Nuova Riveduta:

Marco 2:1-3:6

Gesù guarisce un paralitico
=(Mt 9:1-8; Lu 5:17-26) Gv 10:31-38
2:1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa, 2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la parola.
3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. 4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati». 6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro: 7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» 8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, 11 io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista».

Chiamata di Levi
=(Mt 9:9; Lu 5:27-28) Mt 4:18-22
13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava da lui, ed egli insegnava loro. 14 E, passando, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì.

=(Mt 9:10-13; Lu 5:29-32) Lu 15:1-10; Sl 25:8-9
15 Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli; poiché ce n'erano molti che lo seguivano. 16 Gli scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangia con i pubblicani e i peccatori?» 17 Gesù, udito questo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».

Il digiuno; parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi
=(Mt 9:14-17; Lu 5:33-39)
18 I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare. Alcuni andarono da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?» 19 Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto; e allora, in quei giorni, digiuneranno. 21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via il vecchio, e lo strappo si fa peggiore. 22 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, e il vino si perde insieme con gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi».

Gesù, Signore del sabato
=(Mt 12:1-8; Lu 6:1-5)
23 In un giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a strappare delle spighe. 24 I farisei gli dissero: «Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito?» 25 Ed egli disse loro: «Non avete mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? 26 Com'egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?» 27 Poi disse loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; 28 perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Gesù guarisce l'uomo dalla mano paralizzata
=(Mt 12:9-14; Lu 6:6-11)
3:1 Poi entrò di nuovo nella sinagoga; là stava un uomo che aveva la mano paralizzata. 2 E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. 3 Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati là nel mezzo!» 4 Poi domandò loro: «È permesso, in un giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?» Ma quelli tacevano. 5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: «Stendi la mano!» Egli la stese, e la sua mano tornò sana.
6 I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, per farlo morire.

C.E.I.:

Marco 2:1-3:6

2:1 Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua». 12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».
Egli, alzatosi, lo seguì.
15 Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».
18 Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. 21 Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
23 In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. 24 I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». 25 Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26 Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». 27 E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

3:1 Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, 2 e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3 Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». 4 Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». 5 Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. 6 E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Nuova Diodati:

Marco 2:1-3:6

Il paralitico di Capernaum
2:1 Alcuni giorni dopo, egli entrò di nuovo in Capernaum e si venne a sapere che egli si trovava in casa; 2 e subito si radunò tanta gente da non trovare più posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava loro la parola. 3 Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini. 4 Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 6 Or vi erano là seduti alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro: 7 «Perché mai costui parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano queste cose dentro di sé, disse loro: «Perché ragionate voi queste cose nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha potestà di perdonare i peccati in terra, 11 io ti dico (disse al paralitico): Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò immediatamente, prese il suo lettuccio e uscì in presenza di tutti, così che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Vocazione di Levi
13 Gesù uscì di nuovo lungo il mare e tutta la folla veniva a lui, ed egli li ammaestrava. 14 Nel passare vide Levi figlio di Alfeo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15 Or avvenne che, mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: «Come mai mangia e beve egli in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 E Gesù, udito ciò, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento».

Del digiuno
18 Allora i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei stavano digiunando. Ora essi vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19 E Gesù disse loro: «Possono forse gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno. 21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti il pezzo nuovo porta via l'intero rattoppo e lo strappo si fa peggiore. 22 Così, nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi».

Gesù, signore del sabato
23 Or avvenne che in giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a svellere delle spighe. 24 E i farisei gli dissero: «Guarda, perché fanno ciò che non è lecito in giorno di sabato?». 25 Ma egli disse loro: «Non avete mai letto ciò che fece Davide, quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e quelli con lui? 26 Come egli entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani di presentazione che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?». 27 Poi disse loro: «Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. 28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

L'uomo dalla mano secca
3:1 Poi egli entrò di nuovo nella sinagoga, e là c'era un uomo che aveva una mano secca. 2 Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo. 3 Ed egli disse all'uomo che aveva la mano secca: «Alzati in mezzo a tutti!». 4 Poi disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano. 5 Allora egli, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e la sua mano fu risanata come l'altra. 6 E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, come farlo morire.

