Nuova Riveduta:

Osea 2:14-20

(Gr 31:2-14; Ez 36:24-30)(1:10-11; 1P 2:9-10)
14 «Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 15 Di là le darò le sue vigne e la valle d'Acor come porta di speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua gioventù, come ai giorni che uscì dal paese d'Egitto. 16 Quel giorno avverrà», dice il SIGNORE, «che tu mi chiamerai: "Marito mio!" e non mi chiamerai più: "Mio Baal!" 17 Io toglierò dalla sua bocca i nomi dei Baal, e il loro nome non sarà più pronunciato. 18 Quel giorno io farò per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la guerra, e li farò riposare al sicuro. 19 Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni. 20 Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il SIGNORE.

C.E.I.:

Osea 2:14-20

14 Devasterò le sue viti e i suoi fichi,
di cui essa diceva:
«Ecco il dono che mi han dato i miei amanti».
La ridurrò a una sterpaglia
e a un pascolo di animali selvatici.
15 Le farò scontare i giorni dei Baal,
quando bruciava loro i profumi,
si adornava di anelli e di collane
e seguiva i suoi amanti
mentre dimenticava me!
- Oracolo del Signore.
16 Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
17 Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
18 E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone.
19 Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal,
che non saranno più ricordati.
20 In quel tempo farò per loro un'alleanza
con le bestie della terra
e gli uccelli del cielo
e con i rettili del suolo;
arco e spada e guerra
eliminerò dal paese;
e li farò riposare tranquilli.

Nuova Diodati:

Osea 2:14-20

Restaurazione d'Israele
14 «Perciò, ecco, io l'attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 15 Allora le darò le sue vigne e la valle di Akor come porta di speranza; là ella canterà come ai giorni della sua giovinezza, come quando uscì fuori dal paese d'Egitto. 16 In quel giorno avverrà, dice l'Eterno, che tu mi chiamerai: "Marito mio", e non mi chiamerai più: "Mio Baal". 17 Toglierò dalla sua bocca i nomi dei Baal e non si ricorderanno più del loro nome. 18 In quel giorno io farò per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e i rettili della terra. Spezzerò l'arco, la spada e la guerra eliminandoli dalla terra e li farò riposare al sicuro. 19 Ti fidanzerò a me per l'eternità; sì, ti fidanzerò a me in giustizia, in equità, in benignità e in compassioni. 20 Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai l'Eterno.

La Parola è Vita:

Osea 2:14-20

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Osea 2:14-20

14 Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto, e parlerò al suo cuore. 15 Di là le darò le sue vigne, e la valle d'Acor come porta di speranza; quivi ella mi risponderà come ai giorni della sua giovinezza, come ai giorni che uscì fuori dal paese d'Egitto.
16 E in quel giorno avverrà, dice l'Eterno, che tu mi chiamerai: 'Marito mio!' e non mi chiamerai più: 'Mio Baal!' 17 Io torrò via dalla sua bocca i nomi de' Baali, ed il loro nome non sarà più mentovato. 18 E in quel giorno io farò per loro un patto con le bestie de' campi, con gli uccelli del cielo, e coi rettili del suolo; e spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la guerra, e farò ch'essi riposino al sicuro. 19 E io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia, in equità, in benignità e in compassioni. 20 Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai l'Eterno.

Diodati:

Osea 2:14-20

14 Perciò, ecco, io l'attrarrò, e la farò camminare per lo deserto, e la racconsolerò; 15 e le darò le sue vigne, da quel luogo; e la valle di Acor, per entrata di speranza; ed ella canterà quivi, come ai dì della sua fanciullezza, e come quando salì fuor del paese di Egitto. 16 E in quel giorno avverrà, dice il Signore, che tu mi chiamerai: Marito mio; e non mi chiamerai più: Baal mio. 17 Ed io torrò via dalla sua bocca i Baali, e quelli non saranno più ricordati per li nomi loro. 18 E in quel tempo farò che avran patto con le fiere della campagna, e con gli uccelli del cielo, e co' rettili della terra; e romperò archi, e spade, e strumenti di guerra, e farò che verranno meno nel paese; e li farò giacere in sicurtà. 19 Ed io ti sposerò in eterno; e ti sposerò in giustizia, e in giudicio, e in benignità, e in compassioni. 20 Anzi ti sposerò in verità; e tu conoscerai il Signore.

