Nabucodonosor

Il re di Babilonia (605-562 a.C.); padre di Evil-Merodac. Come capo dell'esercito, sconfisse Neco di Egitto a Carchemis e poi assediò Gerusalemme e deportò Daniele (1) ed altri Giudei (Ger 46; Dan 1:1-2). Subito dopo diventò re, e per tre anni Giuda (1) gli fu sottomesso (2Re 24:1; Ger 25:1). Quando fu sconfitto dall'Egitto nel 601 a.C., il re Eliachim (3) si alleò con l'Egitto nonostante gli avvertimenti di Geremia (5) (Ger 27:1-11). Nabucodonosor ritornò nel 599-598 a.C. per sconfiggere Chedar (2) e Asor (5) (Ger 49:28-33). L'anno seguente sconfisse Giuda conducendo il re a Babilonia (2Re 24:10-16; 2Cr 36:6-7; Esd 1:7; 5:14; 6:5). L'anno seguente ritornò per prendere anche Ioiachin, il nuovo re (2Cr 36:9-10; Est 2:6; Ger 22:24-25; 24:1; 27:19-22; 28:1-14; 29:1-3; Bar 1:9,11-12; 6:1). Nel 587 a.C. catturò di nuovo Gerusalemme, distruggendo la città e deportando tutti i capi a Babilonia (2Re 25:1-22; 1Cr 6:15; 2Cr 36:13-21; Esd 2:1; 5:12; Ne 7:6; Ger 21:2,7; 32:1-5,28; 34:1; 39:1-11; 44:30; 52:4-30). In questo periodo cominciò l'assedio di Tiro, che durò 13 anni (Ez 26:7; 29:18-19). Intanto, nel primo anno del suo regno Daniele (1) e i suoi amici furono presentati davanti a Nabucodonosor (Da 1:18); nel suo secondo anno Daniele interpretò il suo sogno (Dan 2); più tardi nel suo regno il re fece costruire una statua d'oro (Dan 3), e poi ebbe un altro sogno e diventò come una bestia (Dan 4). Morì nel 562 a.C. e suo figlio (probabilmente suo nipote) Baldassar diventò re (Dan 5:2,11,18). Il libro di Giuditta parla di Nabucodonosor, ma non è storico (fra altro, afferma che era il re di Assiria).

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