La Parola è Vita:

Marco 2

1 
Alcuni giorni dopo Gesù tornò a Cafarnao, e si sparse la voce che egli era in casa. 2 Ben presto venne tanta gente, che non c'era più posto per nessuno, neppure fuori della porta. Ed egli annunciava loro la Parola. 3 Giunsero anche quattro uomini che portavano un paralitico in barella. 4 Non potendo raggiungere Gesù attraverso la folla, fecero un buco nel tetto della casa giusto sopra la sua testa, e da lì calarono il paralitico sulla barella, proprio davanti a lui.
5 Quando Gesù vide in quegli uomini la ferma certezza che lui, il Signore, avrebbe aiutato il loro amico, disse al malato: «Figliuolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!»
6 Ma alcuni capi religiosi giudei che se ne stavano lì vicino pensarono: 7 «Ma come? Questa è bestemmia! Crede forse di essere Dio? Perché solo Dio può perdonare i peccati!» 8 Ma Gesù, che lesse subito nei loro pensieri, disse: «Perché ragionate in questo modo? 9 Credete che sia più difficile perdonare i suoi peccati o guarirlo? 10 Perciò, per provare che io, il Messia, ho qui in terra l'autorità di perdonare i peccati, guardate!» E Gesù, volgendosi verso il paralitico, disse: «Tu sei guarito. Àlzati, raccogli la tua barella e tornatene a casa!»
11  12 L'uomo balzò in piedi, raccolse la barella e si fece strada fra i presenti. Il miracolo lasciò tutti stupefatti: «Una cosa del genere non l'avevamo mai vista prima!» esclamavano, lodando Dio.
13 Poi Gesù tornò di nuovo sulla riva del lago; e insegnava alla folla che si era riunita attorno a lui. 14 Mentre passava, vide Levi, figlio di Alfeo, che sedeva al suo banco delle tasse. «Vieni con me», gli disse Gesù. «Vieni, e sii mio discepolo». E Levi balzò in piedi e andò con lui.
15 Quella sera, Levi invitò a cena a casa sua dei colleghi esattori e molti altri noti peccatori, perché potessero conoscere Gesù. (C'erano molte persone di questo genere fra quelli che lo seguivano). 16 Quando alcuni capi religiosi giudei videro Gesù a tavola con questa gente di pessima reputazione, dissero ai suoi discepoli: «Come può sopportare di mangiare con tale gentaglia?»
17 Gesù sentì ciò che dicevano e rispose: «Sono le persone malate che hanno bisogno del medico, non quelle sane! Non sono venuto per invitare al pentimento quelli che secondo voi sono brave persone, ma quelli che per voi sono dei peccatori!»

«Il Messia».
18 I discepoli di Giovanni e i capi giudei digiunavano. Un giorno, alcuni, vennero da Gesù e gli domandarono perché i suoi discepoli non facessero altrettanto.
19 Gesù rispose: «È possibile che gli amici dello sposo se ne stiano senza mangiare alla festa di nozze? Dovrebbero essere tristi, mentre lo sposo è ancora con loro? 20 Ma un giorno egli sarà allontanato da loro e allora digiuneranno. 21 Nessuno aggiusta un vecchio vestito con una toppa nuova che può restringersi. Che cosa succede? La stoffa nuova strappa parte del tessuto vecchio, lasciando uno strappo peggiore del primo. 22 Nessuno metterebbe del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino li fa scoppiare. E andrebbero rovinati sia il vino che gli otri. Il vino nuovo deve essere messo in otri nuovi».
23 Un'altra volta, di sabato, mentre Gesù e i discepoli passavano attraverso i campi, i discepoli colsero delle spighe per mangiarne il grano. 24 Alcuni capi religiosi giudei dissero allora a Gesù: «Non dovrebbero farlo, perché è contro le nostre leggi raccogliere il grano di sabato!»
25 Ma Gesù rispose: «Non avete mai letto nelle Scritture che cosa fece il re Davide quella volta che lui e i suoi compagni erano affamati? Egli entrò nella casa di Dio, (a quel tempo il sommo sacerdote era Abiatar), e insieme con i suoi mangiò il pane speciale che solo i sacerdoti potevano mangiare. Anche quello fu contro la legge. 26  27 Ma il sabato è stato fatto perché l'uomo ne tragga vantaggio, e non perché l'uomo sia schiavo del sabato! 28 Ed io, il Messia, so quanto è prezioso servire il Signore con libertà».

