza traboccante, sempre abbondante, come una fontana. È sempre fresca e limpida, come acqua di sorgente, mentre i piaceri del peccato sono pozzanghere. Prega Dio per la guarigione, per la misericordia salvifica. Si appella a Dio per il suo fedele adempimento dell'ufficio a cui è stato chiamato. Implora umilmente che Dio lo possieda e lo protegga nell'opera a cui lo ha chiaramente chiamato. Qualunque siano le ferite o le malattie che riscontriamo nei nostri cuori e nelle nostre coscienze, chiediamo al Signore di guarirci, di salvarci, affinché le nostre anime lodino il suo nome. Le sue mani possono fasciare la coscienza turbata e guarire il cuore spezzato; può curare le peggiori malattie della nostra natura. Diodati:Geremia 17:13-1813 O Signore, speranza d'Israele, tutti quelli che ti lasciano saran confusi; e quelli che si rivoltano indietro da me saranno scritti nella terra; perciocchè hanno abbandonata la fonte delle acque vive, il Signore. 14 Sanami, Signore, ed io sarò sanato; salvami, ed io sarò salvato; perciocchè tu sei la mia lode. 15 Ecco, costoro mi dicono: Dove è la parola del Signore? venga pur ora. 16 Ora, quant'è a me, io non ho fatta maggiore istanza dietro a te, che si convenga ad un pastore; e non ho desiderato il giorno del male insanabile; tu il sai, ciò che è uscito delle mie labbra è stato nel tuo cospetto. 17 Non essermi in ispavento; tu sei la mia speranza, e rifugio, nel giorno dell'avversità. 18 Sieno confusi i miei persecutori, e non io; sieno spaventati, e non io; fa' venire sopra loro il giorno del male, e rompili di doppia rottura. Nuova Diodati:Geremia 17:13-1813 O Eterno, speranza d'Israele, tutti quelli che ti abbandonano saranno svergognati. «Quelli che si allontanano da me saranno scritti in terra, perché hanno abbandonato l'Eterno, la sorgente d'acqua viva». 14 Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito, salvami e sarò salvato, perché tu sei la mia lode. 15 Ecco, essi mi dicono: «Dov'è la parola dell'Eterno? Si compia ora!». 16 Io tuttavia non ho rifiutato di essere loro pastore seguendo te né ho desiderato il giorno funesto. Tu conosci ciò che è uscito dalla mia bocca, perché veniva dalla tua presenza. 17 Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno dell'avversità. 18 Siano svergognati i miei persecutori, ma non sia svergognato io; siano essi spaventati, ma non sia spaventato io; fa' venire su di loro il giorno di sventura e distruggili con doppia distruzione! Nuova Riveduta:Geremia 17:13-1813 Speranza d'Israele, o SIGNORE, Sl 125; Gr 20:10-13 Riferimenti incrociati:Geremia 17:13-1813 Ger 17:17; 14:8; Sal 22:4; Gioe 3:16; At 28:20; 1Ti 1:1 14 Ger 31:18; De 32:39; Sal 6:2,4; 12:4; Is 6:10; 57:18,19; Lu 4:18 15 Ger 20:7,8; Is 5:19; Ez 12:22,27,28; Am 5:18; 2P 3:3,4 16 Ger 1:4-10; 20:9; Ez 3:14-19; 33:7-9; Am 7:14,15; Giac 1:19; 3:1 17 Giob 31:23; Sal 77:2-9; 88:15,16 18 Ger 20:11; Sal 35:4,26,27; 40:14; 70:2; 83:17,18 Riveduta:Geremia 17:13-1813 Speranza d'Israele, o Eterno, tutti quelli che t'abbandonano saranno confusi; quelli che s'allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato l'Eterno, la sorgente delle acque vive. Dimensione testo: |