Commentario abbreviato:

Osea 2:14-20

Versetti 14-23

Dopo questi giudizi il Signore avrebbe trattato Israele con più dolcezza. Con la promessa di riposo in Cristo siamo invitati a prendere il suo giogo su di noi; e l'opera di conversione può essere portata avanti sia dai conforti che dalle convinzioni. Ma di solito il Signore ci spinge a disperare della gioia terrena e ad aiutarci da noi stessi, affinché, chiusa ogni altra porta, possiamo bussare alla porta della Misericordia. Da quel momento Israele sarà più veramente legato al Signore; non lo chiamerà più Baal, cioè "Mio signore e padrone", alludendo all'autorità, piuttosto che all'amore, ma Ishi, cioè "Marito", un termine di affetto. Questo può preannunciare la restaurazione dalla cattività babilonese e può essere applicato anche alla conversione degli ebrei a Cristo, ai tempi degli apostoli, e alla futura conversione generale di quella nazione; i credenti possono aspettarsi dal loro Dio santo una tenerezza e una gentilezza infinitamente maggiori di quelle che una moglie amata può aspettarsi dal marito più gentile. Quando il popolo fu svezzato dagli idoli e amò il Signore, nessuna creatura avrebbe dovuto fargli del male. Questo può essere inteso come le benedizioni e i privilegi dell'Israele spirituale, di ogni vero credente, e la loro partecipazione alla giustizia di Cristo; inoltre, la conversione dei Giudei a Cristo. Ecco un argomento che ci spinge a camminare in modo che Dio non venga disonorato da noi: Voi siete il mio popolo. Se la famiglia di un uomo cammina in modo disordinato, è un disonore per il padrone. Se Dio ci chiama figli, possiamo dire: Tu sei il nostro Dio. Anima incredula, metti da parte i pensieri scoraggianti; non rispondere così all'amorevolezza di Dio. Dio dice forse: "Tu sei il mio popolo"? Di': Signore, tu sei il nostro Dio.

Riferimenti incrociati:

Osea 2:14-20

14 Is 30:18; Ger 16:14
CC 1:4; Giov 6:44; 12:32
Os 2:3; Ger 2:2; Ez 20:10,35,36; Ap 12:6,14
Is 35:3,4; 40:1,2; 49:13-26; 51:3-23; Ger 3:12-24; 30:18-22; 31:1-37; 32:36-41; 33:6-26; Ez 34:22-31; 36:8-15; 37:11-28; 39:25-29; Am 9:11-15; Mic 7:14-20; Sof 3:9-20; Zac 1:12-17; 8:19-23; Rom 11:26,27
Ge 34:3; Giudic 19:3

15 Os 2:12; Lev 26:40-45; De 30:3-5; Ne 1:8,9; Is 65:21; Ger 32:15; Ez 28:26; Am 9:14
Gios 7:26; Is 65:10
Lam 3:21; Ez 37:11-14; Zac 9:12; Giov 10:9; At 14:27
Eso 15:1-21; Nu 21:17; Sal 106:12
Os 11:1; Ger 2:2; Ez 16:8,22,60

16 Os 2:7; Is 54:5; Ger 3:14; Giov 3:29; 2Co 11:2; Ef 5:25-27; Ap 19:7

17 Eso 23:13; Gios 23:7; Sal 16:4; Zac 13:2
Ger 10:11

18 Is 2:11,17; 26:1; Zac 2:11; 14:4,9
Giob 5:23; Sal 91:1-13; Is 11:6-9; 65:25; Ez 34:25
Sal 46:9; Is 2:4; Ez 39:9,10; Mic 4:3; Zac 9:10
Lev 26:5,6; Sal 23:2; Ger 23:6; 30:10; 33:16; Ez 34:25; Mic 4:4; Zac 3:10

19 Is 54:5; 62:3-5; Ger 3:14,15; Giov 3:29; Rom 7:4; 2Co 11:2; Ef 5:25-27; Ap 19:7-9; 21:2,9,10
Is 54:8-10; Ger 31:31-36; 32:38-41; Ez 37:25-28; 39:29; Gioe 3:20
Sal 85:10; Is 45:23-25; 54:14; Ger 4:2; Rom 3:25-26; Ef 1:7,8; 5:23-27

20 Ger 9:24; 24:7; 31:33,34; Ez 38:23; Mat 11:27; Lu 10:22; Giov 8:55; 17:3; 2Co 4:6; Fili 3:8; Col 1:10; 2Ti 1:12; Eb 8:11; 1G 4:6; 5:20

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