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Marco 2:1-3:6

Il paralitico di Capernaum
(Matteo 9:1-8 e parall.)
2:1 E dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo in Capernaum, e si seppe che era in casa; 2 e si raunò tanta gente che neppure lo spazio dinanzi alla porta la potea contenere. Ed egli annunziava loro la Parola. 3 E vennero a lui alcuni che menavano un paralitico portato da quattro. 4 E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale il paralitico giaceva. 5 E Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti sono rimessi. 6 Or alcuni degli scribi eran quivi seduti e così ragionavano in cuor loro: 7 Perché parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio? 8 E Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano così dentro di sé, disse loro: Perché fate voi cotesti ragionamenti ne' vostri cuori? 9 Che è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi, oppur dirgli: Lèvati, togli il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell'uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati: 11 Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua. 12 E colui s'alzò, e subito, preso il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; talché tutti stupivano e glorificavano Iddio dicendo: Una cosa così non la vedemmo mai.

La chiamata di Levi
(Matteo 9:9-13 e parall.)
13 E Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la moltitudine andava a lui, ed egli li ammaestrava. 14 E passando, vide Levi d'Alfeo seduto al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15 Ed avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e coi suoi discepoli; poiché ve n'erano molti e lo seguivano. 16 E gli scribi d'infra i Farisei vedutolo mangiar coi pubblicani e coi peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia e beve coi pubblicani e i peccatori? 17 E Gesù, udito ciò, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamar de' giusti, ma dei peccatori.

Del digiuno
(Matteo 9:14-17 e parall.)
18 Or i discepoli di Giovanni e i Farisei solevano digiunare. E vennero a Gesù e gli dissero: Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei Farisei digiunano, e i discepoli tuoi non digiunano? 19 E Gesù disse loro: Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto; ed allora, in quei giorni, digiuneranno. 21 Niuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio, e lo strappo si fa peggiore. 22 E niuno mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, ed il vino si perde insieme con gli otri; ma il vin nuovo va messo in otri nuovi.

Gesù Signore del Sabato
(Matteo 12:1-8 e parall.)
23 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati, e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a svellere delle spighe. 24 E i Farisei gli dissero: Vedi! perché fanno di sabato quel che non è lecito? 25 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro ch'eran con lui? 26 Com'egli, sotto il sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che eran con lui? 27 Poi disse loro: Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; 28 perciò il Figliuol dell'uomo è Signore anche del sabato.

L'uomo dalla mano secca
(Matteo 12:9-21 e parall.)
3:1 Poi entrò di nuovo in una sinagoga; e quivi era un uomo che avea la mano secca. 2 E l'osservavano per vedere se lo guarirebbe in giorno di sabato, per poterlo accusare. 3 Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Lèvati là nel mezzo! 4 Poi disse loro: È egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano. 5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, contristato per l'induramento del cuor loro, disse all'uomo: Stendi la mano! Egli la stese, e la sua mano tornò sana. 6 E i Farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire.

Diodati:

Marco 2:1-3:6

2:1 ED alquanti giorni appresso, egli entrò di nuovo in Capernaum; e s'intese ch'egli era in casa. 2 E subito si raunò gran numero di gente, talchè non pure i contorni della porta li potevan più contenere; ed egli annunziava loro la parola. 3 Allora vennero a lui alcuni che menavano un paralitico, portato da quattro. 4 E, non potendosi accostare a lui, per la calca, scopersero il tetto della casa dove era Gesù; e, foratolo, calarono il letticello, in sul quale giaceva il paralitico. 5 E Gesù, veduta la lor fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti son rimessi. 6 Or alcuni d'infra gli Scribi sedevano quivi, e ragionavan ne' lor cuori, dicendo: 7 Perchè pronunzia costui bestemmie in questa maniera? chi può rimettere i peccati, se non il solo Dio? 8 E Gesù, avendo subito conosciuto, per lo suo Spirito, che ragionavan così fra sè stessi, disse loro: Perchè ragionate voi coteste cose ne' vostri cuori? 9 Quale è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti son rimessi; ovver dire: Levati, togli il tuo letticello, e cammina? 10 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha podestà di rimettere i peccati in terra, 11 io ti dico (disse egli al paralitico): Levati, togli il tuo letticello, e vattene a casa tua. 12 Ed egli prestamente si levò; e, caricatosi addosso il suo letticello, uscì in presenza di tutti; talchè tutti stupivano, e glorificavano Iddio, dicendo: Giammai non vedemmo cotal cosa.
13 POI appresso Gesù uscì di nuovo lungo il mare; e tutta la moltitudine veniva a lui, ed egli li ammaestrava. 14 E passando, vide Levi, il figliuol di Alfeo, che sedeva al banco della gabella. Ed egli gli disse: Seguitami. Ed egli, levatosi, lo seguitò. 15 Ed avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa d'esso, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui, e co' suoi discepoli; perciocchè eran molti, e l'aveano seguitato. 16 E gli Scribi e i Farisei, vedutolo mangiar co' pubblicani e co' peccatori, dissero a' suoi discepoli: Che vuol dir ch'egli mangia e beve co' pubblicani e co' peccatori? 17 E Gesù, udito ciò, disse loro: I sani non hanno bisogno di medico, ma i malati; io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a penitenza.
18 OR i discepoli di Giovanni, e quei de' Farisei, digiunavano. E quelli vennero a Gesù, e gli dissero: Perchè digiunano i discepoli di Giovanni, e quei de' Farisei, e i tuoi discepoli non digiunano? 19 E Gesù disse loro: Que' della camera delle nozze possono eglino digiunare, mentre lo sposo è con loro? quanto tempo hanno seco lo sposo non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que' giorni digiuneranno. 21 Niuno eziandio cuce una giunta di panno nuovo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, quel nuovo ripieno strappa del vecchio, e la rottura si fa peggiore. 22 Parimente, niuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, e il vino si spande, e gli otri si perdono; anzi conviensi mettere il vino nuovo in otri nuovi. 23 ED avvenne, in un giorno di sabato, ch'egli camminava per li seminati, e i suoi discepoli presero a svellere delle spighe, camminando. 24 E i Farisei gli dissero: Vedi, perchè fanno essi ciò che non è lecito in giorno di sabato? 25 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe bisogno, ed ebbe fame, egli, e coloro ch'erano con lui? 26 Come egli entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani di presentazione, i quali non è lecito di mangiare, se non a' sacerdoti, e ne diede ancora a coloro ch'eran con lui? 27 Poi disse loro: Il sabato è fatto per l'uomo, e non l'uomo per il sabato. 28 Dunque il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato.

3:1 POI egli entrò di nuovo nella sinagoga, e quivi era un uomo che avea la mano secca. 2 Ed essi l'osservavano se lo sanerebbe in giorno di sabato, per accusarlo. 3 Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Levati là nel mezzo. 4 Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano. 5 Allora, avendoli guardati attorno con indegnazione, contristato per l'induramento del cuor loro, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese. E la sua mano fu restituita sana come l'altra. 6 E i Farisei, essendo usciti, tenner subito consiglio con gli Erodiani contro a lui, come lo farebber morire.

Commentario abbreviato:

Marco 2:1-3:6

2:1 Capitolo 2

Cristo guarisce un malato di paralisi Mc 2:1-12

La chiamata di Levi e l'ospitalità data a Gesù Mc 2:13-17

Perché i discepoli di Cristo non digiunavano Mc 2:18-22

Giustifica i suoi discepoli per aver colto il grano in giorno di sabato Mc 2:23-28

Versetti 1-12

Era la miseria di quest'uomo che aveva bisogno di essere trasportato, e mostra lo stato di sofferenza della vita umana; è stato gentile da parte di coloro che lo hanno trasportato, e insegna la compassione che dovrebbe esserci negli uomini, verso i loro simili in difficoltà. La vera fede e la fede forte possono operare in vari modi, ma saranno accettate e approvate da Gesù Cristo. Il peccato è la causa di tutti i nostri dolori e malattie. Il modo per rimuovere l'effetto è togliere la causa. Il perdono del peccato colpisce la radice di tutte le malattie. Cristo ha dimostrato il suo potere di perdonare i peccati mostrando il suo potere di curare l'uomo malato di paralisi. E il suo guarire le malattie era una figura del suo perdono del peccato, perché il peccato è la malattia dell'anima; quando viene perdonato, viene guarito. Quando vediamo ciò che Cristo fa nel guarire le anime, dobbiamo ammettere di non aver mai visto nulla di simile. La maggior parte degli uomini si ritiene integra; non sente il bisogno di un medico, quindi disprezza o trascura Cristo e il suo Vangelo. Ma il peccatore convinto e umiliato, che dispera di ogni aiuto, se non quello del Salvatore, dimostrerà la sua fede rivolgendosi a lui senza indugio.

13 Versetti 13-17

Matteo non aveva un buon carattere, altrimenti, essendo ebreo, non sarebbe mai stato un pubblicano, cioè un esattore delle tasse per i Romani. Tuttavia, Cristo chiamò questo pubblicano a seguirlo. Con Dio, attraverso Cristo, c'è la misericordia per perdonare i più grandi peccati e la grazia per cambiare i più grandi peccatori e renderli santi. Un pubblicano fedele e onesto era raro. E poiché i Giudei avevano un odio particolare per un ufficio che dimostrava che erano soggetti ai Romani, davano a questi esattori delle tasse una cattiva fama. Ma il nostro Signore benedetto non esitò a conversare con loro, quando apparve nelle sembianze della carne di peccato. E non è una novità che ciò che è ben fatto e ben progettato venga calunniato e trasformato in rimprovero per gli uomini più saggi e migliori. Cristo non si ritirò, anche se i farisei si offesero. Se il mondo fosse stato giusto, non ci sarebbe stata occasione per la sua venuta, né per predicare il pentimento, né per ottenere il perdono. Non dobbiamo frequentare gli empi per amore della loro vana conversazione, ma dobbiamo mostrare amore per le loro anime, ricordando che il nostro buon Medico aveva in sé il potere di guarire e non correva il rischio di prendere la malattia; ma non è così per noi. Nel cercare di fare del bene agli altri, stiamo attenti a non fare del male a noi stessi.

18 Versetti 18-22

I professori rigorosi sono inclini a biasimare tutto ciò che non corrisponde pienamente alle loro idee. Cristo non è sfuggito alle calunnie; noi dovremmo essere disposti a sopportarle, oltre che attenti a non meritarle; ma dovremmo compiere ogni parte del nostro dovere nel suo giusto ordine e nella sua giusta stagione.

23 Versetti 23-28

Il sabato è un'istituzione sacra e divina; un privilegio e un beneficio, non un compito e una fatica. Dio non ha mai pensato che fosse un peso per noi, quindi non dobbiamo renderlo tale per noi stessi. Il sabato è stato istituito per il bene dell'umanità, che vive in società, ha molti bisogni e problemi, si prepara a uno stato di felicità o di miseria. L'uomo non è stato creato per il sabato, come se la sua osservanza potesse essere utile a Dio, né gli è stato comandato di osservare osservanze esteriori che lo danneggiano. Ogni osservanza in merito deve essere interpretata secondo la regola della misericordia.

3:1 Capitolo 3

La mano paralizzata è guarita Mc 3:1-5

Il popolo ricorre a Cristo Mc 3:6-12

Gli apostoli chiamati Mc 3:13-21

La bestemmia degli scribi Mc 3:22-30

I parenti di Cristo Mc 3:31-35

Versetti 1-5

Il caso di quest'uomo era penoso: aveva una mano paralizzata, che gli impediva di lavorare per vivere; e coloro che sono così, sono gli oggetti più appropriati della carità. Si aiutino coloro che non possono aiutarsi da soli. Ma gli infedeli ostinati, pur non potendo dire nulla contro la verità, non vogliono cedere. Noi ascoltiamo ciò che viene detto male e vediamo ciò che viene fatto male; ma Cristo guarda la radice dell'amarezza nel cuore, la cecità e la durezza di questo, e si addolora. Che i peccatori dal cuore duro tremino al pensiero dell'ira con cui li guarderà tra poco, quando verrà il giorno della sua ira. Il grande giorno di guarigione è il sabato e il luogo di guarigione è la casa di preghiera, ma la forza di guarigione è di Cristo. Il comando del Vangelo è come quello qui riportato: anche se le nostre mani sono paralizzate, se non le tendiamo, è colpa nostra se non siamo guariti. Ma se siamo guariti, Cristo, la sua potenza e la sua grazia, devono avere tutta la gloria.

6 Versetti 6-12

Tutte le nostre malattie e calamità derivano dall'ira di Dio contro i nostri peccati. La loro rimozione, o il renderle benedizioni per noi, ci è stata acquistata dal sangue di Cristo. Ma le piaghe e le malattie delle nostre anime, dei nostri cuori, sono soprattutto da temere; ed Egli può guarire anche queste con una parola. Che un numero sempre maggiore di persone si rivolga a Cristo per essere guarito da queste piaghe e per essere liberato dai nemici della propria anima.

Riferimenti incrociati:

Marco 2:1-3:6

2:1 Mar 1:45; Mat 9:1; Lu 5:18
Mar 7:24; Lu 18:35-38; Giov 4:47; At 2:6

2 Mar 2:13; 1:33,37,45; 4:1,2; Lu 5:17; 12:1
Mar 1:14; 6:34; Sal 40:9; Mat 5:2; Lu 8:1,11; At 8:25; 11:19; 14:25; 16:6; Rom 10:8; 2Ti 4:2

3 Mat 9:1,2-8; Lu 5:18-26

4 De 22:8; Lu 5:19

5 Ge 22:12; Giov 2:25; At 11:23; 14:9; Ef 2:8; 1Te 1:3,4; Giac 2:18-22
Mar 2:9,10; Is 53:11; Mat 9:2; Lu 5:20; 7:47-50; At 5:31; 2Co 2:10; Col 3:13
Mar 5:34; Mat 9:22; Lu 8:48
Giob 33:17-26; Sal 32:1-5; 90:7-9; 103:3; Is 38:17; Giov 5:14; 1Co 11:30; Giac 5:15

6 Mar 8:17; Mat 16:7,8; Lu 5:21,22; 2Co 10:5

7 Mar 14:64; Mat 9:3; 26:65; Giov 10:33,36
Giob 14:4; Sal 130:4; Is 43:25; Dan 9:9; Mic 7:18; Lu 5:21; 7:49; Giov 20:20-23

8 1Cron 29:17; Mat 9:4; Lu 5:22; 6:8; 7:39,40; Giov 2:24,25; 6:64; 21:17; Eb 4:13; Ap 2:23
Mar 7:21; Sal 139:2; Prov 15:26; 24:9; Is 55:7; Ez 38:10; Lu 24:38; At 5:3; 8:22

9 Mat 9:5; Lu 5:22-25
Mar 2:5

10 Dan 7:13,14; Mat 9:6-8; 16:13; Giov 5:20-27; At 5:31; 1Ti 1:13-16

11 Mar 1:41; Giov 5:8-10; 6:63

12 Mar 1:27; Mat 9:8; 12:23; Lu 7:16
Mat 15:31; Lu 5:26; 13:13; 17:15; At 4:21
Mat 9:33; Giov 7:31; 9:32

13 Mat 9:9; 13:1
Mar 2:2; 3:7,8,20,21; 4:1; Prov 1:20-22; Lu 19:48; 21:38

14 Mar 3:18; Mat 9:9; Lu 5:27
Mar 3:18; Lu 6:15; At 1:13
Mar 1:17-20; Mat 4:19-22

15 Mat 9:10,11; 21:31,32; Lu 5:29,30; 6:17; 15:1

16 Mar 2:7; Is 65:5; Lu 15:2-7; 18:11; 19:7,10; 1Co 2:15; Eb 12:3
Mat 18:17

17 Mat 9:12,13; Lu 5:31,32; 15:7,29; 16:15; Giov 9:34,40
Is 1:18; 55:7; Mat 18:11; Lu 15:10; 19:10; At 20:21; 26:20; Rom 5:6-8,20,21; 1Co 6:9-11; 1Ti 1:15,16; Tit 2:14; 3:3-7

18 Mat 9:14-17; Lu 5:33-39
Mat 6:16,18; 23:5; Lu 18:12; Rom 10:3

19 Ge 29:22; Giudic 14:10,11; Sal 45:14; CC 6:8; Mat 25:1-10

20 Sal 45:11; CC 3:11; Is 54:5; 62:5; Giov 3:29; 2Co 11:2; Ap 19:7; 21:9
Zac 13:7; Mat 26:31; Giov 7:33,34; 12:8; 13:33; 16:7,28; 17:11,13; At 1:9; 3:21
At 13:2,3; 14:23; 1Co 7:5; 2Co 6:5; 11:27

21 Sal 103:13-15; Is 57:16; 1Co 10:13
Mat 9:16

22 Gios 9:4,13; Giob 32:19; Sal 119:80,83; Mat 9:17; Lu 5:37,38

23 Mat 12:1-8; Lu 6:1-5
De 23:24,25

24 Mar 2:7,16; Mat 7:3-5; 15:2,3; 23:23,24; Eb 12:3
Eso 20:10; 31:15; 35:2,3; Nu 15:32-36; Ne 13:15-22; Is 56:2,4,6; 58:13; Ger 17:20-27

25 Mar 12:20,26; Mat 19:4; 21:16,42; 22:31; Lu 10:26
1Sa 21:3-6

26 1Sa 22:20-22; 23:6,9; 2Sa 8:17; 15:24,29,35; 20:25; 1Re 1:7; 2:22,26,27; 4:4
Eso 29:32,33; Lev 24:5-9

27 Eso 23:12; De 5:14; Ne 9:13,14; Is 58:13; Ez 20:12,20; Lu 6:9; Giov 7:23; 1Co 3:21,22; 2Co 4:15; Col 2:16

28 Mar 3:4; Mat 12:8; Lu 6:5; 13:15,16; Giov 5:9-11,17; 9:5-11,14,16; Ef 1:22; Ap 1:10

3:1 Mar 1:21; Mat 12:9-14; Lu 6:6-11
1Re 13:4; Giov 5:3

2 Sal 37:32; Is 29:20,21; Ger 20:10; Dan 6:4; Lu 6:7; 11:53,54; 14:1; 20:20; Giov 9:16

3 Is 42:4; Dan 6:10; Lu 6:8; Giov 9:4; 1Co 15:58; Ga 6:9; Fili 1:14,28-30; 1P 4:1

4 Mar 2:27,28; Os 6:6; Mat 12:10-12; Lu 6:9; 13:13-17; 14:1-5
Mar 9:34

5 Lu 6:10; 13:15; Ef 4:26; Ap 6:16
Ge 6:6; Giudic 10:16; Ne 13:8; Sal 95:10; Is 63:9,10; Lu 19:40-44; Ef 4:30; Eb 3:10,17
Is 6:9,10; 42:18-20; 44:18-20; Mat 13:14,15; Rom 11:7-10,25; 2Co 3:14; Ef 4:18
1Re 13:6; Mat 12:13; Lu 6:10; 17:14; Giov 5:8,9; 9:7; Eb 5:9

6 Sal 109:3,4; Mat 12:14; Lu 6:11; 20:19,20; 22:2; Giov 11:53
Mar 8:15; 12:13; Mat 22:16

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